Prodotti costituiti o contenenti, come ingrediente principale, una sostanza organica ad alto peso molecolare (➔ polimero) e che, per quanto solidi allo stato finale, durante alcuni stadi della loro fabbricazione [...] processi, sviluppati l’uno da K.W. Ziegler nel 1953 e l’altro dalla Philips Petroleum Co. nel 1954. Il derivato fluorurato del polietilene, che possiede notevoli proprietà di resistenza chimica e termica, fu prodotto per la prima volta nel 1938 su ...
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Processo fra i più importanti nell’ambito dell’industria chimica che consiste nell’introduzione in un composto organico di uno o più nitrogruppi −NO2. Si distinguono tre diversi tipi di n.: a) n. di composti [...] atomo di idrogeno (sostituzione diretta); talvolta è più conveniente la sostituzione indiretta che consiste nella n. del derivato solfonico o acetilico precedentemente preparato. L’agente nitrante più impiegato è l’acido nitrico, talvolta in miscela ...
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fibre
Giorgio Nebbia
Vestire gli ignudi con la natura e con la chimica
Le fibre tessili sono sottili filamenti di origine vegetale, animale, minerale, oppure artificiali o sintetiche ottenute con polimeri. [...] iniziata la produzione e la commercializzazione di fibre a base di polipropilene, il polimero ottenuto dal propilene, un derivato del petrolio, mediante uno speciale processo messo a punto dal premio Nobel italiano Giulio Natta.
Fusioni e stiramenti ...
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Bevande
Pietro Guerrieri
Red. e Paolo Stacchini
Il termine bevanda (dal gerundivo latino bibenda, "cose da bere") indica qualsiasi liquido che si beve, per dissetarsi o per piacere, consuetudine, prescrizione [...] dalla fermentazione dell'uva. Esempi di bevande ottenute per distillazione, tutte intorno a 40-50 gradi alcolici, sono il whisky (derivato dal grano maltato), il brandy (dal succo d'uva), il rhum (dalla melassa), la vodka (dal frumento), il gin (dal ...
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(o glucidi) Sostanze ternarie composte di carbonio, idrogeno e ossigeno, dette anche carboidrati perché molte di esse contengono idrogeno e ossigeno nelle stesse proporzioni dell’acqua. Dal punto di vista [...] diversa grandezza. Di solito, però, risulta preferita la formazione del’anello a sei atomi che viene chiamato piranosio, nome derivato dal pirano, un etere ciclico. Il glucosio è il composto organico più diffuso in natura, sia libero sia sotto forma ...
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Petrolchimica
Alberto Girelli
di Alberto Girelli
Petrolchimica
sommario: 1. Premessa. 2. La chimica della petrolchimica. a) Radicali liberi e ioni di carbonio. b) II cracking. c) Polimerizzazione. d) [...] di CO/C02 + H2O - hanno ostacolato per molto tempo, quando non impedito del tutto, la produzione per tale via di derivati di grande interesse pratico. Casi tipici sono quelli degli alcoli metilico ed etilico, il primo dei quali viene tuttora prodotto ...
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Anatomia
Formazione anatomica tubolare a pareti proprie o scavata in una struttura compatta, che serve al passaggio di liquidi (sangue, urina, bile ecc.), di altre formazioni anatomiche (nervi, muscoli, [...] Linguadoca, con c. adduttori della lunghezza di circa 70 km e portate da 30 a 75 m3/s; in India il sistema d’irrigazione derivato dagli sbarramenti di Bhakra e Nangal, il cui c. principale è lungo 100 km, mentre i c. distributori sommano a 5000 km di ...
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Lo sviluppo di biotecnologie per l'ambiente
Walter Marconi
(Dipartimento di Chimica, Università di Roma 'La Sapienza', Roma, Italia)
In questo saggio illustreremo il contributo delle biotecnologie alle [...] dei soli insetti. I primi esempi di piante transgeniche (tabacco e pomodoro), resistenti a insetti grazie a un gene derivato da un batterio, risalgono addirittura al 1987÷1988, e di quegli anni sono anche le prime piante biotecnologiche resistenti a ...
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BONELLI, Alfredo
Gianpiero Marchese
Nacque a Passirana, frazione di Lainate (oggi di Rho), il 6 genn. 1880 da Giovanni e Giuditta Papetta. Lasciati gli studi medi s'impiegò, a poco più di sedici anni, [...] -industriale della metodica di lavorazione.
La produzione del dinitrofenolo permetteva inoltre la produzione di notevoli quantità del derivato detto nero allo zolfo, colorante che già aveva un discreto impiego.
Con buona intuizione il B. fondava ...
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Zoologia
Nome attribuito ad alcune specie del genere Equus, unico rappresentante della famiglia degli Equidi. I c. sono Ungulati Perissodattili. Le due sottospecie di c. selvatici, il tarpan (Equus przewalskii [...] il trottatore americano; il trottatore Orloff, russo; il trottatore francese, selezionato in Normandia; il trottatore italiano, derivato dall’americano. Al tipo dolicomorfo appartiene anche la razza africana o orientale africana, rappresentata dal c ...
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derivato
s. m. [part. pass. di derivare1]. – 1. Prodotto ottenuto da un altro attraverso trasformazione chimica: i d. del petrolio. Nella nomenclatura chimica è frequente anche come secondo elemento di termini composti, dei quali il primo...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.