Acido non saturo, CH2=CHCOOH, che ha acquistato importanza per la preparazione di materie plastiche. È un liquido che tende a polimerizzare già sotto l’azione della luce dando masse solide. Si prepara [...] ossidando l’acroleina o per idrolisi dell’acrilonitrile.
Esteri acrilici Esteri dell’acido a. o del suo derivato metilico, l’acido metilacrilico. Sono in genere liquidi incolori, mobili, aventi facile tendenza a polimerizzarsi, per cui per essere ...
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Primo elemento che indica la presenza, in un composto chimico, dei radicali etile e fenile. Etilfenilacetato Estere dell’acido fenilacetico; ha formula C6H5CH2COOC2H5; liquido incolore, insolubile in [...] . Acido etilfenilbarbiturico Composto chimico, ottenuto preparando prima il fenilmalonato di metile e trasformandolo poi nel derivato etilico; polvere bianca, amara, inodore. In medicina, è usato (con varie denominazioni: gardenal, luminal ecc ...
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Proprietà di molti corpi solidi, liquidi e aeriformi per la quale, allorché sono colpiti da una radiazione, riemettono con un brevissimo ritardo (minore di 10-8 s) altre radiazioni, la cui lunghezza d’onda [...] dipende da quella della radiazione eccitante e dalla natura della sostanza (v. fig.). Il termine (derivato da fluorite, minerale che ha questa proprietà naturale) fu coniato dal fisico irlandese G.G. Stokes nel 1852.
La f. si distingue dalla ...
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Elemento chimico, metallo del gruppo del platino, simbolo Ir, numero atomico 77, peso atomico 192,2. Scoperto nel 1803 da S. Tennant, si trova in natura nei giacimenti platiniferi (Urali, Brasile, California, [...] Borneo ecc.), per lo più allegato con l’osmio (osmiridio), raramente allo stato nativo. Il suo nome è derivato del lat. Iris «Iride», per il vario colore dei suoi sali. Il metallo puro si recupera dall’osmiridio dopo che il platino è stato ...
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In chimica, composti chimici formati dall’unione di un gruppo nitroso −NO con un radicale alchilico o arilico; i n. aromatici si formano per ossidazione delle corrispondenti ammine primarie, quelli alifatici [...] in presenza di luce. I n. aromatici sostituiti, con gruppi fortemente attivanti sull’anello, si ottengono per reazione del derivato benzenico con nitrito sodico e acido cloridrico; nel caso che il gruppo attivante sia amminico, si ottengono n. solo ...
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Amminoacido essenziale, di formula NH2(CH2)4CHNH2COOH (acido α, ε -diamminocaproico). La forma levogira è presente in tutte le proteine, a eccezione della gliadina del frumento e della zeina del granturco. [...] la biosintesi della l. avviene a partire dall’acido piruvico attraverso la formazione, come composto intermedio, del diammino derivato dell’acido pimelico che per decarbossilazione passa a lisina. Nelle altre alghe e funghi l’acido chetoglutarico si ...
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Composti chimici, contenenti due volte il radicale ossimico =NOH e derivanti dalla reazione fra il gruppo carbonilico (delle aldeidi o dei chetoni) e l’idrossilammina. Possono presentarsi in più forme [...] isomere. Si distinguono in α, β, γ, … a seconda della posizione dei due gruppi =NOH (vicini o separati da uno, due, o più gruppi =CH2); le α-d. si chiamano anche gliossime dal nome del derivato più semplice: la d. del gliossale. ...
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Prodotti (resine poliviniliche) di polimerizzazione di composti contenenti il radicale vinilico: cloruro di vinile (CH2=CHCl), alcol vinilico (CH2=CHOH), acetato di vinile (CH3COOCH=CH2) ecc. Le resine [...] di avere prodotti con proprietà variabili a seconda delle esigenze dei vari impieghi.
Acetale di polivinile Polimero derivato dall’alcol polivinilico per trattamento con un’aldeide. La preparazione degli acetali parte dall’acetato di polivinile ...
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Aldosio, CH2OHCHOHCHO (detto anche aldeide glicerica); esiste in due forme otticamente attive, D-g. e L-g. La g. è isomera del diidrossiacetone; ha cristalli incolori, poco solubili in acqua. La forma [...] formula I e di chiamarla D-g. e a quella levogira la formula II e di chiamarla L-g.:
Tutti i composti derivabili dalle strutture I e II conservano i prefissi D- e L- indipendentemente dal segno della loro rotazione ottica. G. fosfato Estere della ...
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Decima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta l’occlusiva velare sorda (il suono proprio di c in casa, fuoco, acuto).
Linguistica
Nell’alfabeto fenicio portava il nome di kap e con la forma
rappresentava [...] lingue germaniche invece, e così nelle altre non romanze che si servono dell’alfabeto latino, e a maggior ragione negli alfabeti derivati da quello greco, la lettera k si è conservata.
Astronomia
La lettera K indica una classe spettrale di stelle di ...
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derivato
s. m. [part. pass. di derivare1]. – 1. Prodotto ottenuto da un altro attraverso trasformazione chimica: i d. del petrolio. Nella nomenclatura chimica è frequente anche come secondo elemento di termini composti, dei quali il primo...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.