ASIA
C. Silvi Antonini
L'attuale distinzione, convenzionale, fra Europa e A. risale al congresso di Vienna del 1815, nel quale furono fissati i confini della Russia europea sulla linea Ural-Caspio-Caucaso [...] un Apollo, ma anche figure di musici e volti maschili dall'aspetto grottesco e orecchie caprine, che hanno fatto presumere un'analoga derivazione cultuale. È ben noto del resto che le fonti classiche, a partire da Erodoto (II, 29, 47-49, 52, 123, 144 ...
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Vedi MONUMENTO FUNERARIO dell'anno: 1963 - 1995
MONUMENTO FUNERARIO
G. A. Mansuelli
A. Tamburello
L. Lanciotti
A. Tamburello
A. Generalità; B. Civiltà egiziana; C. Civiltà mesopotamica; D. Civiltà [...] (m. a fornice) sia quelli che risultano dalla compenetrazione di tradizioni diverse, come i "piloni".
a) M. f. a tumulo e derivati. - Il tipo di m. f. romano che risale in modo evidente alla tradizione più antica è certamente il tumulo, per quanto ...
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SMALTO
A.R. Calderoni Masetti
J. Durand
A. Shalem
Pasta vitrea distesa su metallo, sottoposta ad alte temperature, secondo tecniche già testimoniate in alcuni anelli di epoca micenea (1200 a. C.), [...] da rari esempi, tutti databili ai secc. 6°-7°, è caratterizzato dall'uso dello s. su filigrana (Drahtemail), derivato dalla tradizione della gioielleria tardoantica: gli s., non levigati, sono posti all'interno di un reticolo di ornamenti disegnati ...
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COLONIA
A. Tomei
(lat. Colonia Ara Claudia Agrippinensium; ted. Köln)
Città della Germania (Nordrhein-Westfalen), situata sul Reno.
Archeologia e Architettura
L'oppidum romano, fondato all'epoca dell'imperatore [...] romanica fino alla metà del sec. 13° deve essere ricordato St. Kunibert, che presenta a E il gruppo delle torricoro, derivato da St. Gereon, unito a una Chorhalle orientale, esemplata su quelle occidentali diffuse all'epoca tra Reno e Mosa (St ...
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Vedi RITRATTO dell'anno: 1965 - 1996
RITRATTO
R. Bianchi Bandinelli
J. Auboyer
R. Bianchi Bandinelli
SOMMARIO. - 1. Premesse generali. - 2. Egitto. - 3. Mesopotamia. - 4. Periodo achemenide. - 5. [...] , i ritratti su monete, su gemme e camei (v. Glittica). Ma l'antichità conobbe anche il r. in pittura e il suo derivato in mosaico. Di quest'ultimo tuttavia si hanno testimonianze solo per l'età romana. Plinio (Nat. hist., xxxv, 4) ci dice che ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Estremo Oriente
Roberto Ciarla
Marialaura Di Mattia
Oscar Nalesini
Adolfo Tamburello
Paola Mortari Vergara Caffarelli
Filippo Salviati
Caratteri generali
di [...] fibre vegetali, tra le quali la paglia di riso, la canapa e gli steli di altre piante, erano un derivato dell'agricoltura impiantata nel Paese dai secoli a cavallo dell'era cristiana. Favoriti dapprima legni teneri più facilmente lavorabili, come ...
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CAROLINGIA, Arte
A. Petrucci
Il concetto di arte c. si riferisce all'arte prodotta durante la dinastia carolingia, così definita dal nome del più eminente fra i suoi rappresentanti, Carlo Magno. Sotto [...] il Pio si ebbe la diffusione del nuovo tipo del rovescio, con il tempio a quattro colonne e frontone triangolare, derivato dalle raffigurazioni sulle monete romane del sec. 3° d.C., e la leggenda XPISTIANA RELIGIO. La nuova immagine venne raffigurata ...
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SIENA
E. Guidoni
I. Moretti
V. Ascani
E. Carli
A. Capitanio
(lat. Saena Etruriae, Sena Iulia)
Città della Toscana, posta in una zona collinare tra le valli dell'Arbia e dell'Elsa.
Urbanistica
Lo [...] furono terminate verso lo scadere del Trecento e la chiesa completata solo nel secolo successivo), ma evidente ne è la derivazione cistercense.La chiesa di S. Agostino, il cui interno fu rinnovato dopo l'incendio del 1747, riprende lo schema delle ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Mondo islamico
Paolo M. Costa
Basema Hamarneh
Sergio Martínez Lillo
Fernando Sáez Lara
Giovanna Ventrone Vassallo
Anna Sereni
Vincenzo Strika
Caratteri generali
di [...] padiglione circondato da canali con piante ornamentali. A questa tipologia si possono far risalire i giardini andalusi, dai quali è derivato il patio spagnolo, come era ad esempio in origine il cortile dei leoni nell'Alhambra, la residenza nasride a ...
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GENOVA
C. Di Fabio
A. De Floriani
(lat. Genua; Ianua nei docc. medievali)
Città della Liguria, capoluogo di regione e sede arcivescovile.Nata come oppidum ed emporio delle tribù liguri sulla collina [...] 27; Botto, 1994, pp. 14-16, 46).Il persistente influsso di Barnaba sulla cultura figurativa ligure, che è testimoniato da numerose derivazioni - tra le quali si ricordano il trittico di ignota ubicazione di Pietro Gallo da Alba, a G. dal 1385 al 1398 ...
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derivato
s. m. [part. pass. di derivare1]. – 1. Prodotto ottenuto da un altro attraverso trasformazione chimica: i d. del petrolio. Nella nomenclatura chimica è frequente anche come secondo elemento di termini composti, dei quali il primo...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.