CUTORE, Gaetano
Ennio Pannese
Nacque a Paternò (Catania) il 21 giugno 1869 da Emanuele e da Giulia Cutore. Iscrittosi alla facoltà di medicina e chirurgia dell'università di Catania, cominciò, a frequentare [...] il 16 nov. 1926, in L'Osservatore medico, V [1927], 1, pp. 3-13). Nel campo scientifico, nella scia dell'indirizzo derivato da R. Staderini e da N. Beccari, egli sostenne l'importanza dell'impiego dei nuovi metodi di indagine morfologica in un'epoca ...
Leggi Tutto
BORROMEO, Federico
Paolo Prodi
Nacque in Milano il 18 ag. 1564 dal conte Giulio Cesare, fratello cadetto di Giberto padre di s. Carlo, e da Margherita, appartenente alla potente e ricca famiglia milanese [...] furono le conseguenze, non così esattamente calcolabili, sul piano più propriamente religioso: difficile è valutare il danno derivato alla diocesi dalla lunga assenza del B., dalla paralisi e dall'inceppamento della vita ecclesiastica e soprattutto ...
Leggi Tutto
GOZZI, Gasparo
Domenico Proietti
Nacque a Venezia il 4 dic. 1713, primo degli undici figli del conte Iacopo Antonio e della nobildonna Angela Tiepolo. I Gozzi sono attestati a Bergamo a partire dal [...] 'editore Francesco Pitteri) e dall'Asinaria di Plauto, che confermano un'attenzione del G. per il teatro che gli derivava probabilmente sia dalla consuetudine familiare, sia dall'esempio della Bergalli (che tra 1721 e 1731 aveva tradotto il teatro di ...
Leggi Tutto
CERRITO, Fanny (Francesca)
Alessandra Ascarelli
Nacque l'11 maggio 1817 a Napoli. Il padre Raffaele, secondo luogotenente di un reggimento di fanteria e veterano delle campagne napoleoniche, e la madre [...] liberamente dall'Aglaë di F. Taglioni, e il passo a due di carattere Die Marketenderin in Steiermark, da cui sarebbe derivato il "divertissement" della Vivandière. Tornata a Londra si esibì, il 14 maggio, proprio nella sua versione dell'Elève d'Amour ...
Leggi Tutto
CACCINI, Giulio, detto anche Giulio Romano
Cesare Casellato
Per mancanza di documenti probanti, i pareri degli studiosi sul luogo e la data di nascita del C. si dividono quasi equamente a proporre due [...] [1902], pp. 312 s.).
Anche per l'opportunità di realizzare un utile insperato guadagno, oltre che per il lustro che ne sarebbe derivato al "concerto", il C. accettò con entusiasmo di recarsi in Francia, alla corte di Enrico IV e Maria de' Medici. Il ...
Leggi Tutto
CESARIANO (Ciseriano), Cesare
Sergio Samek Ludovici
Nacque nel 1483 a Prospiano (vicino a Olgiate Olona, provincia di Varese), dove suo padre Lorenzo, della nobile famiglia Ciserano o Ciseriano (Cesariano [...] altra parte non bisogna dimenticare che alcune difficoltà di lettura, qualche mancata corrispondenza tra testo e figure esemplificate possono derivare dalla circostanza che il C. non poté rivedere il volume.
Comunque è indubbio che la traduzione è il ...
Leggi Tutto
ANDREA di Ugolino (A. Pisano, A. da Pontedera)
Enrico Castelnuovo
Nacque a Pontedera (Bonaini 1846), figlio di un Ser Ugolino di Nino notaio pisano, il cui nome ricorre in documenti riguardanti la primaziale [...] formazione di A. non appaiono fra loro contraddittorie, in quanto un'esperienza di certa scultura gotica francese potè derivargli dall'ambiente degli orafi, e un giovanile soggiorno orvietano può avergli fornito un diretto contatto con la pittura ...
Leggi Tutto
BARTOLOMEO da Capua
Ingeborg Walter
Maura Piccialuti
Appartenente a un'antica famiglia capuana di giuristi, nacque a Capua il 24 ag. 1248 da Andrea, avvocato fiscale sotto Federico II di Hohenstaufen [...] officiales, per B. essi si riducono in sostanza alla cura della communis utilitas. là questo il principio da cui B. fa derivare logicamente da un lato l'obbligo degli officiales ad esercitare le proprie funzioni (gll. 11, 12, 13, in Meijers), dall ...
Leggi Tutto
CONTI, Antonio (Schinella)
Giovanna Gronda
Nacque a Padova il 22 genn. 1677 secondogenito di Pio e di Lucrezia Nani, nobili veneti. Il padre discendeva per via femminile da Sperone Speroni e ne lasciò [...] 1736 ragguaglia Pisenti su una dimostrazione della misura delle forze letta negli Acta eruditorum e sulla formula che ne ha derivato; nel '42 interroga Dortous de Mairan sulle maree; nel '45 discute con il Genovesi degli Elementi di metafisica usciti ...
Leggi Tutto
MADERNO, Carlo
Maria Cristina Loi
Figlio di Paolo e di Caterina Fontana, sorella dell'architetto Domenico Fontana, nacque intorno al 1556, data accettata quasi unanimemente dalla critica e già indicata [...] è del giugno del 1608.
Delle diverse fasi del progetto per la facciata rimangono alcune testimonianze, tra cui un disegno, derivato da un'incisione di Giovanni Maggi e conservato al Victoria and Albert Museum di Londra (Benedetti, 2003, p. 126) in ...
Leggi Tutto
derivato
s. m. [part. pass. di derivare1]. – 1. Prodotto ottenuto da un altro attraverso trasformazione chimica: i d. del petrolio. Nella nomenclatura chimica è frequente anche come secondo elemento di termini composti, dei quali il primo...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.