COMIN (Comino), Giovanni
Alessandro Bevilacqua
Il Federici (1803, p. 105) dice del C. che fu autore nel 1673 di un disegno dell'altare del Rosario nella chiesa di S. Nicolo a Treviso e che nel 1676 [...] , quelle padovane, indicano nella complessità delle componenti linguistiche l'iter di formazione del C.: un barocco gioco di panneggi derivato dal Le Court, le cui opere poté studiare certamente a Venezia, ma forse già a Treviso; una sensibilità alla ...
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CRESPI, Daniele
Giulio Bora
Figlio di Gaspare, discendente da una famiglia di pittori originaria di Busto Arsizio e imparentato con il Cerano (Milani, 1970, pp. 37 ss.), nacque probabilmente a Milano [...] e dilatazione compositiva e sontuosità di impasto cromatico. È assai probabile che un simile e tanto repentino mutamento gli fosse derivato da un soggiorno a Genova - lo proverebbe del resto la presenza nella chiesa dell'Annunziata del Vastato di ...
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CADES, Giuseppe
Antonhy M. Clark
Figlio di Giovanni, nacque a Roma l'8 dic. 1750, Come risulta da una scritta anonima sul retro del suo Autoritratto giovanile, oggi nella Galleria dell'Accademia di [...] non datati, ma i corrispondenti disegni preliminari di Lisbona. Museo naz., 2154 e 2153, sono datati 1788. Un "ritratto" del Tasso, derivato da quello di S. Pulzone in casa Corsini, risale al medesimo periodo e fu donato dall'artista a P. A. Serassi ...
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DADDI, Bernardo
Giovanna Damiani
Figlio di Daddo di Simone, originario del Salto nel Mugello, pittore, immatricolato a Firenze, all'arte dei medici e speziali, il suo nome è segnato alla fine del registro [...] nel 1334 e firmata "Bernardus de Florentia" (Firenze, Uffizi), si palesa in maniera esplicita un notevole ascendente derivato dalla scuola senese e in special modo dai Lorenzetti, mentre le suggestioni masesche, più appariscenti nell'altarolo del ...
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DE DOMINICI, Raimondo
Ferdinando Bologna
Nacque a Malta nel 1645 da genitori maltesi dei quali non ci è pervenuto il nome.
La data di nascita di questo pittore, musico e collezionista si ricava dal [...] invece al Giordano (la centrale è stata infatti firmata e datata dal maestro nel 1684), si tratta sicuramente di un equivoco derivato da una lettura distratta della Guida sacra di G. A. Galante (1872, p. 91). In effetti, Galante scrive che i tre ...
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DEL FIORE, Iacobello (Giacomello)
Ettore Merkel
Figlio del pittore Francesco e di Magdalucia di ser Marco da mar, è documentato a Venezia, come pittore, dal 1400 al 1439, e si suppone sia nato a Venezia [...] e la Pietà del Museo di Kiev (Markova, 1982, p. 19).
Si tratta di opere nelle quali l'impalcatura iconografica ancora derivata da Paolo Veneziano si sposa al lessico gotico più acuto di Lorenzo Veneziano e di Iacobello di Bonomo - come dimostrano le ...
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PAGNO di Lapo Portigiani
Paolo Parmiggiani
PAGNO di Lapo Portigiani. – Nacque nel 1408 dallo scalpellino fiesolano Lapo di Pagno e da Bartolomea (Fabriczy, 1903, p. 1).
Nella Firenze del primo Rinascimento, [...] chiesa di S. Croce a Firenze e che denota una profonda conoscenza dell’opera del maestro fiorentino. Il motivo a maglia derivato dal tabernacolo di parte guelfa è affine a quello del portale di palazzo Bolognini, mentre l’idea del monumento equestre ...
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GUJ, Enrico
Fabrizio Di Marco
Nacque a Roma il 15 apr. 1841 da Giovanni Augusto, ingegnere, e da Rosa Aloisi. Avviato alla professione paterna, conseguì nel 1864 la laurea in ingegneria nell'Università [...] la villa per Carlo Piancastelli a Fusignano in Romagna, poi demolita; interessante per l'impianto di tipo centrico, in parte derivato dagli studi di G. Semper, con atrio colonnato a tre navate e scala a triplice rampa decorata alla raffaellesca, l ...
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ANTONELLI, Alessandro
Paolo Portoghesi
Nacque a Ghemme (Novara) il 14 luglio 1798, secondogenito del notaio Costanzo e di Angiola Bozzi. Studiò a Milano nel Liceo Artistico e quindi nell'Accademia di [...] di giungere a condensare struttura e forma in un'immagine unitaria. Il discorso dell'estemo, derivato da una formula corrente di lontana derivazione bramantesca, si mantiene durante le varie fasi di progetto, che testimoniano la serrata autocritica ...
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BOETTO, Giovenale
Andreina Griseri
Figlio di Damiano e di Montarsina Pelazza, nacque a Fossano nei primi mesi del 1604. Il padre, dell'"antica famiglia de' Boetti di Sant'Albano", ebbe da Carlo Emanuele [...] 'amicizia del B. per il Molineri dovette essere assai importante, come dimostra l'incisione con il Martirio di s. Paolo derivato da un affresco del Molineri. Le stampe del B. sono importanti testimonianze della vita, quotidiana e non, del tempo: vedi ...
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derivato
s. m. [part. pass. di derivare1]. – 1. Prodotto ottenuto da un altro attraverso trasformazione chimica: i d. del petrolio. Nella nomenclatura chimica è frequente anche come secondo elemento di termini composti, dei quali il primo...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.