In biologia evoluzionistica, metodo utilizzato nelle ricostruzioni filogenetiche dei diversi taxa (raggruppamenti sistematici) e applicato alla sistematica in contrapposizione a quello fenetico (basato [...] includono il taxon ancestrale e tutti quelli da esso derivati. Al contrario, i gruppi parafiletici, comprendenti solo alcune in più linee figlie è legata alla comparsa di caratteri derivati. In pratica, una volta definiti gli stati alternativi di ...
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fosfatidilserina
Fosfolipide presente in grandi quantità nelle membrane cellulari, insieme alla fosfatidilcolina, alla fosfatidiletanolammina e alla sfingomielina. La fosfatidilserina è conosciuta anche [...] , mentre la sfingomielina presenta una molecola di sfingosina, non contiene glicerolo, ed è in sostanza il derivato fosforilcolinico di un ceramide. I fosfolipidi sono caratterizzati da gruppi polari differenti per dimensione, forma e carica ...
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fattóre di créscita Ciascun composto chimico prodotto dall’organismo, detto anche f. di accrescimento, in grado di stimolare la crescita e il differenziamento delle cellule. Presenti in piccolissime quantità, [...] permesso grandi passi avanti in questo settore della biologia. I primi f. isolati sono stati il f. di crescita derivato dalle piastrine (PDGF, platelet derived growth factor) e il f. di crescita delle cellule nervose NGF (➔ neurotrofina). La tabella ...
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Denominazione di sostanze organiche termostabili, non proteiche, di composizione chimica relativamente semplice, necessarie per l’azione biologica di numerose proteine; si combinano con un apoenzima proteico [...] il piridossale fosfato, i c. folici, i c. B12 e la biotina.
C. A (anche c. di acetilazione, CoA) Derivato nucleotidico a composizione chimica complessa, formato da adenina, ribosio, acido pirofosforico, acido pantotenico e β-mercaptoetilammina; è un ...
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Acido ossigenato del fosforo, di formula H4P2O7, che si forma dall’acido ortofosforico ordinario con eliminazione di acqua per riscaldamento prolungato a 200-300 °C, o per trattamento del medesimo con [...] cui soluzioni si trasformano, lentamente a freddo, rapidamente a caldo, in acido ortofosforico (o fosforico ➔ fosforo). Il suo derivato tetraetilico è usato come insetticida.
Il pirofosfato è un sale dell’acido pirofosforico. Si distingue fra pirofos ...
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Antropometria
Gabriella Spedini
La forma che il corpo umano assume durante le diverse fasi del ciclo vitale è la risultante dell'equilibrio tra le dimensioni assolute del corpo stesso e i rapporti dimensionali [...] uno specifico strumentario costituiscono il fondamento della scienza chiamata antropometria (dal greco ἄνθρωπος, "uomo", e -μετρία, derivato da μέτρον, "misura"), letteralmente la misurazione del corpo umano nel suo insieme (statura, peso) e nei ...
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uridina Nucleoside, costituito da una molecola di ribosio e una di uracile, avente formula C4H3N2O2C5H9O4; si ottiene dall’acido uridilico per eliminazione di una molecola di acido fosforico. Uridinmonofosfato [...] dell’UDP come intermedi delle trasformazioni enzimatiche degli zuccheri. Per es., l’UDP-galattosio (UDPGal), con il suo derivato UDP-glucosio (UDPG), ha la funzione di trasportatore degli esosi nella glicolisi, nella fotosintesi e nelle relazioni di ...
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(o proto-oncogene) In biologia, gene cellulare (c-onc), omologo alle sequenze nucleotidiche identificate nel genoma dei retrovirus oncogeni (v-onc) che normalmente controlla la proliferazione cellulare. [...] di crescita (➔ fattore), ossia molecole che sono di per sé segnali di crescita. Per es., il fattore di crescita derivato dalle piastrine (PDGF) permette la proliferazione dei fibroblasti.
Le proteine di classe II sono i recettori dei fattori di ...
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GENETICA (XVI, p. 509; App. II, 1, p. 1022; III, 1, p. 716)
Enrico Gandini
Egidio Bottini
Arturo Falaschi-Vittorio Sgaramella
I più importanti progressi della g. nell'ultimo decennio si riferiscono [...] da parte di linfociti da soggetti figli di primi cugini i quali portavano in doppia dose lo stesso 6° cromosoma derivato dal nonno comune. La capacità di rispondere a queste cellule indicava l'assenza dell'allele presente in doppia dose in questi ...
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Composti chimici organici di formula generale R−OH dove R è un residuo saturo o insaturo mentre il gruppo ossidrilico è necessariamente legato a un atomo di carbonio saturo. Secondo la posizione del gruppo [...] , reagiscono con gli acidi per dare gli esteri, con l’ammoniaca per dare le ammine ecc.
Gli a. non saturi (derivanti da idrocarburi non saturi) per la loro reattività si prestano a numerose sintesi.
Gli a. polivalenti hanno nomi diversi a seconda ...
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derivato
s. m. [part. pass. di derivare1]. – 1. Prodotto ottenuto da un altro attraverso trasformazione chimica: i d. del petrolio. Nella nomenclatura chimica è frequente anche come secondo elemento di termini composti, dei quali il primo...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.