Linguistica
Processo mediante il quale si crea una forma (tema o parola) da una radice o da una parola preesistente. Si distinguono comunemente una d. primaria, quando da una radice o base si formano [...] (per es., lat. dixi, dictus, dalla radice deik), e una d. secondaria, quando ha luogo da una forma che sia già derivata (per es., lat. dictare, da dictus). Mentre la d. primaria avviene in genere per mezzo di suffissi, la d. secondaria può avvenire ...
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Grafologia
Carla Poma
Il gesto grafico
"L'uomo che scrive disegna inconsapevolmente la sua natura interiore", così scriveva M. Pulver in Symbolik der Handshrift (1931; trad. it. 1983, p. 8). Scrivere [...] in essa tanto i nostri aspetti razionali quanto le nostre emozioni e i moti inconsci.
Lo scrivere è inoltre il derivato di un apprendimento motorio e di una maturazione intellettiva e affettiva che porta alla conquista di una forma e di un ...
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La formazione di nomi a partire da nomi è, fra i processi derivazionali che non prevedono cambiamento di parte del discorso, il più ricco di forme e diversificato semanticamente, lasciando da parte l’➔alterazione, [...] un’attività connessa con il nome di base». Il nome di base è di norma un nome non animato, perlopiù concreto; il nome derivato è animato, di norma umano, e indica una persona che svolge un determinato lavoro o che viene identificata in relazione a un ...
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L’epitesi (dal lat. tardo epithĕsis, a sua volta dal gr. epíthesis «sovrapposizione, aggiunta»; il termine originario si basa sul tema di epitíthēmi dal significato di «porre sopra o accanto») consiste [...] trovare la desinenza arcaica, priva di sillaba epitetica, soprattutto nella sesta persona del verbo: amaro «amarono» direttamente derivato dal latino volgare amārunt piuttosto che dal classico amăverunt. Ciò vale anche per i verbi potero, sentiro ...
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I nomi d’azione (➔ nomi) sono nomi designanti processi: costruzione («l’azione di, il fatto di costruire»), risanamento («l’azione di, il fatto di risanare»), partenza («l’azione di, il fatto di partire») [...] ’insegnamento dell’uso del computer si è concluso
b. * l’insegnare l’uso del computer si è concluso
I suffissi derivativi utilizzati per formare nomi d’azione spesso si riferiscono a una particolare classe azionale nella base verbale, sicché anche la ...
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L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] , non a punizione divina. L’orizzonte di riferimento si era del resto ristretto al latino e al volgare da esso derivato, escludendo le spiegazioni universalistiche di Dante. Più tardi, nell’Italia illustrata, lo stesso Biondo mutò in parte opinione ...
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L’area linguisticamente meridionale d’Italia comprende in realtà anche zone che, dal punto di vista geografico, sono ancora centrali, come una parte della provincia di Ascoli Piceno, a sud del fiume Aso, [...] nelle parlate fra Lazio e Campania), /kj-/ può giungere fino a /ʧ-/: a Suio (Lt) [ʧu] «più», ad Ailano (Ce) [ˈʧangjero] «macellaio», derivato di planca.
Il nesso fl- mostra invece una pluralità di esiti, che vanno da quello in /fj-/, come in italiano ...
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Il cognome, o nome di famiglia, ha la funzione di distinguere un individuo indicando la sua appartenenza a una delle articolazioni minori (famiglia, gruppo familiare, clan, ecc.) della collettività. Rispetto [...] con Carnia, regione del Friuli, oppure da un nome relativo a un’attività, avendo come base il termine cargnello (derivato dall’etnico) «tessitore», un mestiere che i cargnelli esercitavano in tutta la Pianura Padana. Va considerato, inoltre, che la ...
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Fra le diverse tipologie del prestito (➔ prestiti), il calco (nella sua accezione linguistica il termine è usato la prima volta in Francia alla fine del XIX secolo, ma furono poi A. Meillet e Ch. Bally [...] contribuire alla fortuna di un morfema formativo, come avvenne nel XVIII e XIX secolo con i calchi di derivati francesi in -isme (autoritarismo, capitalismo, deismo, giansenismo, parallelismo) e poi coi calchi di parole inglesi in -al (attuariale ...
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La derivazione di nomi da verbi è uno dei processi formativi che generano un alto numero e varietà di forme, usate con grande frequenza. I due significati principali dei nomi deverbali sono quello di azione [...] o di altri dispositivi complessi che sostituiscono il lavoro un tempo compiuto dall’uomo (Lo Duca 2004). Il significato comune ai derivati è «oggetto che V»; oltre ai suffissi d’agente, è impiegato anche il suffisso -toio/-a, che ha significato anche ...
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derivato
s. m. [part. pass. di derivare1]. – 1. Prodotto ottenuto da un altro attraverso trasformazione chimica: i d. del petrolio. Nella nomenclatura chimica è frequente anche come secondo elemento di termini composti, dei quali il primo...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.