Vedi ACROTERIO dell'anno: 1958 - 1994
ACROTERIO (ἀκρωτήριον, acroterium "sommità", "estremità")
A. Andrén
La parola greca ἀκρωτήριον pare che sia stata usata qualche volta per indicare tutto il frontone [...] Epizefiri (c. 450 a. C.) aveva a. di marmo raffiguranti giovani su cavalli marini sostenuti da tritoni, motivo evidentemente derivato dagli a. fittili del tempio dorico locrese già citato. Il tempio dorico di Apollo a Delos, eretto dagli Ateniesi ...
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ANTOLINI, Giovanni Antonio
Mario Pepe
Nacque nel 1756 a Castel Bolognese da Gioacchino e Francesca Tagliaferri. Giovanissimo, ad Imola, fu avviato dall'ing. Vincenzo Baruzzi agli studi di geometria [...] , un museo, costruzioni per le assemblee nazionali, dogane, terme, bagni, una cavallerizza, magazzini. Un canale navigabile (Euripo), derivato dal Naviglio, doveva correre intomo ai portici alla distanza di 20 metri. Dal centro della piazza, mediante ...
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NERI da Rimini
G.M. Fachechi
Miniatore nato intorno all'ottavo decennio del sec. 13° a Rimini, o in una vicina località dell'entroterra, come Santa Cristina.Allo storico Tonini (1880) va il merito d'avere [...] può ipotizzare che il modello per questa iniziale potesse essere stato un crocifisso del maestro fiorentino, o da lui derivato: ciò si deduce dalla presenza, ai lati del Cristo benedicente, di Maria e Giovanni stranamente in atteggiamento dolente e ...
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LASA
S. de Marinis
Il nome Lasa si trova inciso su alcuni specchi bronzei etruschi, appartenenti al IV e III sec. a. C., o anche più tardi, e su un anello-sigillo proveniente da una tomba di Todi. Tale [...] prova che siano Lase, il che infirma irrimediabilmente la validità della teoria.
In realtà molti errori possono essere derivati dal fatto che l'attenzione degli studiosi si è rivolta prevalentemente al lato linguistico della questione (il termine è ...
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IRDI, Salvatore
Rossella Canuti
Non si conoscono la data e il luogo di nascita di questo scultore, probabilmente di origine partenopea, formatosi a Napoli dove svolse la sua attività. A partire dal [...] capretto e Sansone e Dalila. Nel 1845 scolpì la statua di un Pastore che suona la piva con un cane, di stretta derivazione da un analogo soggetto di Thorvaldsen, conservata al Museo di Capodimonte (Di Majo, p. 16) insieme con la figura dell'Innocenza ...
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BRUSAFERRO, Girolamo
Nicola Ivanoff
Nacque nel 1684 circa: lo si deduce dal fatto che nel 1726, nel "Rollo di tutti i pittori" di Venezia (Binion), risulta avere quarantadue anni, abita a S. Giovanni [...] piccola pala con S. Pietro,s. Andrea e s. Marco. Forse del medesimo tempo l'affresco del soffitto raffigurante l'Ascensione, derivato da S. Ricci. Altra opera che ricalca in modo evidente la maniera del Ricci è il soffitto di Ca' Pesaro raffigurante ...
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ABBIATI, Filippo
Isa Belli Barsali
Nato a Milano nel 1640 (G. Natali lo dice oriundo di Voghera), fu forse scolaro, a Milano, di Carlo Francesco Nuvolone. Svolse una vastissima attività, come ci attesta [...] modo di dipingere "con una certa franchezza o, come dicono, sprezzatura, che, quantunque non finisca, pur piace" (Lanzi), derivato dalla tradizione dei grandi decoratori secenteschi lombardi, risente a volte di un certo superficiale eclettismo
Tra le ...
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KEPHISODOTOS (Κηϕισόδοτος, Cephisodotus)
D. Mustilli
2°. - K. il giovane fu figlio e discepolo di Prassitele, e la sua attività si svolse dal 345 al 280 a. C.; Plinio (Nat. hist., xxxvi, 10), infatti, [...] da escludere il riferimento a K. di un gruppo rappresentante un satiro ed un ermafrodito, noto in più copie, che deriverebbe dal suo famoso symplegma, conservato a Pergamo (Plin., loc. cit.).
Bibl.: J. Overbeck, Schriftquellen, Lipsia 1868, nn. 1137 ...
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APPIANI, Francesco
Francesco Santi
Nato in Ancona il 29 genn. 1704, dalla città natale, ove ebbe per maestro di pittura D. Simonetti detto il Magatta, si trasferì poi a Roma alla scuola di F. Trevisani [...] qualsiasi altro ricordo, anche nelle tele, così da far pensare ad un più diretto contatto che non il mediato suggerimento derivato dalle opere lasciate m Perugia da A. Carlone, come proposto dal Bertini Calosso. Insieme a G. Boccanera, a P. Carattoli ...
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Idea imperiale e continuità romana
Aspetti del culto di san Costantino in ambito romeno
Cesare Alzati
Serban Turcus
Per la storia del mondo cristiano Costantino costituisce un personaggio a vario titolo [...] în secolul al XIII-lea (La Santa Sede e i Romeni nel XIII secolo), Bucureşti 2001, pp. 156-158.
4 Il termine sembra derivare dal nome di tribù celtiche, ricordato anche da Cesare nella forma Volcae (Caes., Gall. VI 24; cfr. VII 7,64). I germani lo ...
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derivato
s. m. [part. pass. di derivare1]. – 1. Prodotto ottenuto da un altro attraverso trasformazione chimica: i d. del petrolio. Nella nomenclatura chimica è frequente anche come secondo elemento di termini composti, dei quali il primo...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.