Mafia
Salvatore Lupo
Una riflessione sulla m. siciliana agli inizi del 21° sec. non può non partire dalla sanguinaria escalation delle m. verificatasi in Sicilia, come nel resto del Mezzogiorno, tra [...] in qualcuno di questi anni si è arrivati quasi a zero. È stato attestato da atti giudiziari che il risultato è derivato da una scelta mimetica dell'organizzazione; eppure vi sono anche macroscopici indicatori di tipo differente: il calo infatti si è ...
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BERTA di Svevia
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Figlia del duca Burcardo di Svevia, B. sposò in prime nozze Rodolfo II re di Borgogna, probabilmente tra la fine del 921 e l'inizio del 922: è questa la prima notizia che di lei si [...] al matrimonio di B.: anche se è difficile dire se, come vuole il Trog (p. 51), sia stato l'aumento di potenza derivato a Rodolfo dall'accordo con Burcardo, sancito dalle nozze, a indurre gli avversari di Berengario a offrirgli la corona d'Italia; o ...
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Latini
Sergio Parmentola
I primi abitanti del Lazio
I Latini erano un popolo indoeuropeo giunto in Italia nel 3° o 2° millennio a.C. Stabilitisi nel Lazio, essi costituirono numerose comunità autonome [...] della regione.
Una tradizione tramanda che il loro nome originario era in realtà Aborigeni e che quello di Latini era derivato dal re Latino, di cui si hanno solo notizie leggendarie. E proprio sul re Latino verte la prima testimonianza scritta ...
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BERTOLINI, Ottorino
Cinzio Violante
Nacque a Udine il 10 nov. 1892 da Annibale e Luigia Locatelli, di una vecchia famiglia bergamasca di professionisti. Nel 1911 si immatricolò presso la facoltà di [...] (aprile 568 o - com'egli credeva - maggio 569) in cui i Longobardi erano entrati in Italia, perché ne sarebbe derivato un giudizio sulla rapidità e violenza e soprattutto sul modo istituzionale del loro stanziamento.
Tale abilità nel ricostruire gli ...
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Romano, Ruggiero. – Storico italiano (Fermo 1923 - Parigi 2002). Laureatosi in Filosofia presso l’università di Napoli, nel 1948 si trasferì a Parigi su suggerimento di F. Chabod, del quale aveva frequentato [...] da un’esperienza di docenza presso l'università di Buenos Aires (1958-62) dal quale lo storico ha derivato quella profonda conoscenza della storia dell'America Meridionale che gli ha consentito di elaborare importanti strumenti analitici dei processi ...
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BACCELLI, Alfredo
Gian Paolo Nitti
Figlio unico di Guido e di Amalia De' Cinque, nacque a Roma il 10 sett. 1863. Compì gli studi universitari di giurisprudenza e di lettere nell'università di Roma, [...] nostro, palpitante di passione e di lotte, fecondo di vittorie scientifiche". Nel 1888 ridusse per il teatro il dramma Sakuntala,derivato dall'opera omonima di Kālidāsa. Nel 1894, con Vittime e ribelli (pubbl. a Roma), rivolse il suo animo "alla ...
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Isabella di Castiglia
Antonio Menniti Ippolito
La regina che finanziò l'impresa di Cristoforo Colombo
Isabella fu l'ultima grande sovrana medievale e, insieme, la prima grande sovrana dell'età moderna. [...] : il re di Francia, ma anche i nobili castigliani erano infatti contrari al rafforzamento della monarchia che ne sarebbe derivato. Il rapporto tra i due coniugi era regolato da norme precise. Nel momento in cui Isabella e Ferdinando fossero saliti ...
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uiguri
(o uighur) Tribù turche appartenenti alla confederazione dei ttele, note alle fonti cinesi dal tempo della dinastia Wei. Stanziate sulla Selenga (Mongolia), dal 7° sec. instaurarono un forte [...] u.; la loro presenza determinò importanti cambiamenti sociali e culturali, tra cui la creazione di un alfabeto uiguro corsivo derivato da quello sogdiano. Quando nell’840 ca. l’impero, indebolito all’interno e sfibrato dai continui conflitti con la ...
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Comune della Sicilia (421,2 km2 con 60.294 ab. nel 2020, detti Nisseni) capoluogo di provincia.
La città è situata nel cuore dell’isola, a 568 m s.l.m. nell’alto bacino del fiume Salso. Il nucleo storico [...] ma incerta (secondo alcuni l’antica Nisa o Nissa, nome dal quale con l’aggiunta dell’arabo Qal ‛at «castello», sarebbe derivato il nome attuale). Nel 1087 fu conquistata da Ruggero I normanno e da lui infeudata a vari membri della sua famiglia; gli ...
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vigilia religione La notte (o l’intera giornata) antecedente a una festa. Essa è dedicata a preparativi rituali (o spirituali) per la celebrazione della festa; nel primo caso, e spesso anche nel secondo, [...] di una messa vigiliare propria (a eccezione della veglia pasquale con riti particolari). storia Nell’ordinamento militare romano, forse derivato da quello macedone, la v. è la guardia e anche, per estensione, la durata del turno di guardia notturno ...
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derivato
s. m. [part. pass. di derivare1]. – 1. Prodotto ottenuto da un altro attraverso trasformazione chimica: i d. del petrolio. Nella nomenclatura chimica è frequente anche come secondo elemento di termini composti, dei quali il primo...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.