FRANCIA
F. Dumas
(franc. France)
Ridotta a espressione geografica, la F., per la sua forma, è l'Hexagone, come l'Italia è lo Stivale. A dare un nome proprio a questa figura geometrica provvidero i Romani. [...] germaniche avevano attaccato il limes renano: gli Alamanni ('tutti gli uomini'), una lega di Svevi, dai quali sarebbe derivato il nuovo nome della Germania, Alamannia, mentre la regione sudoccidentale di quel paese da Alamannia che era sarebbe ...
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GILARDI, Pietro
Andrea Spiriti
Figlio dell'orafo di Bruxelles Anatalo Girard, nacque a Milano il 17 ott. 1677, nella parrocchia di S. Michele al Gallo.
La localizzazione milanese è sintomatica, trattandosi [...] ., noto attraverso un'incisione, e il cui originale fu poi posseduto da Cesare Francesco, figlio del G., che aveva derivato il suo nome da quelli del protettore e del suo congiunto Francesco Ercole Visconti di Castelbarco (padrino della primogenita e ...
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PARIGI, Giulio
Annamaria Negro Spina
– Nacque a Firenze il 6 aprile 1571, da Alfonso di Santi Parigi e da Alessandra di Berto Fiammeri. La famiglia Parigi era originaria di Prato.
Nella Firenze medicea [...] architettonici o vegetali, negli sbalzi chiaroscurali e nelle aperture a grandangolo, danno poi la misura dell’aggiornamento derivato all’artista dalla sua consuetudine con il mondo degli apparati scenografici con il quale era venuto a trovarsi ...
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DEL VAGLIENTE (Vaglienti)
Alessandro Guidoti
Famiglia fiorentina che dai documenti risulta impegnata soprattutto nel settore dell'oreficeria per tre generazioni, dalla seconda metà del XIV secolo fino [...] con altri artisti e con committenti di tutto rispetto.
I loro nomi compaiono in un lunghissimo elenco di debitori e creditori derivato da un perduto libro di bottega, testimonianza del periodo compreso tra la fine del 1424 ed il luglio del 1427. Vi ...
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DURANTI, Pietro
Chiara Garzya Romano
Le prime notizie su quest'arazziere romano, attivo nel sec. XVIII, rimontano al 1743, quando risulta direttore, in Roma, di una manifattura di arazzi fiorente con [...] ; si ricorda in particolare un arazzo recante il Ritrattodi Ferdinando IV di Borbone in abiti dagranatiere (Napoli, Museo di Capodimonte), derivato da un dipinto di Francesco Liani del 1770. Nel 1777 il D. siglò e datò due paramenti di uguale formato ...
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Nacque a Giacciano con Baruchella (Rovigo) il 16 nov. 1884 da Luigi e Maria Carpani. Dopo una prima laurea in legge, conseguita a Roma nel 1904, si appassionò alla storia dell'arte laureandosi nel 1908 [...] l'azione del poliedrico mecenate Alvise Corner avrebbe contribuito all'afferinazione di G.M. Falconetto, architetto da cui sarebbe derivato in un certo senso il classicismo del Palladio, equivalente prestigioso in architettura dei Veronese. Per il F ...
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FANTONI, Donato Andrea
Anna Maria Pedrocchi
Nacque a Rovetta (Bergamo) il 28 sett. 1746 dall'intagliatore e scultore Grazioso il Giovane. Nella bottega paterna apprese i primi rudimenti della scultura, [...] . Nel 1773 eseguì due busti in terracotta (Rovetta, Museo Fantoni): uno ritrae il padre Grazioso e l'altro Andrea Fantoni, derivato dal ritratto di fra Galgario (Bergamo, coll. priv.; cfr. M. C. Gozzoli, V. Ghislandi..., in I pittori bergamaschi. Il ...
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ANTONIO di Vincenzo
Augusta Ghidiglia Quintavalle
Nacque, sembra, a Bologna verso il 1350; nulla si sa di preciso della sua attività prima della grande impresa petroniana, ma le alte cariche ottenute [...] copie da originali di A. di Vincenzo nei quali è evidente il trapasso da un primo progetto in forme veneto-lombarde ad uno derivato da S. Maria del Fiore, ad un terzo in modi più gotici ed affini agli oltramontani.
Ancora un'altra opera gli è ...
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SALISBURY
P. Draper
(Saresbury, Sarum nei docc. medievali)
Città inglese sulle rive dell'Avon, nella contea del Wiltshire.Il nucleo originario di S. sorse intorno al 1220, anno in cui venne fondata [...] ufficiale fallì e solo nel 1458 Osmund venne finalmente proclamato santo.L'impiego del doppio transetto, derivato quasi certamente da Canterbury e Lincoln, sarebbe diventato una caratteristica distintiva della costruzione di cattedrali duecentesche ...
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EJMIACIN
F. Gandolfo
EJ̌MIACIN (gr. ΚαινέπολιϚ)
Città dell'Armenia, sita in una zona pianeggiante a km. 20 ca. a O di Erevan, nota in età tardoantica e medievale prima come Nor Kałak, poi come Vał 'aršapat.Il [...] in tempi relativamente recenti gli è stato dato il nome di Šołagat ('fiume di luce'), antico appellativo della cattedrale, derivato dalla visione che aveva rivelato allo stesso s. Gregorio il sito per la sua costruzione. Nella composizione attuale di ...
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derivato
s. m. [part. pass. di derivare1]. – 1. Prodotto ottenuto da un altro attraverso trasformazione chimica: i d. del petrolio. Nella nomenclatura chimica è frequente anche come secondo elemento di termini composti, dei quali il primo...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.