LONGHI (Lunghi, Longo), Martino, il Vecchio
Gianluigi Lerza
Nacque a Viggiù, presso Varese, nel 1534, secondo lo Stato delle anime della parrocchia di S. Stefano, del 30 ott. 1574 (in Frigerio - Galli), [...] maggiore interesse sono i caratteri distintivi, rispetto alle opere precedenti, che segnano i passaggi nel filone sintetista sangallesco (derivato cioè dall'architettura di Antonio da Sangallo il Giovane) a partire dallo sviluppo che il L. seppe dare ...
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GUIDO
Tommaso Di Carpegna Falconieri
Duca di Spoleto e marchese di Camerino, primo di questo nome; figlio di Lamberto (I) conte di Nantes, nacque intorno al secondo decennio del secolo IX.
La famiglia [...] Carlomagno e dei suoi immediati successori, presente su un vasto scenario al di qua e al di là delle Alpi. Un ramo derivato da un fratello di G., Heimo, avrebbe affermato la propria presenza anche in area padana, occupando la contea di Lecco fino all ...
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BIDERI (Bidera), Giovanni Emanuele
Sisto Sallusti
Di origine albanese, nacque a Palazzo Adriano (Palermo) il 4 ott. 1784 da umili genitori. Nel 1799 fu inviato in seminario, a Palermo, donde fuggì, [...] Napoli nel 1827, che lo stesso autore dichiara rappresentato da C. Tessari, con esito felice, al Teatro dei Fiorentini di Napoli, e derivato da Corinne ou l'Italie di Madame de Stäel: sono tutti lavori di modesto respiro.
Nel 1828-29 uscì a Napoli la ...
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BALBIANO, Luigi
Enzo Pozzato
Nacque a Torino il 23 ott. 1852 da Bartolomeo e da Caterina Fiandrino. Conseguì la laurea in fisico-chimica il 31 luglio 1874 presso l'università di Torino e la libera docenza [...] , ove rimase fino al 1916, anno in cui fu collocato a riposo.
Da lui prese nome un acido: l'acido di B., derivato semplice dell'acido α. β . β . trimetilglutarico, che il B. ottenne dall'acido canforico, confermando, in tal modo, la struttura chimica ...
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BRAMIERI, Giuseppe
Ferdinando Arisi
Non abbiamo notizie biografiche precise di questo pittore operoso a Piacenza sul finire del sec. XVI e nei primi decenni del XVII. Disperso il gran quadro del refettorio [...] composizione, vigoroso nei violenti contrasti di luce, tanto che il Carasi (1780), che ne ignorava l'autore, lo riteneva derivato "da una carta del Tiziano" (cioè dall'incisione di Corn. Cort [1571] dal dipinto dell'Escuriale). Qualche testa risente ...
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LAZZARINI, Giovanni Andrea (Giannandrea)
Valerio Vernesi
Figlio di Carlo e Caterina Ricci di San Leo, nacque il 19 nov. 1710 a Pesaro, presso la cui cattedrale venne battezzato dal mansionario don Francesco [...] costruita a Roma e sostanziata da un erudito classicismo derivato dal contatto diretto con l'antico, dal confronto particolari di architetture turche e decorazioni egiziane, verosimilmente derivati dalla conoscenza di disegni come quelli di Ciriaco ...
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ORI, Luciano
Francesco Franco
ORI, Luciano. – Nacque a Firenze l’11 marzo 1928 da Athos, regista teatrale, e da Teresita Ghinozzi.
Iniziò precocemente la sua attività realizzando, a dodici anni, ibozzetti [...] e disegni, 1961, pp. n.n.), come meri progetti di quadri, caratterizzati da un segno raffinato ed elegante, derivato dalla lezione costruttivista del Bauhaus edall’astrazionedi matrice lirica di Paul Klee in particolare. Dai primi anni Sessanta ...
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BUSATI (Bussati, Busatti), Andrea
Luigi Menegazzi
Quasi non esistono notizie sulla vita di questo artista: ciò che si conosce di lui è desunto da alcuni documenti elencati dal Cecchetti e pubblicati [...] mondo quattrocentesco. Il S. Antonio da Padova del Museo civico di Vicenza, firmato "Andreas Bussatis in Venecia pinxit", è derivato dal S. Antonio del polittico di Miglionico (Matera) che, eseguito da Cima nel 1499, si presume sia rimasto nel ...
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BARTOLOMEO da Brescia (Ulmus Lulmus)
Alfredo Petrucci
Nacque a Brescia nel 1506. Si diede all'arte dell'incisione, trattando non solo il rame, ma anche, a servizio dell'editoria locale, il legno. Sono [...] . Va ancora notato come il primo soggetto sia d'invenzione di B. (la "I" puntata significa invenit), mentre l'altro è derivato da un disegno di Giulio Clovio, riprodotto già nel 1568 da Comelio Cort e quindi, in parte, da Giov. Sadeler il Vecchio ...
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CANTONI, Cristoforo (Cristofano)
Paolo Orvieto
Delle vicende biografiche del C. poco sappiamo: figlio di un Filippo, fiorì a Siena nella seconda metà del sec. XV; si può supporre che nascesse intorno [...] Ital. Script. nel vol. XV, 6, Bologna 1939, pp. 875-944, a cura di A. Lisini e F. Iacometti. Il testo della pubblicazione è derivato dal ms. D. 33 dell'Arch. di Stato di Siena e comprende gli avvenimenti accaduti in Siena dall'11 nov. 1479 al 13 ott ...
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derivato
s. m. [part. pass. di derivare1]. – 1. Prodotto ottenuto da un altro attraverso trasformazione chimica: i d. del petrolio. Nella nomenclatura chimica è frequente anche come secondo elemento di termini composti, dei quali il primo...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.