Composti chimici contenenti due atomi d’ossigeno in più di quelli contenuti nel composto al cui nome viene premesso.
Diossiacetone (o diidrossiacetone) Composto di formula HOCH2COCH2OH; solido igroscopico [...] , nella fotosintesi, nella biosintesi di fosfolipidi e di triacilgliceroli.
Acido diossibenzoico Composto di formula C6H3(OH)2COOH, derivato dall’acido benzoico per sostituzione di due atomi di idrogeno con due gruppi ossidrilici; se ne conoscono ...
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Uno dei colori dello spettro della luce visibile, precisamente quello corrispondente alla regione di lunghezze d’onda maggiori, approssimativamente comprese tra 7500 e 6450 Å; è anche uno dei tre colori [...] r.-bruna, solubile in acqua, capace di tingere il cotone; viene usato prevalentemente come indicatore. R. cresolo Derivato dimetilico del r. fenolo (➔ fenolsolfonftaleina), anch’esso adoperato come indicatore (le sue soluzioni sono gialle a pH ...
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(o glucidi) Sostanze ternarie composte di carbonio, idrogeno e ossigeno, dette anche carboidrati perché molte di esse contengono idrogeno e ossigeno nelle stesse proporzioni dell’acqua. Dal punto di vista [...] diversa grandezza. Di solito, però, risulta preferita la formazione del’anello a sei atomi che viene chiamato piranosio, nome derivato dal pirano, un etere ciclico. Il glucosio è il composto organico più diffuso in natura, sia libero sia sotto forma ...
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Resine ottenute per policondensazione a caldo e in presenza di catalizzatori di formaldeide con ammine. I due tipi principali sono le resine ureiche e le resine melamminiche, ottenute per azione della [...] prima l’acetale (butilico, caprilico) della formaldeide, che reagisce con l’urea o la melammina; l’estere derivato, fatto reagire con resine alchiliche, dà prodotti termoindurenti, miscibili con molte altre resine naturali o sintetiche dotate di ...
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Chimica
Residuo minerale, incombustibile, che si ottiene bruciando una sostanza organica, vegetale, animale, fossile. La composizione delle c. dipende in larga misura dalla natura del materiale da cui [...] a grana assai minuta, consistente in granuli di dimensioni da sabbiose a polverulente, costituiti da vetro vulcanico derivato da polverizzazione del magma ( c. vetrose) o da frammentini litoidi provenienti dalle pareti del condotto. Subisce ...
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Chimica e fisica
C. elettrolitica (o c. elettrochimica o voltametro ) Dispositivo per elettrolisi o per altre operazioni analoghe; trova numerosi impieghi sia nelle tecniche di laboratorio sia in campo [...] costituito dal numero minimo di atomi di specie anche diverse dalla cui ripetizione si può considerare derivato tutto il reticolo (➔ cristallo).
Informatica
C. di memoria La più piccola regione direttamente indirizzabile nella memoria ...
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Pesticidi
Sergio Bettini e Angelo Sampaolo
di Sergio Bettini, Angelo Sampaolo
Pesticidi
sommario: 1. Introduzione. 2. Storia. 3. Principali categorie di pesticidi. a) Composti inorganici. b) Derivati [...] o nei mangimi degli animali rende possibile la presenza di loro residui nelle carni, nel latte, nelle uova e nei prodotti derivati. Ciò può dare un'idea della complessità del problema in sede di studio e in sede applicativa. Tutto ciò comporta una ...
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Chimico (Londra 1838 - Sudbury 1907). P. si può considerare il fondatore dell'industria delle sostanze coloranti artificiali. Nel 1856, ossidando l'anilina con bicromato potassico, ottenne una sostanza [...] , ecc. Studiando la composizione di varie sostanze coloranti vegetali, dimostrò le relazioni di molte di esse col gruppo del pirone e derivati. Notevole è anche la sua sintesi della cumarina. Col nome di reazione di P. s'indica un importante processo ...
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Elemento chimico che ha simbolo As, numero atomico 33, peso atomico 74,91, di cui è conosciuto in natura un solo isotopo stabile 3375As.
Generalità
Noto fin dall’antichità, l’a. fu isolato per la prima [...] atomo d’a. è legato un gruppo benzenico; hanno struttura R−As=As−R, ove R indica un radicale benzenico o un suo derivato. Il più semplice a., C6H5−As=As−C6H5, non ha proprietà terapeutiche, che invece compaiono e si esaltano con l’introduzione di ...
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Manufatto di legno, di ferro, di muratura o di cemento armato che serve per assicurare la continuità del corpo stradale o ferroviario nell’attraversamento di un corso d’acqua o di un avvallamento del terreno. [...] simile a quella di una trave continua, senza che il comportamento della struttura divenga iperstatico. Uno schema che si può pensare derivato da quello del p. a travata è quello a piedritti solidali o a telaio. Per tutti gli schemi a travata, specie ...
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derivato
s. m. [part. pass. di derivare1]. – 1. Prodotto ottenuto da un altro attraverso trasformazione chimica: i d. del petrolio. Nella nomenclatura chimica è frequente anche come secondo elemento di termini composti, dei quali il primo...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.