sintesi In generale, composizione, integrazione di parti o elementi che ha per scopo o per risultato di formare un tutto unitario (in contrapposizione ad analisi).
Chimica
Il complesso di reazioni mediante [...] analitiche, poco o niente contrastata da fenomeni di agglutinazione morfosintattica (cfr. il futuro amerò derivato dal tardo lat. amare habeo, struttura analitica sostitutiva del sintetico amabo).
Nella grammatica scolastica, comparativi ...
Leggi Tutto
Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A [...] mutuato dal linguaggio giuridico, nel quale persona indica il soggetto di diritto; quella cosiddetta prosopologica, che lo vuole derivato dall’esegesi biblica dei Padri, rivolta talora a individuare la p. a nome della quale fossero pronunciati alcuni ...
Leggi Tutto
Si assumono come riferimenti cronologici simbolici di questa voce il 1211, anno del primo documento fiorentino conservato, e il 1375, anno della morte di Boccaccio.
Il Duecento è il secolo nel quale il [...] una serie di rime in -oso in Bondie Dietaiuti, fiorentino). Per la morfologia, si può portare a esempio il condizionale derivato dal piuccheperfetto latino, per es. sembrara, che si trova in Giacomo da Lentini e poi nei fiorentini Carnino Ghiberti e ...
Leggi Tutto
PASQUALI, Giorgio
Antonio La Penna
PASQUALI, Giorgio. – Nacque a Roma il 29 aprile 1885 da Gustavo e da Anna (Marianna) Lasagni.
Il padre, esperto di diritto internazionale e professionista ben noto, [...] di splendida originalità; ma con il tempo si dimostrò debole il pilastro filologico, cioè l’interpretazione del saturnio come derivato da kola metrici greci (cfr. l’introduzione premessa alla seconda edizione (Firenze 1981) da un grande allievo di ...
Leggi Tutto
di Christoph Schwarze
I clitici (dal gr. klíno «flettersi») costituiscono una categorie di parole variegata, caratterizzate essenzialmente dal fatto di essere brevi o brevissime (monosillabe o bisillabe); [...] ➔ partitivo: «morte tanta n’ [di gente] avesse disfatta» (Dante, Inf. III, 57). A sua volta dal valore partitivo e genitivo è derivato quello di ‘argomento’: «che hai tu a far di Lorenzo, che tu ne domandi così spesso?» (Boccaccio, Dec., IV, 5, 10 ...
Leggi Tutto
L’esigenza di ordinare in base a precisi parametri il panorama delle parlate dialettali d’Italia è stata avvertita fin dagli albori della dialettologia scientifica, anche se i tentativi compiuti in tal [...] assimilazione del nesso latino -gn- in /-nː-/: [ˈlinːa] «legna» < ligna(m), [ˈmanːu] «grande» < magnu(m);
(f) gli articoli determinativi derivanti non da illu(m) e illa(m), bensì da ipsu(m) e ipsa(m): a Bitti (Nuoro), [su ˈmastru de ˈlinːa] «il ...
Leggi Tutto
I testi espositivi sono un tipo di testo (➔ testo, tipi di) la cui funzione principale consiste nel trasmettere un sapere. Per questa funzione, essi vengono anche chiamati testi informativi (Combettes [...] , i paragrafi (o, con una terminologia diversa, i moduli e le unità) sono dedicati a un argomento particolare, derivato dal tema generale del manuale, ed esplicitato nell’indice. Per es., nel già citato manuale intitolato L’italiano contemporaneo di ...
Leggi Tutto
Con il termine arabismi si intende una particolare classe di esotismi, molti dei quali successivamente integratisi nel vocabolario italiano e allineatisi alla morfologia della nostra lingua (➔ adattamento; [...] ; Scerrato 19852, nella trascrizione tipica degli arabisti italiani gihàd. Questa voce ha generato anche il derivato jihaidista «sostenitore ideologico della guerra santa».
Analoghe considerazioni si possono fare per voci arabe oggi particolarmente ...
Leggi Tutto
L’enigma (dal gr. áinigma «discorso coperto») è una forma letteraria tradizionale nella quale un testo, normalmente in versi, fa allusione in modo più o meno criptico a un tema nascosto che il destinatario [...] eroe eponimo. Più che enigmi e indovinelli, riviste e raccolte d’epoca proponevano sciarade e logogrifi (nome generico, derivato in tutta evidenza dall’antico griphoi, per giochi combinatori di vario tipo; in seguito per logogrifo si sarebbe inteso ...
Leggi Tutto
La scienza in Cina: l'epoca Song-Yuan. Lo studio della lingua: la fonologia
Edwin G. Pulleyblank
Lo studio della lingua: la fonologia
La Cina generò il proprio sistema di scrittura nel secondo millennio [...] pratica dei contrasti più significativi. Per esempio, l'espressione 'suoni dei denti posteriori' per le velari, può derivare dall'osservazione che i lati della lingua toccano i denti posteriori quando si pronunciano queste consonanti. Sia i 'suoni ...
Leggi Tutto
derivato
s. m. [part. pass. di derivare1]. – 1. Prodotto ottenuto da un altro attraverso trasformazione chimica: i d. del petrolio. Nella nomenclatura chimica è frequente anche come secondo elemento di termini composti, dei quali il primo...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.