Raggruppamento considerato privo di validità nella sistematica moderna, comprendente Vertebrati Gnatostomi, acquatici, marini e di acqua dolce, eterotermi, anfirrini, con oltre 30.000 specie viventi. Il [...] (Alopidi).
Alimentazione
Dal punto di vista nutrizionale, per pesce si intende il prodotto destinato al consumo alimentare derivato dall’attività della pesca o dell’acquicoltura. Nella categoria rientrano quindi non solo i p. di acqua marina ...
Leggi Tutto
Carne
Cecilia Pennacini e Anna Maria Paolucci
Il termine carne, che viene dal latino caro-carnis, a sua volta derivato dal greco χείρω, "taglio", ha diverse accezioni. Se in generale designa la parte [...] carni cotte al calore secco, mentre la cottura in ambiente umido conferisce un colore più uniforme e meno intenso, derivante dalla denaturazione e ossidazione della mioglobina. Anche il sapore e l'aroma della carne cotta dipendono dalla modalità di ...
Leggi Tutto
Divano fornito di un unico bracciolo, in modo da consentire la posizione semidistesa, in auge alla fine del 19° secolo (v. fig.). Il termine è derivato da una celebre statua con una donna, già identificata [...] con Agrippina (Roma, Musei Capitolini), seduta su un simile divano ...
Leggi Tutto
scarlatto Colore rosso acceso.
Coloranti s. Sostanze organiche sintetiche usate come coloranti nella tintura delle fibre tessili e nella preparazione di pigmenti: s. algolo, colorante antrachinonico capace [...] di tingere le fibre (cotone ecc.) in rosso scarlatto; s. indantrene B, derivato dal tioindaco (4-metil-6-cloro-6′-metossitioindaco), colorante al tino usato nella tintura del cotone, stabile alla luce e al lavaggio.
S. di Biebrich, o-tolilazo-o- ...
Leggi Tutto
Arte
Piccola composizione di fiori e foglie in oro, argento, pietre finemente lavorate, per anelli, spille, fermagli; tipica dell’oreficeria del 17° sec. specialmente italiana (francese bouquet d’orfèvrerie).
Trasporti
Nella [...] costruzione navale, ciascuno dei fianchi dell’estremità poppiera (stellato) dello scafo: nome derivato dagli antichi vascelli, che portavano in queste zone una piccola balconata, decorata con piante. ...
Leggi Tutto
Manipolatore riprogrammabile, multiscopo progettato per muovere oggetti, parti, attrezzi, o apparecchiature specializzate attraverso vari movimenti, programmati per l’esecuzione di una varietà di compiti. [...] , in genere per conto di un motore di ricerca.
Il nome r. deriva dal ceco Robot, nome proprio, a sua volta derivato di robota «lavoro faticoso», con cui lo scrittore K. Čapek designava gli automi che lavorano al posto degli operai nel suo dramma ...
Leggi Tutto
DIOSCORIDE Di Pedanio
S. Toresella
D. Anazarbeo, medico attivo nel sec. 1° d.C., autore del trattato di farmacologia De materia medica (Πεϱὶ ὕληϚ ἰατϱιϰῆϚ), non si hanno notizie biografiche se non le [...] alfabetico di D., è il codice di Anicia Giuliana (v.) del 512 ca. (Öst. Nat. Bibl., Med. gr. 1), che contiene anche brani derivati dall'opera di Crateva - erborista al servizio di Mitridate VI, re del Ponto (132-63 a.C.) - e da Galeno; si suppone che ...
Leggi Tutto
Idrocarburo alifatico saturo, di formula CH3CH2CH3. Gas incolore, inodore, non tossico, che brucia con fiamma luminosa; 1 kg di p. sviluppa circa 47.000 kJ (11.200 kcal). Alla pressione normale il p. si [...] uso sia domestico sia industriale, e rappresenta pure la materia prima di diversi processi chimici. Propandiolo Alcol bivalente derivato dal p. (detto anche glicole propilenico o propilenglicole); a seconda della posizione dei due gruppi alcolici si ...
Leggi Tutto
Nei Vertebrati Tetrapodi il p. è il segmento distale dell’arto posteriore, detto anche autopodio. Si divide a sua volta in: basipodio (tarso), metapodio (metatarso), acropodio (falangi). Il tarso è costituito [...] presenti un prealluce e un postminimo.
Nel p. degli Uccelli, la serie prossimale delle ossa tarsali è rappresentata dall’astragalo-calcagno, derivato dalla fusione del tibiale con il fibulare e con l’intermedio, e, a sua volta, fuso con la tibia nel ...
Leggi Tutto
Famiglia di piante Dicotiledoni dell’ordine Fagali, arboree; hanno foglie con margine doppiamente seghettato, fiori monoici, con o senza perianzio, riuniti in amenti: i fiori maschili sono più o meno saldati [...] e Betula; Corilee, a fiori maschili senza perianzio, con 3-10 stami, frutto più o meno circondato da involucro derivato dalla fusione delle bratteole con i generi Ostrya, Carpinus, Corylus, Ostryopsis. Il monofiletismo delle B. è confermato dall ...
Leggi Tutto
derivato
s. m. [part. pass. di derivare1]. – 1. Prodotto ottenuto da un altro attraverso trasformazione chimica: i d. del petrolio. Nella nomenclatura chimica è frequente anche come secondo elemento di termini composti, dei quali il primo...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.