Amminoglicoside sintetico derivato da Micromonospora inyoensis nel 1975. Risulta inattivata da alcune acetilasi ma è stabile in presenza di adenilasi. In molti casi è preferibile ad altri antibiotici perché [...] resistente all’azione di enzimi batterici. Lo spettro di azione è quello di altri amminoglicosidi e la n. sembra particolarmente efficace nei confronti di Staphylococcus aureus e di Staphylococcus epidermidis ...
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Composto chimico, C19H14O5S, derivato solfonico della ftaleina, generalmente in commercio sotto forma di sale sodico (rosso fenolo); è una polvere rossastra, poco solubile in acqua. Trova impiego in chimica [...] analitica quale indicatore (per il suo colore giallo in ambiente acido e rosso in ambiente alcalino) e in diagnostica per lo studio dell’attività funzionale del rene ...
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teofillina Composto chimico, derivato dimetilico della xantina. È un alcaloide isomero della teobromina, presente nelle foglie del tè. È una base debole; cristalli aghiformi, incolori, poco solubili in [...] acqua, solubili nei liquidi alcalini; è usata in medicina soprattutto per la sua potente azione broncodilatatrice, antiasmatica, in minor misura per le sue azioni diuretica e coronarodilatatrice ...
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teobromina Derivato dimetilico della xantina, C7H8N4O2; isomero della teofillina, dalla quale differisce per la diversa posizione di un gruppo metilico. È il principale alcaloide dei semi di cacao, che [...] ne contengono circa 1,5%. Si ottiene per estrazione con benzene o toluene dai gusci dei semi di cacao, preventivamente privati dei grassi, per spremitura o con solventi; eliminato il solvente, il residuo ...
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Composto chimico
derivato dalla curarina. Cristalli incolori, inodori, insapori, insolubili in acqua, poco solubili negli alcoli, solubili in acetone e in soluzioni alcaline. È un farmaco anticoagulante [...] di largo impiego. Agisce inibendo la sintesi della forma attiva dei fattori coagulativi vitamina K dipendenti (II, VII, IX e X). Viene impiegato nel trattamento della trombosi venosa, nell’embolia polmonare ...
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Composto chimico, C11H6O3, derivato furanico della cumarina, dotato di azione fotosensibilizzante e pigmentogena; in natura si trovano numerosi composti che possono essere considerati suoi derivati, quali, [...] per es., il bergaptene e il bergaptolo.
Lo p. e i suoi derivati (psoraleni), ritrovati ubiquitariamente in vari alimenti e in piante, sono in grado di assorbire i raggi ultravioletti e pertanto, combinandosi fotochimicamente con il DNA, causano ...
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Esaidrotimolo, C10H20O; è un derivato del mentano che ha un ossidrile (−OH) al posto di uno dei due atomi di idrogeno legati al carbonio contrassegnato con il numero 3. Presente in alta percentuale nell’essenza [...] di menta del Giappone, si può estrarre da questa e da altre simili essenze; queste ultime si ricavano distillando i vegetali in corrente di vapore: dall’olio essenziale risultante si estrae poi il m. per ...
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Composto chimico derivato del benzene per sostituzione dell’idrogeno con un gruppo ossidrilico, di formula C6H5OH.
Generalità
Si presenta sotto forma di cristalli bianchi che fondono a 41 °C dando un [...] somministrazione di latte di calce molto diluito o di saccarato di calcio, analettici.
Fenoli
I f. sono composti derivati da idrocarburi aromatici e contenenti gruppi ossidrilici sostituiti agli atomi di idrogeno dell’anello. Si distinguono in base ...
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Derivato dell’emoglobina da cui si forma per ossidazione dell’atomo di ferro, contenuto nell’eme, dalla forma ferrosa (Fe2+) alla forma ferrica (Fe3+), incapace di legare l’ossigeno molecolare ma in grado [...] di interagire con numerosi anioni (Cl−, F−, CN). Il derivato della m. che si ottiene per interazione con ioni CN−, la cianmetemoglobina, si ritrova come reperto ematologico nei casi di avvelenamento da cianuro.
Nell’uomo, una piccola quantità di m. è ...
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Derivato della pirimidina, detto anche anche malonilurea, contenente 3 atomi di ossigeno, con
Polvere cristallina, bianca, di sapore amaro; si comporta come un acido monobasico e si ottiene per condensazione [...] i suoi esteri; è impiegata nell’industria farmaceutica e in quella delle materie plastiche.
Prendono il nome di barbiturici molti derivati alchilici dell’acido b., ottenuti sostituendo gli atomi di idrogeno del carbonio in posizione 5 e usati come ...
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derivato
s. m. [part. pass. di derivare1]. – 1. Prodotto ottenuto da un altro attraverso trasformazione chimica: i d. del petrolio. Nella nomenclatura chimica è frequente anche come secondo elemento di termini composti, dei quali il primo...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.