Arte
Nella terminologia architettonica classica, l’organismo a un tempo struttivo e formale che è costituito da una serie di colonne con la sovrastante trabeazione e, talora, il sottostante piedistallo [...] colonna, che fu più spesso priva di scanalature, e quasi sempre aumentandone l’imponenza con l’uso del piedistallo, derivato dal podio del tempio italico, che divenne un elemento caratteristico degli o. architettonici romani.
L’o. corinzio fu in ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] le questioni formali, ma estesero il campo d’azione alla filosofia e all’epistemologia, affrontate con il rigore derivato dall’esercizio della filologia. Anziché rinchiudere la letteratura in un culto sterile della parola, furono proprio gli umanisti ...
Leggi Tutto
Vicino Oriente antico. Le conoscenze geografiche
Mario Liverani
Le conoscenze geografiche
Geografia e cosmologia
Nel Vicino Oriente antico le conoscenze geografiche sono strettamente legate alle concezioni [...] signore. (Parpola 1993, p. 287, n. 351)
In altri ambienti, soprattutto di carattere pastorale, l'orientamento è semplicemente derivato dalla posizione dell'osservatore rivolto al sorgere del Sole. Così, per le genti semitiche di Siria-Palestina, l ...
Leggi Tutto
Lucio III
Grado Giovanni Merlo
Non possediamo testimonianza alcuna sulla data di nascita del lucchese Ubaldo Allucingoli, anche se si può ragionevolmente pensare che fosse nato nel secondo decennio [...] clero tedesco. In secondo luogo, nel 1183 si era inaugurato un duro contrasto (destinato a permanere a lungo irrisolto) derivato da una duplice elezione alla carica di arcivescovo di Treviri: da una parte, Rodolfo di Wied sostenuto dall'imperatore e ...
Leggi Tutto
PALLAVICINO, Oberto I
Simone M. Collavini
Gian Maria Varanini
PALLAVICINO (Pelavisinus, Pelavicino), Oberto I. − Figlio di un Oberto (o Alberto) V (attestato nel 1095 e già defunto nel 1132), appartenne [...] Brotoporrata) o, più tardi, da un toponimico derivato dai principali luoghi di radicamento patrimoniale (marchesi di Gavi , Pelavicino aveva inoltre concesso a coloro che da lui derivavano terre e diritti nella zona di donare liberamente al monastero ...
Leggi Tutto
diritto
Termine con cui si indica sia il d. in senso oggettivo, ossia il complesso di norme giuridiche che comandano o vietano determinati comportamenti ai soggetti che ne sono destinatari, sia il d. [...] tra il ius civile e il praetorianum fu il ius gentium, o d. comune, applicabile anche agli stranieri, e derivato in parte dagli usi internazionali e commerciali, in parte dai pretori, sempre con la guida dei giuristi. Alla concezione speculativa ...
Leggi Tutto
FRANCESCO (Francescus, Francisius), Guglielmo
Fulvio Delle Donne
L'anno di nascita non è noto, ma probabilmente è da collocarsi intorno agli anni Sessanta o Settanta del XII secolo. In una pergamena [...] e, probabilmente, imprigionato all'interno del monastero e affidato alla custodia dell'abate e dei monaci. Dalla sua fuga era derivato un grave danno per Dipoldo e la liberazione del F. doveva essere riscattata con la consegna della rocca di Capaccio ...
Leggi Tutto
PALLAVICINO, Alessandro
Giampiero Brunelli
PALLAVICINO (Pallavicini), Alessandro. – Figlio di Tomaso, nacque alla fine del XVI secolo probabilmente a Genova (ma forse addirittura a Roma).
La famiglia, [...] i pagamenti ai fornitori. Riguardo ai proventi e alle eventuali perdite, Pallavicino avrebbe tenuto per sé tutto il guadagno derivato da eventuali noleggi delle galere e un quarto delle prede conquistate in combattimento. Della perdita di una delle ...
Leggi Tutto
DORIA, Pagano
Maristella Cavanna Ciappina
Marchese di Torriglia, conte di Loano, cavaliere gerosolomitano, nacque a Genova nel 1544-45 da Giannettino e da Ginetta Centurione di Adamo. L'assassinio del [...] serie di donazioni a chiese e conventi; ma soprattutto cedette a Giovan Andrea un capitale di 10.000 scudi d'oro, derivato dall'eredità paterna, per consentirgli il mantenimento della flotta e il pagamento dei debiti per la stessa.
Su quelle galee ...
Leggi Tutto
AMBROGI (Ambrosi), Paolo Ambrogio (Antonio)
Elvira Gencarelli
Originario di Serrasanquirico (si ignorano la data della sua nascita e della sua morte), era figlio di un Averardo, membro del Consiglio [...] che l'accompagnavano, tanto che la stessa Congregazione del Sant'Uffizio, per evitare il grave pregiudizio che ne sarebbe derivato, restituì all'A. l'incartamento del processo con l'incarico di raccogliere nuove prove, cosa che l'A. dichiarò ...
Leggi Tutto
derivato
s. m. [part. pass. di derivare1]. – 1. Prodotto ottenuto da un altro attraverso trasformazione chimica: i d. del petrolio. Nella nomenclatura chimica è frequente anche come secondo elemento di termini composti, dei quali il primo...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.