LIPPI, Lorenzo
Chiara D'Afflitto
Clizia Carminati
Nacque a Firenze il 3 maggio 1606 da Giovanni di Lorenzo e da Maria Bartolini. La famiglia era di condizione agiata grazie anche all'attività di albergatore [...] la sua dimora cittadina lasciano intendere una familiarità di rapporti e, forse, una significativa coincidenza di gusti, derivanti da un dialogo quasi quotidiano. Dalla consuetudine col suo maggior mecenate, legato da lunga amicizia con Cassiano Dal ...
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BARBAGALLO, Corrado
Piero Treves
Nato a Sciacca (Agrigento) il 1° dic. 1877 di famiglia catanese (il padre insegnava nelle scuole medie di quella cittadina), trascorse la fanciullezza e l'adolescenza [...] e una fase anteriori alla cosiddetta storiografia scientifica di origini positivistiche e di stampo germanico, donde sostanzialmente derivarono la sua sterilità e la sua oscurità accademica.
Forse questa delusione giovanile e quest'opposizione alla ...
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ROMAGNOSI, Giovanni Domenico (Gian Domenico)
Gian Paolo Romagnani
– Nacque l’11 dicembre 1761 a Salsomaggiore, primo di dieci figli, da Marianna Trompelli e dal notaio Bernardino, consigliere del Ducato [...] , mantenendo tuttavia salda la figura del sovrano. Il sistema di bilanciamento dei poteri immaginato da Romagnosi, e derivato non già da Montesquieu o dal modello britannico (da lui ritenuto, sulla scorta di Gaetano Filangieri, troppo aristocratico ...
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ROSSELLINI, Roberto
Bruno Roberti
‒ Nacque a Roma l’8 maggio 1906 da Angelo Giuseppe e da Elettra Bellan.
La famiglia paterna di origini pisane aveva fondato nella Roma umbertina una impresa edile. [...] la «guerra dei vulcani». L’attrice romana convinse il regista William Dieterle a girare contemporaneamente con lei un film derivato da un progetto di Rossellini e scritto dalla sorella Marcella, Vulcano. Sul set ogni sera, come una furia mitologica ...
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DECEMBRIO, Uberto
Paolo Viti
Nacque a Vigevano intorno alla metà del sec. XIV, o poco dopo (le date proposte, 1350 dal Corbellini e 1370 dal Borsa, non trovano conferma documentaria). Il padre Anselmo [...] del D. in un manoscritto, per noi fondamentale, della Biblioteca Ambrosiana di Milano, il B. 123 sup.; tale manoscritto, derivato da un accostamento di due manoscritti (le prime 77 carte, infatti, contengono sette libri delle Seniles del Petrarca ...
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CERUTTI, Giuseppe Antonio
Marie-Ange Maire-Vigueur
Nacque a Torino il 13 giugno 1738. Dopo aver compiuto brillanti studi presso i gesuiti di Torino, nel 1752 egli entrò nel noviziato della Compagnia [...] progetto, abbastanza vicino alla costituzione che sarà votata nel 1791, basato su due principî, quello della separazione dei poteri, derivato da Montesquieu, e quello della sovranità del popolo. Ma poiché si temono l'ignoranza e le cieche passioni di ...
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DEL VIRGILIO, Giovanni
Emilio Pasquini
Nacque a Bologna, secondo l'accessus del codice XIII. G. 33 della Biblioteca naz. di Napoli ("natione Bononiensis, habitans in Porta Nova ante ecclesiam Sancti [...] codice di Pietro da Moglio, che sulla corrispondenza tenne dopo il 1360 un corso universitario). In sostanza, un materiale derivato per intero dalla biblioteca del Boccaccio (come ha dimostrato ilBillanovich); o più precisamente, tre subarche tipi da ...
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CESARE da Sesto
Giulio Bora
Figlio di un Giacomo (Beltrami, 1920, p. 10), se ne deduce la data di nascita, 1477, dal necrologio milanese (Motta, 1891), che in data 27 luglio 1523 ne registra la morte [...] giudizi che non sono del tutto concordi) anche la Vergine col Bambino e l'agnello di Milano (Museo Poldi Pezzoli), derivata liberamente dalla Vergine e s. Anna di Leonardo al Louvre, e attribuita dubitativamente all'artista milanese da Berenson (1907 ...
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PRATOLINI, Vasco
Maria Carla Papini
PRATOLINI, Vasco. – Nacque a Firenze, al numero 1 di via de’ Magazzini, il 19 ottobre 1913. La madre, Nella Casati, aveva ventun anni e lavorava come sarta in un [...] lavoro di scrittore lo decise, alla fine dell’anno, a lasciare il capoluogo lombardo per Napoli, approfittando del guadagno derivato da un contratto con Mondadori per l’elaborazione dei racconti del Mestiere da vagabondo (Milano 1947).
In una lettera ...
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SANFELICE, Ferdinando
Cristiano Marchegiani
– Nacque a Napoli il 18 febbraio 1675, «settimo figlio maschio» di Camillo (consigliere dei re di Spagna, morto nel 1692), la cui casata, ascritta al Sedile [...] -26) permise del resto un’elastica rispondenza borrominiana fra interno ed esterno. Il raro lessico tardomanieristico della facciata (derivato da Philibert Delorme e da Hans Vredeman de Vries per probabile mediazione bibienesca) compose un’idea del ...
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derivato
s. m. [part. pass. di derivare1]. – 1. Prodotto ottenuto da un altro attraverso trasformazione chimica: i d. del petrolio. Nella nomenclatura chimica è frequente anche come secondo elemento di termini composti, dei quali il primo...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.