L'Europa tardoantica e medievale. I territori entro i confini dell'Impero. L'Italia
Francesca Romana Stasolla
L’italia
Il toponimo Italia, di origine osca, venne riferito a un’estensione territoriale [...] normanna di richiamarsi al ducato di madrepatria determinò la venuta nell’Italia meridionale di architetti francesi, o comunque la derivazione di moduli architettonici d’Oltralpe: ne è chiaro esempio l’abbazia di S. Eufemia presso Lamezia Terme, in ...
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TRONO
F. Gandolfo
Con il termine t. si riconosce un seggio destinato a esaltare l'autorità del sedente.
Per quanto si tenda a identificare nel t. un attributo della regalità (v. Regalia), questo è un [...] conservati nelle chiese svedesi di Husaby e di Gamla Uppsala: la destinazione laica non comporta altra decorazione se non quella derivante da una lavorazione del legno in termini aniconici.La connessione magnificante tra il t. e il leone, inteso come ...
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MAGAZZINO (ὡρεῖον, σιτοϕυλακεῖον, ἀποϑηκη; horreum [granarium])
R. A. Staccioli
Speciali costruzioni ideate per scopi puramente pratici come depositi di derrate alimentari e, quindi, magazzini, ma per [...] , almeno altri due sono i tipi cui si rifanno gli esempî più numerosi. Da una parte, quello più complesso derivato dalla giustapposizione di due o più cortili con conseguente iterazione di tutti gli altri elementi che finiscono con il creare quasi ...
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RIEGL, Alois
R. Bianchi Bandinelli
Storico dell'arte austriaco (Linz 14 gennaio 1858 - Vienna 17 giugno 1905). Nel gruppo di studiosi costituenti la "scuola di Vienna", insieme al coetaneo Wickhoff [...] , può definirsi, anche se in maniera eclettica, sostanzialmente idealistica.
Tuttavia, la concezione di una linea evolutiva, derivata dalle scienze naturali e sperimentali, particolare all'Istituto per le Ricerche Storiche dal quale il R. proveniva ...
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BOSFORO Cimmerio
W. Blawatskij
1. Vicende storiche. - Sulle rive settentrionali del Mar Nero le città antiche sorsero per la maggior parte nel VI sec. a. C. Originariamente furono tutte città-stato [...] rilievo in marmo del III sec. a. C., proveniente dalla stessa città, e rappresentante Eracle con i pomi delle Esperidi, forse derivato da uno dei famosi bronzi di Acarnania opera di Lisippo.
Gorgippia. - A Gorgippia è stata scoperta la bottega di un ...
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SIMPOSIO (συνπόσιον)
S. de Marinis
Il s. costituisce la parte finale del banchetto greco e romano (dove ha il nome di commissatio), cioè un momento successivo e distinto dal dèipnon vero e proprio, durante [...] mensa accanto al marito. In realtà le figure femminili alternate sulle klìnai a quelle maschili sono senza dubbio un motivo di derivazione corinzia e attica ma, mentre là si trattava di etère, qui è oltremodo probabile che tali figure debbano essere ...
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Vedi CARIATIDE dell'anno: 1959 - 1994
CARIATIDE (καρυᾶτις, caryatis)
G. A. Mansuelli
Figura femminile scolpita, usata in luogo di colonna o pilastro a sostegno di sovrastanti membrature architettoniche. [...] varianti del tipo Venezia-Mantova-Leningrado; in esse la monumentalità architettonica alquanto forzata si associa ad un panneggio derivato da schemi del sec. IV, ma con desinenze e linearismi tipicamente arcaistici. Le C. del tipo Venezia-Mantova ...
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Vedi OLYMPOS dell'anno: 1963 - 1963 - 1996
OLYMPOS (῎Ολυμπος)
G. Scichilone
Mitico, celeberrimo suonatore di flauto, originario di Frigia. Su questo nome convergono varie fonti relative all'invenzione [...] C. circa: Schauenburg, op. cit. p. 49, tav. 38, 1. (O.? rappresentato come un giovane, non caratterizzato, presso Marsia; derivato da composizione maggiore nella quale reggeva uno strumento a corda?). 15. Patera argentea da Biserta; Tunisi, Museo del ...
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Vedi ELENA dell'anno: 1960 - 1960
ELENA (Flavia Iulia Helena)
R. Calza
Red.
Madre di Costantino; nata intorno al 250-257 d. C., probabilmente in Bitinia. Di bassa origine, concubina di Costanzo Cloro, [...] nel 1594 in una delle rovine più spesso riprodotte dai vedutisti e incisori, erano noti col nome di Tor Pignattara, derivato dai due strati di anfore ("pignatte") usate come materiale nella costruzione del piede della cupola, visibili per il parziale ...
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L'Italia romana delle Regiones. Introduzione
Manlio Lilli
L’italia delle regiones
Introduzione
I gravi disagi che la trasformazione della società romano-italica provocò, nel momento del passaggio decisivo [...] in funzione dei popoli e le regioni distinte dal loro etnico (ad es., Strab., V, 2, 1) o da un nome derivato da quello dei suoi abitanti (Strab., V, 1, 4). Per Plinio estremamente significativa appare la premessa nella quale vengono esposte fonti e ...
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derivato
s. m. [part. pass. di derivare1]. – 1. Prodotto ottenuto da un altro attraverso trasformazione chimica: i d. del petrolio. Nella nomenclatura chimica è frequente anche come secondo elemento di termini composti, dei quali il primo...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.