Vedi PATRASSO dell'anno: 1963 - 1996
PATRASSO (Πάτραι, Patrae)
A. Di Vita
Posta in una posizione di prim'ordine sul golfo omonimo, fra lo Ionio ed il golfo di Corinto, uno dei centri più importanti dell'Acaia. [...] (᾿Αρόη), l'acropoli di P., si sarebbe ingrandita per il sinecismo con altre due località vicine.
Il nome alla città sarebbe derivato poi da Patreus che vi avrebbe guidato una colonia achea della Laconia. La città fu unita al suo porto solo verso la ...
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DAKTYLOI IDAIOI (Δάκτυλοι ᾿Ιδαῖοι)
L. Guerrini
Figure mitiche, geni delle miniere, considerati come industri artefici del bronzo e del ferro. Già gli autori antichi spiegavano in vari modi il loro nome; [...] dita rappresentavano lo strumento principale (Apollod., Katàlogos Theòn). Probabilmente il nome deriva dall' azione manuale (v. anche Daidalos derivato da δαιδάλλω) e solo in un secondo tempo il monte Ida (che significa "dito") prese da loro questo ...
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MARTYRION (ματρύριον, memoria)
F. W. Deichmann
I termini martyrion, memoria nell'ambito della chiesa antica, indicarono i luoghi di Terrasanta riferibili a fatti della Bibbia e della vita di Cristo. [...] avevano raccolto le spoglie mortali dei martiri.
Pare che il m. abbia avuto origine con il culto stesso dei martiri, derivato a sua volta dal culto comune dei morti, allorché alla preghiera per il martire si aggiunse la preghiera per ottenerne l ...
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CAMPANIZZANTE, Gruppo
P. Bocci
Gruppo di alcune ceramiche etrusche a figure rosse del IV sec. a. C. che assomigliano, non solo nei motivi floreali dell'ornato, ma anche nella esecuzione delle figure, [...] serie tre vasi che possono essere della stessa mano: il cratere a calice 82 del museo di Bonn col gruppo di Dioniso ed Arianna, derivato più o meno direttamente da un vaso attico; lo stàmnos 15540 del Museo di Villa Giulia a Roma, e la coppa 268 del ...
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CLASSICISMO
R. Bianchi Bandinelli
In ogni civiltà artistica si possono osservare fenomeni di c. riconoscendo come tali i movimenti stilistici aderenti a un gusto, che fu proprio di un periodo trascorso, [...] a paragone e a modello assoluto.
Il termine di "classico" è usato già in antico (per es. da Aulo Gellio) come derivato da classis (cioè appartenente alla prima classe dei cittadini) per gli autori considerati eccellenti e degni per questo di essere ...
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LATONA (Λητω, Λατώ, etrusco Letun)
H. Sichtermann
L., figlia del titano Koios e della titana Phoibe, è nota nella mitologia greca specie come madre di Apollo e di Artemide.
In origine era certamente [...] se le sarà stato attribuito per tempo il carattere di divinità materna. Induce a supporlo lo stesso suo nome Leto, derivato forse dal licio lada (donna). Anche i suoi rapporti con Zeus, padre dei suoi due figli, dovevano essere originariamente assai ...
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MAIA (Μαῖα, Maia)
S. de Marinis
Una delle Pleiadi, figlia di Atlante e di Pleione, figlia di Oceano, è secondo la tradizione generale madre di Hermes, nato dal suo connubio con Zeus sul monte Cillene [...] considerata esclusivamente in qualità di madre di Herines: e il nome stesso di M. è probabile si debba spiegare come derivato dalla radice ma di madre.
Tale scarso interesse per la sua persona si riflette nell'arte figurata: M. infatti, completamente ...
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Vedi SFINGE dell'anno: 1966 - 1973
SFINGE (v. vol. vii, p. 230)
M. G. Picozzi
Mostro fantastico, rappresentato generalmente nell'antichità classica con testa femminile e corpo leonino alato.
Arte cretese-micenea. [...] di Zakro, databili al Minoico Medio III, ci mostrano per la prima volta il tipo di s. alata e femminile, derivato dalla modificazione, avvenuta in ambiente anatolico e siriano della s. egizia maschile e aptera, immagine del faraone; le s. delle ...
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ARGONAUTI, Gruppo degli
P. Bocci
Gruppo di vasi etruschi che fa capo al cratere di Firenze n. 4026 con dei giovani che, per confronto con altre pitture, s'interpretano come Argonauti. Questo cratere [...] . Tra la concezione delle figure e la loro esecuzione si avverte un tale contrasto da lasciar supporre che lo schema sia derivato da una più complessa pittura attica dell'ultima decade del V sec. a. C., la cui influenza si manifesta anche nelle ...
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HERCLE (Hercle, Herxle, Ercle)
Red.
Forma etrusca di Eracle. In Etruria il culto di H. si rivela di chiara importazione ellenica. Alla seconda metà del VI sec. risale la figurazione dell'eroe nella hydrìa [...] a S di Pisa: It. Ant., 293, un altro a Porto Ercole, vicino Cosa: Strab., v, 8-ecc.) lo attesta derivato da scambi commerciali con le città greche della Magna Grecia.
Nella nuova sensibilità gli Etruschi mantennero intatte le tradizioni mitologiche e ...
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derivato
s. m. [part. pass. di derivare1]. – 1. Prodotto ottenuto da un altro attraverso trasformazione chimica: i d. del petrolio. Nella nomenclatura chimica è frequente anche come secondo elemento di termini composti, dei quali il primo...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.