CAMMARANO, Salvatore
Ariella Lanfranchi
Nacque a Napoli il 19 marzo 1801 da Giuseppe e da Innocenza Mazzacane. Della vita e degli studi giovanili (oltre che poeta e librettista fu anche pittore e scenografo) [...] rielabor. di Le Siège de Calais di P.-L. de Belloy, 1765); Pia de' Tolomei, Venezia, teatro Apollo, 18 febbr. 1837 (derivato da una novella del Sestini, ispiratosi a sua volta al testo dantesco); Roberto Devereux o Il conte di Essex, Napoli, S. Carlo ...
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DEL PO, Teresa
Angela Catello
Figlia e allieva del pittore e incisore Pietro e di Porsia Compagna, sorella di Giacomo, nacque a Roma il 20 ag. 1649 (Rabiner, 1978). Compì la sua formazione artistica [...] - nella stessa Galleria (inv. 234, cfr. anche Natoli in Mongitore, 171942, p. 140); una Maddalena, pastello firmato, derivato da un dipinto del fratello Giacomo, conservato a Nantes, Musées départementaux de Loire-Atlantique; una Madonna, pastello ...
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PAZZI, Arturo
Giovanni Duranti
PAZZI, Arturo. – Figlio di Roberto, commerciante, e di Luigia Germiniasi, nacque a San Martino dall’Argine, nel Mantovano, il 19 settembre 1867.
Terminati gli studi primari [...] nazionale, come Vittorio Mascanzoni e Arturo Viligiardi. Con loro condivise l’interesse per il mondo medioevale che aveva derivato dall’ambiente culturale lombardo, dominato dalla figura di Camillo Boito; interesse che già nel 1887 aveva riversato ...
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FRANCESCO di Ubertino, detto Bachiacca
Matteo Mancini
Figlio dell'orafo Ubertino di Bartolomeo (1450-1505) e di Francesca di Benedetto, nacque a Firenze il 1° marzo 1494.
Ebbe due fratelli entrambi [...] destinata alla chiesa di S. Lorenzo a Firenze, F. propose un proprio compendio di stili diversi. Alcuni elementi nordici, derivati dalle incisioni di Luca di Leida e di Albrecht Dürer (possedute in gran numero da F.), furono riproposti attraverso l ...
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GANGERI, Antonio
Gioacchino Barbera
Figlio di Giovanni e di Anna Bonsignore, nacque a Messina nel 1835. Frequentò la locale scuola di disegno della Regia Università dove fu allievo di Michele Panebianco. [...] donna in abiti romani, affiancata da un fanciullo, nell'atto di porgere l'obolo a un vecchio mendicante, derivato certamente da modelli teneraniani, viene riproposto dal G. nel Monumento funebre ad Antonio Catania, firmato e datato 1865 (Messina ...
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MADERNO, Stefano
Harula Economopoulos
Nacque, forse a Roma o a Palestrina, da Antonio e Francesca Frasca, intorno al 1570, piuttosto che nel 1576 come finora ritenuto.
La critica si era in passato basata [...] accusò il M. di aver sottratto dalla sua bottega alcuni disegni e un modello in bassorilievo, da cui l'allievo avrebbe derivato una fusione a scopo di lucro (Arch. di Stato di Roma, Tribunale criminale del Governatore, Processi del sec. XVI, vol. 262 ...
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DALLE VACCHE, Vincenzo
Sergio Guarino
Intarsiatore veronese, nato probabilmente intorno al 1475, entrò come novizio nell'Ordine dei monaci olivetani nel 1492, compiendo poi la sua professione il 18 [...] nel 1875 e comprati da E. Plot, si trovano oggi - in seguito a donazione - al . Museo del Louvre (Courajod, 1890).
Il primo specchio, derivato da un'analoga opera di fra Giovanni da Verona a S. Maria in Organo, presenta un paesaggio con un tempietto ...
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DEL MAINO (Majno, Mayno, Magno)
Paolo Venturoli
Famiglia di scultori in legno originaria di Milano e trasferitasi poi a Pavia, è documentata tra il 1469 e il 1536. Teseo Ambrogio degli Albonesi (1539) [...] intera di S. Lorenzo e di S. Bernardo, poste su due predelle con la Natività e la Fuga in Egitto (quest'ultima derivata da una incisione di Dúrer). Più in basso, alla base del tempio, è una predella con tre Storie della Vergine. Tutta l'architettura ...
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DEL BUTTERO, Antonio Luigi
Graziella Martinelli
Nacque il 19 genn. 1765 a San Secondo Parmense (Parma) dall'intagliatore Simone e da Eufrasia Seletti (Costa, 1982).
Simone, originario di Firenze, nacque [...] e a volte lapicidi, i più qualificati rappresentanti. Ad esiti non dissimili, per la reinterpretazione di un lessico derivato da prototipi aulici in toni di popolaresca esuberanza (Guandalini, 1980), approda il saggio di maggiore rilievo elaborato ...
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BARBIERI, Protaso (Portaso)
Ferdinando Arisi
Nacque a Piacenza probabilmente verso il 1620 e vi morì dopo il 1670.Trascurato dal Carasi nelle sue Pubbliche pitture di Piacenza (1780), il suo nome in [...] , f. 17. Si veda anche, nella Bibl. Com. di Piacenza, il ms. 33 di S. Maria di Campagna (seconda metà del sec. XVIII), derivato dai due precedenti, e il ms. Cella n. 13 (prima del 1754), conservato a Piacenza presso la famiglia Cella; P. Zani, Encicl ...
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derivato
s. m. [part. pass. di derivare1]. – 1. Prodotto ottenuto da un altro attraverso trasformazione chimica: i d. del petrolio. Nella nomenclatura chimica è frequente anche come secondo elemento di termini composti, dei quali il primo...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.