BRUNSWICK, Ottone di
Ingeborg Walter
Appartenente alla famiglia dei duchi di Brunswick-Grubenhagen, un ramo collaterale dell'illustre stirpe dei Welfen (Guelfi), il B. nacque, maggiore di otto figli, [...] di sua nipote Caterina, figlia di Matteo. Ma il B. oppose un rifiuto, forse temendo l'inevitabile contrasto che ne sarebbe derivato con Avignone.
Nello stesso periodo Gregorio XI aveva prospettato l'idea di un matrimonio tra il B. e la regina Maria ...
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CADES, Giuseppe
Antonhy M. Clark
Figlio di Giovanni, nacque a Roma l'8 dic. 1750, Come risulta da una scritta anonima sul retro del suo Autoritratto giovanile, oggi nella Galleria dell'Accademia di [...] non datati, ma i corrispondenti disegni preliminari di Lisbona. Museo naz., 2154 e 2153, sono datati 1788. Un "ritratto" del Tasso, derivato da quello di S. Pulzone in casa Corsini, risale al medesimo periodo e fu donato dall'artista a P. A. Serassi ...
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Amore
Alfonso Troisi
Gabriele Schino
Leonardo Ancona
Bruno Callieri
Correntemente inteso come rapporto duale e reciproco, l'amore può definirsi, sulla base dei risultati della ricerca psicologica, [...] a livello cerebrale in molte differenti specie animali, incluso l'uomo. Il nome oppioidi deriva dalla loro affinità con i derivati sintetici dell'oppio (morfina ed eroina), con cui condividono il meccanismo d'azione e gli effetti psicotropi. In molte ...
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DADDI, Bernardo
Giovanna Damiani
Figlio di Daddo di Simone, originario del Salto nel Mugello, pittore, immatricolato a Firenze, all'arte dei medici e speziali, il suo nome è segnato alla fine del registro [...] nel 1334 e firmata "Bernardus de Florentia" (Firenze, Uffizi), si palesa in maniera esplicita un notevole ascendente derivato dalla scuola senese e in special modo dai Lorenzetti, mentre le suggestioni masesche, più appariscenti nell'altarolo del ...
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BRIGNOLE SALE, Anton Giulio
Gaspare De Caro
Nacque a Genova il 23 giugno 1605, da Giovan Francesco, che fu doge nel 1635, e da Geronima di Giulio Sale. Per testamento del nonno materno, privo di discendenza [...] pure il suo contributo con la Istoria spagnola, a quanto pare un lavoro giovanile sul quale ritornò tra il 1640 ed il 1642. Derivato da un testo di Ginés Perez de Hita - una tragica vicenda d'amore sullo sfondo degli ultimi anni del regno arabo di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Carlo Matteucci
Giuseppe Monsagrati
L’attività di ricerca di Matteucci si collocò nella scia delle esperienze compiute da Alessandro Volta, Luigi Galvani e Leopoldo Nobili (1787-1835), in relazione [...] tués («Comptes rendus», 1843, t. 16, pp. 197-200), condotto in collaborazione con von Humboldt. Ne sarebbe derivato un contributo pionieristico alla comprensione dei fenomeni fisici del sistema nervoso di tutti gli esseri viventi.
La polemica con Du ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
A Giovanni Botero, ex gesuita dallo spirito inquieto e profondamente religioso, curioso osservatore del mondo e studioso di grande vigore, dotato di buona tempra di polemista, spetta il merito di aver [...] di Savoia, era intriso del sentire e delle convinzioni del cardinale Borromeo. Botero vi scriveva che, essendo il potere dei principi derivato da Dio, il primo loro dovere era di rispettare la legge divina e difendere la Chiesa, e chiamava a sostegno ...
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LIPPI, Lorenzo
Paolo Falzone
Nacque a Colle di Val d'Elsa, presso Siena, intorno al 1440. In una lettera all'amico e benefattore, nonché segretario di Lorenzo de' Medici, Niccolò Michelozzi, priva di [...] (Verde, II, p. 428). Ciò rese più urgente per lui la necessità di assicurarsi l'impiego allo Studio. L'emolumento derivato dalla condotta, scriveva il L. nella citata lettera del marzo 1481 a Michelozzi, era l'unico mezzo per vivere, soprattutto ora ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Cesare L. Musatti
Luciano Mecacci
Cesare Musatti è stato l’esponente più rappresentativo della psicologia e della psicoanalisi italiana. Nel corso della sua lunga vita egli poté partecipare personalmente [...] e fondazione della psicologia, 1964, p. 227).
Nel 1931 Musatti pubblicò il libro Elementi di psicologia della testimonianza, derivato da un corso tenuto su invito dell’eminente giurista e avvocato Francesco Carnelutti (1879-1965), professore nell ...
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ESTE, Beatrice d'
Lorenzo Paolini
Figlia del marchese Azzo (VI) e della sua seconda moglie Sofia, figlia di Umberto 111 di Savoia, nacque ad Este o forse nel castello di Calaone (presso Boano, od. prov. [...] , forse addirittura impossibile, per lei rifiutare e sfuggire a un simile matrimonio per il danno che dall'affronto sarebbe derivato alla sua famiglia - riuscì a portare a compimento la sua vocazione spirituale, per spiegare la quale tutto, pertanto ...
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derivato
s. m. [part. pass. di derivare1]. – 1. Prodotto ottenuto da un altro attraverso trasformazione chimica: i d. del petrolio. Nella nomenclatura chimica è frequente anche come secondo elemento di termini composti, dei quali il primo...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.