GIOVANNI AGOSTINO da Lodi (Pseudo Boccaccino)
Lucia Simonetto
Non si conoscono gli estremi biografici di questo pittore originario di Lodi, "filius quondam domini Antonii" (Shell, 1994); ma a giudicare [...] anche a Leonardo, appare in controparte, ma più ammorbidito nel segno, nella Lavanda dei piedi del 1500, la cui derivazione dal Cenacolo appare pacifica, e ne rappresenta anzi una prima risposta in chiave quattrocentesca e bramantinesca. Come pure da ...
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DOMENICO di Sora, santo
Sofia Boesch
La morte di D. è fissata concordemente al 22 genn. 1031 - data della celebrazione liturgica, confermata dal martirologio romano - nel monastero di S. Maria di Sora; [...] si andava proprio in quel tempo organizzando un nuovo assetto del territorio, insieme economico, sociale e politico, derivato dall'incastellamento.
Petra Demone e Scandriglia sono entrambi indicati nelle nostre fonti agiografiche come "luoghi detti ...
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PINELLI, Bartolomeo
Rossella Leone
PINELLI, Bartolomeo. – Nacque a Roma il 19 novembre 1781 da Giovanni Battista e Francesca Cianfarani, nel quartiere Trastevere, nei pressi dell’ospedale S. Gallicano.
Le [...] di notevoli dimensioni, datata 1834, Pinelli affrontò altresì un tema epico, Achille trascina il corpo di Ettore, derivato dall’iconografia sei e settecentesca di Pietro Testa e Gavin Hamilton.
Sostrato della varietà e vivacità espressiva delle ...
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GIULIANO di Amadeo (Amadei, Giuliano)
Susanna Falabella
Non si conosce la data di nascita di questo monaco camaldolese, pittore e miniatore, probabilmente di origine fiorentina, come viene indicato nel [...] di Piero a Sansepolcro da Shaw (1967), e quindi a G. da Freuler (1991). Ritornano qui la resa del paesaggio derivata dall'Angelico, che costituisce lo sfondo comune delle scene, la stessa rigida e grafica risoluzione dei panneggi, i medesimi tipi ...
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DIODATI, Ottaviano
Mario Rosa
Nacque a Lucca il 5 ott. 1716 da Lorenzo di Ottaviano e da Isabella Bellet (o Billet), appartenente a una famiglia di comandanti militari al servizio della Spagna.
Era [...] ampia e generale della civiltà italiana e della pace esistente nella penisola, grazie al mecenatismo dei principi e ad un riformismo derivato in chiave moderata dai "lumi" (cfr. le note alla voce Italie, VIII, pp. 771 s.; Aole, V, p. 282; Maremmes de ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Giovanni Demaria
Aldo Montesano
Nel periodo centrale del Novecento, Giovanni Demaria si colloca tra gli economisti italiani di maggiore rilievo. È stato uno studioso di grande attività e ampi interessi [...] fini ‘dati’ sono, da un lato, la libertà, l’uguaglianza e la proprietà, e, dall’altro, i grandi interessi pubblici, derivanti dall’evoluzione storica delle forme statali e della cultura politica.
L’analisi di temi specifici è oggetto di numerosissimi ...
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LOTTI, Antonio
Carlida Steffan
Figlio di Matteo e di Marina Gasparin, nacque a Venezia il 5 genn. 1667, nella parrocchia di S. Marina, dove fu battezzato venti giorni più tardi con il nome di Antonio [...] accordale, uso dei cori in alternatim, trame contrappuntistiche fitte). Tale impegno compositivo era in parte derivato dal rituale marciano, che restringeva lo spazio delle performances concertate, assegnando un valore segnaletico (presenza ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2013)
Giustino Fortunato
Claudia Sunna
Tra i primi a cogliere con chiarezza e a inserire in un quadro unitario di riflessione l’analisi dell’arretratezza del Mezzogiorno, Giustino Fortunato rappresenta un [...] Unità, aveva ormai perso la connotazione di un problema strettamente economico. Restavano però aperti degli strascichi che derivavano dalla mancata assegnazione delle terre demaniali che, nel 1880, gli facevano affermare che «la questione demaniale è ...
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DENTE, Marco (Marco da Ravenna)
Evelina Borea
Si hanno scarse notizie di questo incisore, originario di Ravenna e attivo a Roma nella cerchia di Marcantonio Raimondi, incisore di fiducia di Raffaello, [...] 1517, iscritta nel celebre disegno di Rosso Fiorentino con composizione di scheletri e cadaveri (oggi agli Uffizi), da cui è derivata la stampa firmata e datata 1518 di Agostino Veneziano, ed anche, ma per il tramite di un secondo disegno più finito ...
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BARBIERI, Giovanni Maria
Gianfranco Folena
Nacque a Modena nel 1519 da famiglia di piccola borghesia notarile: il padre ser Bartolommeo Barbieri di Castelnuovo era amministratore di alcuni feudi del [...] [il Cariz. prov. e]);poi un Libro slegato,copia del Vat. lat.3207 [il Canz. prov. H], con elementi derivati da altre fonti; un Libro in Asc., derivato dal ms. allora in Italia e ora a Parigi, Bibl. Nat., fr. 12474 [il Canz. prov. M], con elementi ...
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derivato
s. m. [part. pass. di derivare1]. – 1. Prodotto ottenuto da un altro attraverso trasformazione chimica: i d. del petrolio. Nella nomenclatura chimica è frequente anche come secondo elemento di termini composti, dei quali il primo...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.