PARIGI, Giulio
Annamaria Negro Spina
– Nacque a Firenze il 6 aprile 1571, da Alfonso di Santi Parigi e da Alessandra di Berto Fiammeri. La famiglia Parigi era originaria di Prato.
Nella Firenze medicea [...] architettonici o vegetali, negli sbalzi chiaroscurali e nelle aperture a grandangolo, danno poi la misura dell’aggiornamento derivato all’artista dalla sua consuetudine con il mondo degli apparati scenografici con il quale era venuto a trovarsi ...
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DEL VAGLIENTE (Vaglienti)
Alessandro Guidoti
Famiglia fiorentina che dai documenti risulta impegnata soprattutto nel settore dell'oreficeria per tre generazioni, dalla seconda metà del XIV secolo fino [...] con altri artisti e con committenti di tutto rispetto.
I loro nomi compaiono in un lunghissimo elenco di debitori e creditori derivato da un perduto libro di bottega, testimonianza del periodo compreso tra la fine del 1424 ed il luglio del 1427. Vi ...
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DURANTI, Pietro
Chiara Garzya Romano
Le prime notizie su quest'arazziere romano, attivo nel sec. XVIII, rimontano al 1743, quando risulta direttore, in Roma, di una manifattura di arazzi fiorente con [...] ; si ricorda in particolare un arazzo recante il Ritrattodi Ferdinando IV di Borbone in abiti dagranatiere (Napoli, Museo di Capodimonte), derivato da un dipinto di Francesco Liani del 1770. Nel 1777 il D. siglò e datò due paramenti di uguale formato ...
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Nacque a Giacciano con Baruchella (Rovigo) il 16 nov. 1884 da Luigi e Maria Carpani. Dopo una prima laurea in legge, conseguita a Roma nel 1904, si appassionò alla storia dell'arte laureandosi nel 1908 [...] l'azione del poliedrico mecenate Alvise Corner avrebbe contribuito all'afferinazione di G.M. Falconetto, architetto da cui sarebbe derivato in un certo senso il classicismo del Palladio, equivalente prestigioso in architettura dei Veronese. Per il F ...
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FANTONI, Donato Andrea
Anna Maria Pedrocchi
Nacque a Rovetta (Bergamo) il 28 sett. 1746 dall'intagliatore e scultore Grazioso il Giovane. Nella bottega paterna apprese i primi rudimenti della scultura, [...] . Nel 1773 eseguì due busti in terracotta (Rovetta, Museo Fantoni): uno ritrae il padre Grazioso e l'altro Andrea Fantoni, derivato dal ritratto di fra Galgario (Bergamo, coll. priv.; cfr. M. C. Gozzoli, V. Ghislandi..., in I pittori bergamaschi. Il ...
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ANTONIO di Vincenzo
Augusta Ghidiglia Quintavalle
Nacque, sembra, a Bologna verso il 1350; nulla si sa di preciso della sua attività prima della grande impresa petroniana, ma le alte cariche ottenute [...] copie da originali di A. di Vincenzo nei quali è evidente il trapasso da un primo progetto in forme veneto-lombarde ad uno derivato da S. Maria del Fiore, ad un terzo in modi più gotici ed affini agli oltramontani.
Ancora un'altra opera gli è ...
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PITTONI, Giambattista
Alberto Craievich
PITTONI, Giambattista (Giovanni Battista). – Nacque a Venezia nella parrocchia di Sant’Agostino il 6 giugno 1687, primogenito di Giovanni Maria, cappellaio, e [...] dei panneggi sono invece ispirati al classicismo barocchetto di Antonio Balestra, riscaldato però da un cromatismo più acceso, derivato dallo studio delle opere di Francesco Solimena, visibili a Venezia nella seconda decade del secolo.
La svolta in ...
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DEI, Pietro (Piero), detto Bartolomeo della Gatta
Grazia Vailati Schoenburg Waldenburg
Figlio di Antonio di Giovanni e Margherita di Piero Bencivegni, nacque a Firenze nell'anno 1448; questo pittore, [...] (1952, p. 260). Inoltre il gusto di un realismo descrittivo e del particolare episodico di origine nordica potrebbe essergli derivato dal contatto con i due pittori stranieri, Giusto di Gand e Pedro Berruguete, intenti a raffigurare in quegli anni la ...
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FEI, Paolo di Giovanni
Elisabetta Campolongo
Figlio di Giovanni di Feio, fabbro ferraio, è ricordato per la prima volta come "Paulus Iohannis pictor" in un documento del 1ºluglio 1369, nel quale viene [...] dell'Opera del duomo, in essa il F. enfatizza la ricchezza e la leggerezza dei colori con un uso di toni pastello, derivato dagli esempi di Simone Martini e Lippo Memmi.
A questi stessi anni sono riferibili tra le altre opere il S. Giovanni Battista ...
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COBAERT, Jacob Cornelisz (Cope fiammingo, Giacomo Coppe, Coppa, Coppeio, Cop, Cobar, Cobbet, Cobet)
Luigi Ficacci
Originario di una ignota località delle Fiandre, la sua data di nascita, sconosciuta, [...] un medaglione in bronzo dorato di Paulus Van Vianen in collezione privata, datato circa al 1600, raffigurante un Baccanale e derivato da un rilievo attribuito al C. su disegno originale di Guglielmo (R. Berliner, Niederländische Plaketten, II, in Oud ...
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derivato
s. m. [part. pass. di derivare1]. – 1. Prodotto ottenuto da un altro attraverso trasformazione chimica: i d. del petrolio. Nella nomenclatura chimica è frequente anche come secondo elemento di termini composti, dei quali il primo...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.