(o pteroilglutammico) Sostanza ad attività vitaminica presente nei vegetali, nei lieviti, nel fegato e nel rene. È costituito da un derivato della pteridina, da una molecola dell’ammide dell’acido amminobenzoico [...] alla produzione degli eritrociti e dei leucociti sia alla loro normale maturazione. Dà inoltre origine a una serie di derivati che costituiscono le forme attive della vitamina. Tra queste è da ricordare l’ acido tetraidrofolico (FH4), che agisce da ...
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sciamanésimo Complesso di credenze e pratiche rituali riscontrabili in vari contesti etnografici (Europa e Asia settentr., Asia centrale e America artica) imperniate sulla figura dello sciamano, una sorta [...] cacciagione e quella degli uomini, e vegliare sulla perpetuazione dei due partner. Tale funzione è assolta dallo sciamano (termine derivato dal tunguso, una lingua siberiana), che per diventare tale deve superare una serie di prove, per es. assumere ...
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´ (o Ros o Rosy) Tribù stanziata nelle regioni slavo-orientali e Stato, con capitale Kiev (9°-12° sec.), da cui è derivato il nome Rossija («Russia»; ➔ Russia). ...
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TRIGNO Comune della provincia di Campobasso. Il nome è derivato dalle sue sorgenti sulfuree e dal vicino fiume Trigno, la cui valle è ridente e fertile di uliveti e vigneti. Il capoluogo sorge a 681 m. [...] di altezza s. m., su un colle denso di vegetazione arborea, un'aspra roccia calcarea, spaccata dal terremoto del 1805, sormontata da un castello; l'abitato degrada pittorescamente lungo l'erto pendio. ...
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Affezione a decorso cronico e severo, a genesi oscura e difficile diagnosi, caratterizzata dalla presenza, negli alveoli polmonari, di materiale lipoproteico derivato da iperproduzione di surfattante. [...] Sintomi principali sono dispnea, tosse, espettorazione giallastra, deperimento ...
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Religione ebraica, complesso delle credenze e della cultura degli Ebrei. È una delle più antiche religioni monoteistiche, dalla quale è derivato anche il cristianesimo e il cui nucleo originario risale [...] alla credenza in un Dio nazionale, Yahweh, che stringe con il suo popolo un patto speciale. Probabilmente gli Ebrei avevano in origine una religione simile a quella dei popoli vicini; il monoteismo sorse ...
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sensismo In filosofia, la dottrina gnoseologica che considera ogni contenuto di conoscenza, non esclusi quelli tradizionalmente fatti procedere da superiori facoltà conoscitive, come derivato, o direttamente [...] o indirettamente, dall’esperienza sensibile. La storia del s. può farsi iniziare, in età postaristotelica, dalla reazione contro la precedente tendenza a svalutare la conoscenza dei sensi a vantaggio di ...
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Dermatologo tedesco (Jülich 1860 - Dortmund 1930). Ha descritto, nel 1898, la sindrome nota come malattia di F.: accumulo di un lipide derivato dalla ceramide (sfingolipoidosi) nei vasi e nei nervi a causa [...] della carenza di un enzima. Malattia ereditaria, colpisce soprattutto i maschi e si manifesta con un quadro polimorfo ...
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Settanta (o versione dei Settanta)
Settanta
(o versione dei Settanta) La prima traduzione greca dell’Antico Testamento. Il nome sarebbe derivato dal numero (propr. 72) dei traduttori che, secondo la [...] più antica tradizione, il re Tolomeo Filadelfo avrebbe chiamato in Egitto (sei per ognuna delle dodici tribù d’Israele), dove nell’isola di Faro avrebbero tradotto, in 72 giorni, il Pentateuco. Sul piano ...
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LAODICEA (Λααοδίκεια, Laodicea)
Pietro ROMANELLI
Angelo PERNICE
Virginia Vacca
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Varie città dell'Asia Minore e dell'Oriente ellenistico hanno questo nome derivato da quello di regine o principesse [...] nella Galazia, delle quali regioni fece parte amministrativamente in qualche tempo. Il suo nome, secondo alcuni, sarebbe derivato dalla presenza nelle vicinanze di fornaci per l'estrazione e la lavorazione del mercurio cavato dalle miniere adiacenti ...
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derivato
s. m. [part. pass. di derivare1]. – 1. Prodotto ottenuto da un altro attraverso trasformazione chimica: i d. del petrolio. Nella nomenclatura chimica è frequente anche come secondo elemento di termini composti, dei quali il primo...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.