Anaerobiosi
Gabriella Argentin
Con il termine anaerobiosi (composto di ἀν-, privativo, e aerobiosi, a sua volta derivato da ἀήρ, "aria", e βίος, "vita") si designa la condizione degli organismi che [...] vivono in assenza o in deficienza di aria, e quindi di ossigeno molecolare, e che vengono perciò detti anaerobi. In contrapposizione, per aerobiosi si intende la forma di vita propria degli aerobi, organismi, ...
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ergocriptina
Alcaloide di Claviceps purpurea (segale cornuta, in fr. ergot), di cui è utilizzato in terapia un derivato sintetico, la bromocriptina. ...
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Erboristeria
Paola Lanzara e Gabriela Mazzanti
Il termine erboristeria, traduzione del francese herboristerie, a sua volta derivato del latino herbula, "erbetta", indica la raccolta delle piante, spontanee [...] dai tempi più antichi, sono ora di grande attualità, sia come droghe in toto, come tali o sotto forma di estratti e derivati, sia come fonte di principi attivi da usare purificati, come i farmaci di sintesi. A differenza del passato, oggi esistono i ...
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Feticcio
Enrico Comba e Salomon Resnik
Il termine feticcio (dal portoghese feitiço, "artificiale", a sua volta derivato del latino facticius, "fabbricato, costruito", e dunque anche "falso, finto") [...] indica l'oggetto inanimato al quale viene attribuito un potere magico o spirituale, in virtù di uno spostamento semantico che trasfigura la cosa nel suo valore comune per investirla di un significato simbolico, ...
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uracile
uracile [Comp. di uro- e ac(ido) con il suff. -ile] [BFS] Nella biochimica, composto organico, derivato della pirimidina nell'idrolisi del-l'acido ribonucleico. ...
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ar-Rūm Termine usato dagli Arabi e dagli altri popoli musulmani per indicare l’Impero Romano d’Oriente. Derivato dal gr. ῾Ρωμαῖοι «Romani, Romei», con cui i sudditi dell’impero si designavano, ricorre [...] ’Europa. In persiano e in turco, fin dal 12° sec., si diede l’appellativo di R. ai Turchi d’Anatolia e d’Europa. Il derivato turco Rūm-īlī («paese dei Rūm») fu usato sino alla fine del 19° sec. per indicare sia tutta la Turchia europea, sia un grande ...
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Tubo termoelettronico a 4 elettrodi (catodo, anodo e due griglie), ormai sostituito dai dispositivi a stato solido, derivato dal triodo con l’aggiunta di una griglia. Se quest’ultima è interposta tra il [...] catodo e la griglia di controllo, il t. prende il nome di t. a griglia di campo: la griglia ausiliaria, polarizzata positivamente rispetto al catodo, ha la funzione di annullare l’effetto della carica ...
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Il più antico alfabeto slavo, creato dai santi Cirillo e Metodio nella seconda metà del 9° secolo. Derivato dai caratteri del greco corsivo dell’epoca ma caratterizzato anche da tratti che denotano un [...] influsso degli alfabeti ebraico e copto, ebbe due aspetti, l’arcaico, a tratti tondeggianti, e il croato, a tratti angolosi, e fu usato nelle prime traduzioni dal greco in antico slavo dei testi liturgici. ...
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triiodotironina
triiodotironina [Comp. di triiodo- (presenza di tre atomi di iodio) e tironina] [BFS] [CHF] Composto organico derivato della tireoglobulina; rappresenta con la tiroxina (che contiene [...] quattro atomi di iodio) l'ormone tiroideo, ed è indicato con il simbolo T₃. Si trova nella tiroide e nel plasma sanguigno, e ha un'azione stimolante sul metabolismo molto più intensa di quella della tiroxina ...
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Aggettivo relativo arabo (con l'accento sulla prima sillaba), al plurale maschile ‛alawiyyūn, derivato dal nome proprio di persona ‛Alī, e quindi significante ‛alide, cioè discendente o partigiano del [...] genero di Maometto e quarto califfo ‛Alī (v. alidi). In particolare l'epiteto viene applicato anche ai seguaci di varie sette di musulmani sciiti esagerati, che talora sono da considerarsi addirittura ...
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derivato
s. m. [part. pass. di derivare1]. – 1. Prodotto ottenuto da un altro attraverso trasformazione chimica: i d. del petrolio. Nella nomenclatura chimica è frequente anche come secondo elemento di termini composti, dei quali il primo...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.