Vedi TEMPIO dell'anno: 1966 - 1997
TEMPIO
S. Donadoni
F. Matz
M. L. Matini-Morricone
1. Egitto. - Dei primordi della civiltà egiziana non ci sono restate tracce di luoghi di culto: tuttavia alcune [...] fine dell'età dei tiranni si sottrae tuttora alla critica storico-artistica, non essendo stato ancora chiarito quanto sia derivato alla nuova pianta da ciò che esisteva prima. Nella loro forma slanciata le colonne sono relativamente vicine a quelle ...
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Beni culturali
Oreste Ferrari
sommario: 1. Premessa. 2. Problemi generali della tutela. 3. Le realizzazioni museali. 4. Le attività promozionali di valorizzazione. 5. La catalogazione. 6. La formazione [...] 1992 (Regime fiscale dei beni di rilevante interesse culturale) che prevede la riduzione o esclusione di imposte sugli utili derivanti da beni patrimoniali di pregio artistico, la deduzione parziale o totale delle tasse sulle spese di restauro o di ...
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ROMANICO
C. Tosco
Il termine R. (franc. Roman; ingl. Romanesque; ted. Romanik) venne riferito per la prima volta all'arte medievale nel decennio 1810-1820, per indicare una fase storica priva, fino [...] liturgica. D'altra parte le sue ricerche introducevano nell'arte dei secoli 11° e 12° un metodo di analisi derivato dalla cultura tedesca - in particolare dalle ultime posizioni di Alois Riegl (1858-1905) - che interpretava la successione degli stili ...
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GHERARDI, Giovanni (Giovanni da Prato, Giovanni di Gherardo, Giovanni di Gherardo Gherardi, Johannes Gerardi, Johannes de Prato)
Francesco Bausi
Nacque a Prato, da Gherardo di ser Bartolo e da Giuliana, [...] dal suo culto di Dante) e Bicci de' Castellani (menzionato dallo Za e dal Burchiello; il soprannome di "Forese" gli sarebbe derivato dalla sua ingordigia); e i sonetti scambiati tra i due si spiegherebbero sia per la lingua, sia per i luoghi, i fatti ...
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PERUZZI, Baldassarre
Alessandro Angelini
Mauro Mussolin
PERUZZI, Baldassarre. – Figlio di Giovanni di Silvestro, tessitore oriundo di Volterra, fu battezzato a Siena il 7 marzo 1481.
Nella biografia [...] ’interno nel XVIII secolo, con originaria pianta quadrata voltata a crociera e colonne libere angolari, secondo uno schema derivato dal sepolcro romano dei Cerceni.
Sempre a Bologna la più prestigiosa commissione pittorica gli fu affidata dal conte ...
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GIUDIZIO UNIVERSALE
Y. Christe
Il g. universale costituisce, nell'ambito della dottrina cristiana, il momento conclusivo della storia dell'umanità nel quale si compie in forma grandiosa e solenne la [...] forma a destra, nel registro mediano, il lago di fuoco in cui troneggia Satana, con l'Anticristo sulle ginocchia, su un mostro derivato dall'antico coetos. Al centro è posto il trono dell'Etimasia con la croce, il libro, in qualche caso una colomba e ...
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Abbazia
Marina Righetti Tosti-Croce
Il termine a., che deriva dal lat. tardo abbatia (da abbas, -atis 'abate'), indica sia un monastero sui iuris, cioè autonomo, sufficiente a se stesso, che possiede [...] si ritrova alla base, insieme con il concetto di modulo, dell'architettura cistercense. Un modulo minore infine, di 2,5 piedi, derivato dalla divisione successiva per quattro della misura di 40 piedi, dà la base su cui sono stati per es. disegnati i ...
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PETRARCA, Francesco
M. Ariani
Poeta e scrittore in volgare e in latino, nato ad Arezzo nel 1304, morto ad Arquà nel 1374.P. è, assieme a Giovanni Boccaccio, il massimo esponente del protoumanesimo tardomedievale: [...] manoscritto, databile al 1400 ca.: quest'ultimo (come il lat 6069F) reca anche un ritratto di P., sicuramente derivato da quello superstite dalla distruzione cinquecentesca degli affreschi della sala (Schlosser, 1895, trad. it. p. 63). La comune ...
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NORDICO-GERMANICA, Arte
H. Jankuhn
Il problema della delimitazione geografica e cronologica dell'antica arte g. è connesso strettamente al problema dell'origine ed alla prima espansione di questo gruppo [...] incise lungo i bordi dei fermagli e sulle borchie. Esse, insieme alla testa di un uccello rapace, un motivo probabilmente derivato dal contatto con i nomadi delle steppe della Russia meridionale (v. animalistico, stile), diedero l'avvio a quel tipo ...
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GIOVANNI da Milano
M. Gregori
Pittore di origine milanese, nato intorno al 1320, attivo in Lombardia e in Toscana nel secondo e terzo quarto del 14° secolo.Il pittore è menzionato da Vasari come G. [...] ), e ciò ha fatto pensare che possa avere avuto un'antica destinazione lombarda (De Marchi, 1992). Al di là della derivazione da Bernardo Daddi nella Madonna in trono e nel Presepio e dagli 'studi' di Viboldone di Giusto nelle sobrie decorazioni alla ...
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derivato
s. m. [part. pass. di derivare1]. – 1. Prodotto ottenuto da un altro attraverso trasformazione chimica: i d. del petrolio. Nella nomenclatura chimica è frequente anche come secondo elemento di termini composti, dei quali il primo...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.