(o Tiziensi; lat. Tities o Titienses) Nome, forse derivato da Tito Tazio o da una gente etrusca omonima, di una delle 3 centurie di cavalieri e di una delle 3 antichissime tribù romane (Ramni, T., Luceri), [...] create secondo la leggenda da Romolo.
Si ipotizza un nesso fra la tribù dei T. e la confraternita religiosa romana dei T. (lat. sodales Titii), simile a quella degli Arvali. Era già scomparsa da tempo ...
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USTASCIA
Oscar Randi
. In croato, ustaša è un derivato dal verbo ustati: "alzarsi in piedi, insorgere, ribellarsi", ed era stato già usato dagli Slavi balcanici per indicare le rivolte popolari per [...] amore di libertà. Ante Pavelićse ne servì per indicare il movimento di ribelliom antiserba da lui promosso. La data di fondazione del movimento ustascia si fa risalire all'ottobre 1928, quando Pavelić ...
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Claudi
Nome degli appartenenti a una gente romana, derivato dal sabino Clausus. Accanto alla forma regolare Claudius è la variante Clodius, adottata da alcuni personaggi alla fine della Repubblica. Vi [...] furono di tale nome una famiglia patrizia e una plebea: alla prima appartennero fra gli altri i Pulcri, alla seconda i Marcelli. I C. si ritenevano di origine sabina e immigrati al tempo di Romolo o all’inizio ...
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1. Ramo cadetto della famiglia di Borbone (Borbone-S.), derivato da quello di Vendôme con Carlo (1566-1612), quartogenito di Luigi I di Condé, estintosi (1641) con il figlio di Carlo, Luigi. Precedentemente [...] Francesco di Savoia, principe di Carignano, passò ai Savoia-Carignano. 2. Ramo cadetto della famiglia dei Savoia (Savoia-S.), derivato dal matrimonio (1625) di Tommaso Francesco, figlio di Carlo Emanuele I, con Maria di Borbone-Soissons. Il titolo di ...
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Onere reale, corrispondente alla quarantesima parte dei frutti raccolti, derivato forse dalla divisione (9° sec.) delle decime dominicali vescovili in quattro parti (da cui il nome equivalente di quarta): [...] una per il vescovo, una per i poveri, una per la manutenzione della chiesa e una per il sostentamento del clero ...
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contado
Territorio sottoposto alle città italiane in età comunale. Derivato dal latino comitatus, che tradizionalmente indicava la circoscrizione del regno d’Italia governata da un conte, il termine [...] fu preferito dai ceti dirigenti del primo comune ad altre designazioni, come episcopatus o districtus, proprio a causa del suo significato pubblico. Nel sec. 12° il comune estese il proprio controllo giurisdizionale ...
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Ramo della gente patrizia dei Cornelî, il cui cognomen sarebbe derivato dalla ricca produzione di lenticchie dei loro terreni. Ma non è chiaro il collegamento dei L. con la gens Cornelia, e resta oscura [...] buona parte della loro genealogia. Agli inizî dell'impero, comunque, una linea dei L. aggiunse al proprio il cognomen della linea degli Scipioni allorché questa si estinse, così da succedere nel possesso ...
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marrano
Vocabolo derivante dallo spagnolo marrano «porco», a sua volta derivato dall’arabo mahram «cosa proibita». Inizialmente m. era un titolo ingiurioso, rivolto dagli spagnoli ai mori e agli ebrei [...] neoconvertiti, che passò poi nell’uso letterario italiano, soprattutto nei poemi epico-cavallereschi, a indicare chi non osservava le leggi della cavalleria e della cortesia. Col nome m. furono chiamati ...
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Nome dei primi sultani mamelucchi d'Egitto, dal 1250 al 1390: derivato dal nome del fiume Nilo (Baḥr), ove sorgevano le caserme della guardia turca, dalle cui file uscirono questi sovrani. ...
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Cèlio (lat. Caelius) Uno dei colli di Roma; il nome sarebbe derivato, secondo gli antichi, da Cele Vibenna, condottiero etrusco, che lo avrebbe occupato al tempo dei Tarquinî. Fece parte del Settimonzio, [...] poi della regione Suburana nella divisione di Servio Tullio e fu compreso nella cinta delle mura dette Serviane, nella quale si aprivano, qui, le porte Caelimontana e Querquetulana. Fino al periodo ...
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derivato
s. m. [part. pass. di derivare1]. – 1. Prodotto ottenuto da un altro attraverso trasformazione chimica: i d. del petrolio. Nella nomenclatura chimica è frequente anche come secondo elemento di termini composti, dei quali il primo...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.