Antibiotico sintetico, di formula C17H18FN3O3, derivato della crinolina e contenente un gruppo ciclopropilico legato all’azoto. È dotato di ampio spettro di azione e trova impiego nella terapia di infezioni [...] delle vie respiratorie e urinarie, delle ossa, della cute ...
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sieroma Versamento sottocutaneo di linfa, derivato da rottura di vasi linfatici di un certo calibro in seguito a trauma più o meno violento: più frequente negli arti inferiori, può riassorbirsi spontaneamente [...] o complicarsi con flogosi, infezioni ecc ...
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Composto chimico di formula C21H25ClN2O3 derivato della piperazina. Ha forte affinità per i recettori dell’istamina di tipo H1, a cui unisce un’azione antinfiammatoria. A differenza degli antistaminici [...] di vecchia generazione, mostra scarsa penetrazione al livello del sistema nervoso centrale e quindi bassa azione sedativa ...
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Composto chimico di formula C9H15N5O, derivato della pirimidina. Solido cristallino (fonde a circa 250 °C), solubile in solventi alcolici e, in misura minore, in acqua. È un potente vasodilatatore, attivo [...] per via orale. Per questa sua proprietà è stato impiegato, sin dalla prima metà degli anni 1980, nella terapia di ipertensioni gravi e resistenti ad altri farmaci. In seguito all’osservazione degli effetti ...
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Composto chimico, avente formula C17H19N3O3S, derivato tronilbenzimidazolico della piridina; è un farmaco antisecretivo impiegato nella terapia dell’ulcera peptica e dell’esofagite e nella sindrome di [...] Zollinger-Ellison. Agisce inibendo in modo specifico la pompa protonica della cellula parietale gastrica. Intervenendo sulla fase finale della sintesi dell’acido cloridrico, causa un potente blocco della ...
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Composto chimico di formula C13H12F2N6O, derivato dell’alcol benzilico, contenente due anelli triazolici. Si presenta sotto forma di cristalli bianchi, poco solubili in acqua.
Il f. è un potente antimicotico, [...] che esplica la sua attività inibendo la sintesi degli steroli fungini. Il suo impiego ha raggiunto notevole diffusione nel corso degli anni 1990 nel trattamento di varie infezioni micotiche provocate da ...
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Composto chimico di formula C14H12O3, derivato dello stilbene, dal quale differisce per la presenza di 3 gruppi ossidrilici legati ai 2 anelli benzenici (l’anello che contiene 2 ossidrili ripete la struttura [...] del resorcinolo). Si presenta come polvere biancastra. È una fitoalessina prodotta da varie piante (è stato isolato per la prima volta da Veratrum album), tal quale o sotto forma di glicoside, in risposta ...
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Sbadiglio
Bruno Callieri
Lo sbadiglio (derivato di sbadigliare, dal latino medievale batare, "stare a bocca spalancata") è un atto respiratorio accessorio, spesso incoercibile, in cui si osservano: [...] la rapida espansione del torace; l'apertura forzata della bocca; quasi sempre, la costrizione delle palpebre; talvolta, in concomitanza, lo stiramento degli arti superiori. Può essere provocato da varie ...
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Assuefazione
Alfonso Troisi
Gabriele Schino
Derivato di assuefare, dal latino adsuefacere (composto da adsuescere, "abituare, avvezzare", e facere, "fare"), il termine indica il prendere l'abitudine [...] un comportamento di abuso. Per es., molti dei pazienti che per motivi medici devono assumere per qualche tempo dei derivati dell'oppio sviluppano dipendenza fisica. Nonostante ciò, la grande maggioranza smette di assumere la droga una volta che la ...
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L’organo attivo della funzione motoria. L’insieme dei m. di un corpo vivente o di parte di esso, considerati in rapporto alla loro funzione o alle loro caratteristiche istologiche, costituisce il sistema [...] le sue caratteristiche meccaniche, di accrescere la potenza e l’ampiezza del movimento. Lo scheletro esterno degli Artropodi è derivato dall’ispessimento dei segmenti metamerici dei vermi e dal successivo sviluppo di appendici articolate. I m. sono ...
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derivato
s. m. [part. pass. di derivare1]. – 1. Prodotto ottenuto da un altro attraverso trasformazione chimica: i d. del petrolio. Nella nomenclatura chimica è frequente anche come secondo elemento di termini composti, dei quali il primo...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.