(o emibranchia) Ciascuno dei due filamenti di cui si compone la branchia dei Molluschi Bivalvi, derivato dal ripiegamento a U (a formare una struttura lamellare) dei filamenti branchiali tipici della branchia [...] unica.
Nei pesci, ciascuno degli elementi che costituisce la coppia di lamelle branchiali situate sulla parete caudale e dorsale dell’arco branchiale ...
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TPC In fisica, sigla di time projection chamber che indica un rivelatore di particelle ionizzanti derivato dalla camera proporzionale a molti fili. Il piano di fili sensibili è posto tra un elettrodo catodico [...] segmentato a placchette da un lato (a pochi millimetri di distanza) e un elettrodo catodico continuo, dall’altro, posto a grande distanza (dell’ordine del metro). Portando quest’ultimo elettrodo a un elevato ...
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(gr. ῎Ολυμπος) Nome antico di varie montagne della Grecia, delle isole o dell’Asia Minore, derivato, sembra, da un vocabolo preellenico che avrebbe appunto il significato di «monte».
La più importante [...] fra esse, e la più alta della Grecia, è quella che sorge fra Tessaglia e Macedonia, non distante dalle coste del Mar Egeo, divisa in Alto e Basso O. dai corsi dei fiumi Zeliana e Ziava. È un massiccio ...
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. Genere di piante della famiglia delle Begoniacee il cui nome è derivato da quello di Michel Begon, governatore di S. Domingo. È un genere polimorfo, cosmopolita, comprendente più di 400 specie, che il [...] Klotzsch ha suddivise in 41 generi, benissimo caratterizzati, alcuni certamente sostenibili. Molte specie sono coltivate nei giardini, nelle serre e nelle stanze per la bellezza dei loro fiori, e più ancora ...
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flavina
flavina [Der. del lat. flavus "biondo"] [BFS] [CHF] Nella biochimica, composto eterociclico giallo, fluorescente, derivato della vitamina B₂ o riboflavina, di notevole interesse biologico in [...] quanto facente parte di molecole costitutive di importanti enzimi, le flavoproteine ...
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TAM-TAM
Francesco Vatielli
. Strumento musicale di origine cinese, conosciuto anche col nome di gong, derivato dal malese. È composto di un disco dai bordi orlati, che varia di grandezza in ragione [...] dell'intensità sonora ch' esso deve avere. Questo disco è fatto di una speciale lega di stagno e di bronzo. Viene percosso con un martello ricoperto di feltro o di sughero e la sua sonorità cresce sempre ...
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microglioma
Tumore maligno del cervello, spesso a origine multicentrica e diffusa (microgliomatosi), che si ritiene derivato dagli elementi istiocitari perivasali, le cosiddette cellule microgliali: [...] rappresenta per il sistema nervoso l’equivalente del reticolosarcoma di altre sedi e perciò viene anche chiamato sarcoma reticolare del cervello ...
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enterocistoma
Tumore benigno, cistico, situato entro il cordone ombelicale. L’e. è di origine diverticolare, derivato dai residui epiteliali del condotto onfalomesenterico persistenti nella cicatrice [...] ombelicale; è diagnosticabile tramite ecografia; si rivela di solito solamente in caso di infezione, quando diventa tumefazione palpabile e dolente ...
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interstizioma
Raro tumore testicolare (detto anche leydigioma) a comportamento solitamente benigno, più di rado maligno, derivato dalle cellule interstiziali di Leydig. Di dimensioni spesso cospicue [...] e talvolta bilaterale, l’i. produce ormoni androgeni ed è quindi causa di ipergonadismo che, se insorge in età precoce, determina il quadro della pseudopubertà precoce (sviluppo anticipato dei caratteri ...
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avolterare
Freya Anceschi
. Variante formale di ‛ adulterare ' (tratta direttamente dal francese antico avoutrer, provenzale avoutrar, derivato del latino adulterare; cfr. parafrasi del Decalogo [Monaci [...] 141] 132 " El septimo comandamento: non avolturare "); è usata in senso figurato in If XIX 4, a stigmatizzare il comportamento dei simoniaci, che fanno commercio illegittimo delle cariche ecclesiastiche: ...
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derivato
s. m. [part. pass. di derivare1]. – 1. Prodotto ottenuto da un altro attraverso trasformazione chimica: i d. del petrolio. Nella nomenclatura chimica è frequente anche come secondo elemento di termini composti, dei quali il primo...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.