Categoria morfologica della lingua latina, di natura nominale e caratterizzata dal suffisso -nd-. Sembra derivato dal gerundivo. Può sostituire l’infinito per tutti i rapporti sintattici che non siano [...] segnati dal caso nominativo e la sua costruzione è del tipo verbale. La forma ablativale, in sostituzione dell’infinito e del participio presente predicativo, si mantiene nelle lingue romanze (it. cantando, ...
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Essere demoniaco, che compare per la prima volta con nome lievemente diverso (Mephostophiles, forse derivato dall’ebraico mēfīr «distruttore» e ṭōfël «menzognero») in una leggenda popolare tedesca sul [...] dottor Faust, pubblicata nel 1587. Accompagnatore di Faust, che gli vende la propria anima in cambio di un lungo periodo di giovinezza, M. è presente in tutte le opere letterarie ispirate alla leggenda ...
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ionografia
Tecnica radiografica che si basa sull’uso di uno speciale sistema di rivelazione derivato dalla xerografia (tecnica usata nelle macchine fotocopiatrici). Si tratta di un sistema che consente [...] di ottenere immagini con risoluzione e sensibilità assai maggiori di quelle della normale radiografia fotografica; trova applicazione nello studio radiologico della mammella ...
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Nome di un gruppo di tribù della famiglia Muskhogi, derivato dall'inglese creek, in relazione ai numerosi torrenti che incidono il territorio. Abitavano in origine l'Alabama e la Georgia (Stati Uniti). [...] Più potenti e più numerosi delle tribù vicine, resistettero sempre agli attacchi di queste. Nel 1840 occupavano 50 villaggi. Le prime notizie sui Creek ci furono portate da De Soto nel 1540; Tristán de ...
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Cavità del corpo rivestita da epitelio mesodermico, derivato dal mesoderma (v.) embrionale, che ha conservato struttura epiteliale da quando nell'embrione il mesoderma si è formato e si è scavata una cavità [...] nel suo interno. Il celoma è la cavità nella quale nei Vertebrati, negli Echinodermi e in taluni Vermi sono posti i visceri. Se ne trovano soltanto alcuni residui in corrispondenza del pericardio e dei ...
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Importante derivato dal cloro (v.), dalla formula KClO3, molto usato in terapia. È una sostanza in tavolette monocline, bianche, splendenti, di sapore salino fresco, inalterabile all'aria; si scioglie [...] in 16 parti d'acqua fredda e due d'acqua bollente. Se riscaldato, battuto e triturato insieme con sostanze organiche o con altri corpi riduttori, esplode con violenza. Per sé stesso ha debolissima azione ...
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Nome proprio, derivato dall'ebraico ‛immānū'ēl "Dio con noi" (cfr. Isaia, VII, 14 e Matteo, I, 23). "Dio sia con te, Dio sarà con te" era presso gli Ebrei frequente formula di felice augurio e promessa [...] di prospero successo, per la divina assistenza, in imprese difficili (cfr. Esodo, III, 12; Giosuè, I, 5; Isaia, XLIII, 2; Geremia, I, 8; Salmo XLVI [volgata XLV], 8, 12 ecc.). Di questa quasi tecnica locuzione ...
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cantare (sost.)
Luigi Vanossi
Metaplasmo di ‛ cantaro ' (latino medievale cantarium, dall'arabo qintar [" quintale "], derivato dal latino centenarius), provocato dalla rima equivoca con ‛ cantare ' [...] (v.), che appare in Detto 418 Se tu sai alcun canto, / non ti pesi il cantare / quanto pesa un cantare. Il cantaro è misura di peso, anticamente molto diffusa in Italia (ancora in uso in taluni paesi mediterranei), ...
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serrame
Vincenzo Valente
Voce di formazione letteraria, su analogia di latinismi come ‛ forame ' ‛ velame ', derivato da ‛ serrare '; vale " chiusura ", " serratura ".
È usata due volte nella Commedia, [...] la prima in senso proprio, per la porta dell'inferno, la qual sanza serrame ancor si trova (If VIII 126), da che Cristo risorto la infranse sui cardini. Il passo, come ricordava il Tommaseo, non è senza ...
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ottico, nervo
Ottavo paio di nervi cranici, che serve alla visione (➔). L’impulso nervoso derivato dalla stimolazione dei fotorecettori nella retina viene trasmesso alle cellule bipolari, e da queste [...] a quelle ganglionari, il cui assone decorre sulla superficie retinica fino alla papilla ottica e si continua poi nel nervo ottico. I nervi o. si incrociano parzialmente nel chiasma, che è situato al di ...
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derivato
s. m. [part. pass. di derivare1]. – 1. Prodotto ottenuto da un altro attraverso trasformazione chimica: i d. del petrolio. Nella nomenclatura chimica è frequente anche come secondo elemento di termini composti, dei quali il primo...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.