PROSERPINA (Proserpina)
P. E. Arias
Divinità onorata in suolo italico ed a Roma, corrispondente in certo modo a Persefone (v. kore).
Il suo nome (Prosepnais, Persepona, Perseponas) ricorre nello specchio [...] , insieme con Dite, con processioni, spettacoli gladiatorî, ecc. per tre giorni e tre notti. Ma, oltre al Tarentum, derivato assai probabilmente dai contatti con i Greci dell'Italia meridionale, non conosciamo altre località dove P. fosse onorata ...
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GIANO (Ianus)
F. Castagnoli
È il dio della porta, che guarda l'interno e l'esterno, ed era perciò rappresentato con due volti contrapposti. Tale era la statua nel tempio di G. presso il Foro, che si [...] di G. con quattro teste, portato da Falerî a Roma e più tardi collocato nel Foro Transitorio. Il modello del G. bifronte fu derivato probabilmente dalla Grecia: dalle figure di Argo, Borea e altre.
Il termine G. è usato anche per indicare gli archi ...
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Pittore (Genova 1581 - Venezia 1644). Allievo di P. Sorri, operò inizialmente a Genova dove venne influenzato dai pittori fiamminghi presenti nella città, tra cui P.P. Rubens, giungendo all'elaborazione [...] cromatici (Compianto su Cristo morto, Genova, Accademia Ligustica; S. Caterina, Hartford, Wadsworth Athaeneum), che egli aveva derivato dalla conoscenza del manierismo senese, dell'opera di F. Barocci, del manierismo lombardo (G. C. Procaccini ...
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LONGHI (Lunghi, Longo), Martino, il Vecchio
Gianluigi Lerza
Nacque a Viggiù, presso Varese, nel 1534, secondo lo Stato delle anime della parrocchia di S. Stefano, del 30 ott. 1574 (in Frigerio - Galli), [...] maggiore interesse sono i caratteri distintivi, rispetto alle opere precedenti, che segnano i passaggi nel filone sintetista sangallesco (derivato cioè dall'architettura di Antonio da Sangallo il Giovane) a partire dallo sviluppo che il L. seppe dare ...
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BRAMIERI, Giuseppe
Ferdinando Arisi
Non abbiamo notizie biografiche precise di questo pittore operoso a Piacenza sul finire del sec. XVI e nei primi decenni del XVII. Disperso il gran quadro del refettorio [...] composizione, vigoroso nei violenti contrasti di luce, tanto che il Carasi (1780), che ne ignorava l'autore, lo riteneva derivato "da una carta del Tiziano" (cioè dall'incisione di Corn. Cort [1571] dal dipinto dell'Escuriale). Qualche testa risente ...
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LAZZARINI, Giovanni Andrea (Giannandrea)
Valerio Vernesi
Figlio di Carlo e Caterina Ricci di San Leo, nacque il 19 nov. 1710 a Pesaro, presso la cui cattedrale venne battezzato dal mansionario don Francesco [...] costruita a Roma e sostanziata da un erudito classicismo derivato dal contatto diretto con l'antico, dal confronto particolari di architetture turche e decorazioni egiziane, verosimilmente derivati dalla conoscenza di disegni come quelli di Ciriaco ...
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BUSATI (Bussati, Busatti), Andrea
Luigi Menegazzi
Quasi non esistono notizie sulla vita di questo artista: ciò che si conosce di lui è desunto da alcuni documenti elencati dal Cecchetti e pubblicati [...] mondo quattrocentesco. Il S. Antonio da Padova del Museo civico di Vicenza, firmato "Andreas Bussatis in Venecia pinxit", è derivato dal S. Antonio del polittico di Miglionico (Matera) che, eseguito da Cima nel 1499, si presume sia rimasto nel ...
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BARTOLOMEO da Brescia (Ulmus Lulmus)
Alfredo Petrucci
Nacque a Brescia nel 1506. Si diede all'arte dell'incisione, trattando non solo il rame, ma anche, a servizio dell'editoria locale, il legno. Sono [...] . Va ancora notato come il primo soggetto sia d'invenzione di B. (la "I" puntata significa invenit), mentre l'altro è derivato da un disegno di Giulio Clovio, riprodotto già nel 1568 da Comelio Cort e quindi, in parte, da Giov. Sadeler il Vecchio ...
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Vedi ALBENGA dell'anno: 1958 - 1973 - 1994
ALBENGA (Albĭum Ingaunum, Albingaunum)
N. Lamboglia
Città di origine preromana, capitale dei Liguri Ingauni (onde il suo nome: Albium Ingaunum, contratto con [...] Battistero, del principio del V sec., che sorge intatto al centro della città vecchia ed è un edificio ottagono direttamente derivato dalle sale termali a pianta centrale; esso è uno dei rarissimi esempî, all'infuori di Ravenna, di architettura tardo ...
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AGORÀ P 42, Pittore di
P. E. Arias
Nome dato dalla critica a un ceramografo attico la cui personalità è variamente ricostruita dagli studiosi. Non sembra che tutte le attribuzioni fatte possano sussistere. [...] verso l'officina di Brygos. Più vicino ancora al Pittore di A. P 42 appare anche il Pittore della Dokimasia, che è poi un derivato di Brygos. La cronologia di questi vasi oscilla nel periodo 480-75 a. C.
Bibl: J. D. Beazley, Red-fig., p. 273; kylix ...
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derivato
s. m. [part. pass. di derivare1]. – 1. Prodotto ottenuto da un altro attraverso trasformazione chimica: i d. del petrolio. Nella nomenclatura chimica è frequente anche come secondo elemento di termini composti, dei quali il primo...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.