Composto chimico di formula C14H12O3, derivato dello stilbene, dal quale differisce per la presenza di 3 gruppi ossidrilici legati ai 2 anelli benzenici (l’anello che contiene 2 ossidrili ripete la struttura [...] del resorcinolo). Si presenta come polvere biancastra. È una fitoalessina prodotta da varie piante (è stato isolato per la prima volta da Veratrum album), tal quale o sotto forma di glicoside, in risposta ...
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Composto chimico di formula C28H27NO4S, derivato del benzotiofene, sintetizzato all’inizio degli anni 1980. Appartiene alla classe dei modulatori selettivi dei recettori degli estrogeni, capaci di svolgere [...] azione agonista o antagonista a seconda del tipo di tessuto. Ha effetti agonisti a livello del tessuto osseo (preservandone la densità), mentre svolge azione antagonista a livello dell’epitelio mammario ...
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serotonina In biochimica, composto organico, derivato del triptofano, sintetizzato da particolari cellule dell’epitelio bronchiale e del tubo gastrointestinale; chimicamente identificabile nella 5-idrossitriptammina. [...] Abbondante, oltre che nella mucosa gastrointestinale, nelle piastrine, che ne rappresentano il mezzo di accumulo e trasporto ematico, nella milza e, talvolta, nei mastociti, la s. è presente anche in numerosi ...
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stanolone Steroide (androstanolone), di formula C19H30O2, derivato del diidrotestosterone; cristalli incolori, insolubili in acqua, dotati di modesta azione androgena e anabolizzante. ...
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tetralina Composto chimico, di formula C10H12, derivato dalla naftalina per parziale idrogenazione. Si ottiene trattando la naftalina con idrogeno in presenza di nichel come catalizzatore. Liquido incolore, [...] dall’odore caratteristico, insolubile in acqua, che bolle a circa 205 °C, si usa come solvente di resine, cere, grassi, come sostituto della trementina ...
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Alcaloide, C9H20O2N+, composto dell’ammonio quaternario derivato dal tetraidrofurano, contenuto in varie specie di funghi velenosi e, con altri composti azotati, nel merluzzo putrefatto; è una sostanza [...] estremamente tossica. Dà vari sali cristallizzati, per es. il cloridrato, che si presenta in cristalli incolori, igroscopici, solubili in acqua; il nitrato, in cristalli bruni, igroscopici, solubili in ...
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Radicale trivalente che si può considerare derivato dall’acido ortofosforico per eliminazione di tre ossidrili in esso contenuti.
Il cloruro di f., POCl3, si prepara industrialmente trattando il fosfato [...] tricalcico a 300-350 °C con cloro, ossido di carbonio e carbone, e distillando il prodotto; ovvero per azione del pentacloruro di f. sull’anidride fosforica. Liquido incolore che fuma fortemente all’aria, ...
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Composti organici contenenti il residuo C6H5CH2− derivato dal toluene per eliminazione di un atomo di idrogeno dal metile.
Acido b. Ossiacido aromatico monocarbossilico, (C6H5)2C(OH)COOH, poco solubile [...] in acqua, solubile in alcol ed etere, ottenuto dal dibenzoile per fusione con alcali.
Alcol b. (o benzencarbinolo) Alcol aromatico, C6H5CH2OH; è contenuto sia libero sia sotto forma di estere in diversi ...
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Femtochimica
Salvatore Califano
Il termine femtochimica, derivato dalla fusione di femtosecondo (10−15 s) e chimica, è stato coniato, negli ultimi venti anni del XX sec., dal gruppo di ricerca diretto [...] dal premio Nobel Ahmed Zewail al Caltech (California institute of technology) di Pasadena. Con questo termine si designa quella branca della cinetica chimica che studia i processi elementari ultraveloci, ...
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Alcol terziario, formula (CH3)2C(OH)CH2COCH3, derivato dalla condensazione (di tipo aldolico) di due molecole d’acetone effettuata in presenza di alcali. Liquido di odore gradevole, infiammabile, che bolle [...] a 169 °C, miscibile con acqua, alcol ecc.; usato come solvente di lacche, vernici, resine, nella preparazione di anticongelanti ecc ...
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derivato
s. m. [part. pass. di derivare1]. – 1. Prodotto ottenuto da un altro attraverso trasformazione chimica: i d. del petrolio. Nella nomenclatura chimica è frequente anche come secondo elemento di termini composti, dei quali il primo...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.