ANTIFONARIO
G. Mariani Canova
Il sostantivo lat. antiphonarius (maschile) o antiphonale (neutro), deriva da antiphona e designa la raccolta di antifone dell'ufficio e a volte anche - con una specificazione, [...] questa riforma è ancora ben visibile nell'a. di Lione e in quello dei Certosini, dove non è contenuto nessun testo derivato dagli Inni o da composizioni ecclesiastiche anonime. A Cluny si tenne conto solo in parte delle critiche di Agobardo ad alcune ...
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CRESPI, Daniele
Giulio Bora
Figlio di Gaspare, discendente da una famiglia di pittori originaria di Busto Arsizio e imparentato con il Cerano (Milani, 1970, pp. 37 ss.), nacque probabilmente a Milano [...] e dilatazione compositiva e sontuosità di impasto cromatico. È assai probabile che un simile e tanto repentino mutamento gli fosse derivato da un soggiorno a Genova - lo proverebbe del resto la presenza nella chiesa dell'Annunziata del Vastato di ...
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Vedi PRASSITELE dell'anno: 1965 - 1996
PRASSITELE (Πραξιτελης, Praxiteles)
G. Becatti
Scultore nato ad Atene, forse alla fine del V o nei primissimi anni del IV sec. a. C., da Kephisodotos, di cui fu [...] una moneta di Caracalla di Ulpia Pautalia compare un Dioniso, nello stesso schema, che tiene nella destra un tralcio di vite, derivato dalla creazione prassitelica e anzi per alcuni riproduzione di un Dioniso di Elide di P. (Paus., vi, 26, 1), che è ...
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Vedi SPINA dell'anno: 1966 - 1997
SPINA (Σπῖνα, Spina)
N. Alfieri
P. E. Arias
N. Alfieri
P. E. Arias
Città etrusca della pianura padana, che le fonti letterarie indicano nell'antico delta del Po e [...] quartiere presso Motta della Girata, dove il Padus Vetus corre a ridosso delle antiche dune litoranee: da questo ramo del Po fu derivato un canale navigabile (largo 15-20 m e lungo circa 2 km) con tracciato rettilineo, da O ad E. Ad esso corrisponde ...
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CADES, Giuseppe
Antonhy M. Clark
Figlio di Giovanni, nacque a Roma l'8 dic. 1750, Come risulta da una scritta anonima sul retro del suo Autoritratto giovanile, oggi nella Galleria dell'Accademia di [...] non datati, ma i corrispondenti disegni preliminari di Lisbona. Museo naz., 2154 e 2153, sono datati 1788. Un "ritratto" del Tasso, derivato da quello di S. Pulzone in casa Corsini, risale al medesimo periodo e fu donato dall'artista a P. A. Serassi ...
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Anglonormanna, Arte. Architettura
R.D.H. Gem
ARCHITETTURA
La definizione a. si applica all'architettura inglese sviluppatasi sotto i re della dinastia normanna - Guglielmo I (1066-1087), Guglielmo [...] questa corrente è rappresentata dall'abbazia (ora cattedrale) di Gloucester, iniziata nel 1089, dove nel corpo orientale, derivato inizialmente da Worcester e da St Augustine a Canterbury, le arcate della navata e dei matronei poggiano su due ...
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Vedi FENICIA, Arte dell'anno: 1960 - 1994
FENICIA, Arte
G. Garbini
P. Bocci
G. Garbini
P. Bocci
La valutazione dell'arte fiorita nella regione compresa tra l'Eufrate e il Mediterraneo orientale dal [...] sovrani della XVIII dinastia (1570-1318 a. C.). Frequente è in questi bronzetti il tipo del cosiddetto Ba‛al (v.), derivato dalla figura del faraone in atto di uccidere i nemici, e le figure femminili munite di complessi copricapi di foggia egiziana ...
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DADDI, Bernardo
Giovanna Damiani
Figlio di Daddo di Simone, originario del Salto nel Mugello, pittore, immatricolato a Firenze, all'arte dei medici e speziali, il suo nome è segnato alla fine del registro [...] nel 1334 e firmata "Bernardus de Florentia" (Firenze, Uffizi), si palesa in maniera esplicita un notevole ascendente derivato dalla scuola senese e in special modo dai Lorenzetti, mentre le suggestioni masesche, più appariscenti nell'altarolo del ...
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Vedi SINAGOGA dell'anno: 1966 - 1997
SINAGOGA (συναγωγή)
M. Floriani Squarciapino
Il termine greco, traduzione dell'ebraico Bēt ha-Kěnesset (Casa dell'Assemblea), non è il solo che nel mondo classico [...] elementi della decorazione possano avere anche un particolare significato simbolico è evidente che, nel complesso, essa è derivata dal bagaglio ornamentale classico (anche se stilisticamente si distingue per una certa crudezza di incisione e per il ...
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FULDA
G. Stasch
Città della Germania (Assia), posta lungo il fiume omonimo, sviluppatasi intorno a un monastero benedettino nel corso dell'8° secolo. L'insediamento monastico di F. venne fondato il [...] navata mediana della basilica di Ratgerio, così come nella ripresa della forma dell'ampio transetto continuo 'romano', volutamente derivato dalla basilica costantiniana di S. Pietro. Con l'adozione delle forme tardoantiche si raggiunse a F. una delle ...
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derivato
s. m. [part. pass. di derivare1]. – 1. Prodotto ottenuto da un altro attraverso trasformazione chimica: i d. del petrolio. Nella nomenclatura chimica è frequente anche come secondo elemento di termini composti, dei quali il primo...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.