Lussazione
Pier Paolo Mariani
Maria Grazia Grillo
Con il termine lussazione (derivato dal latino luxus, "andato fuori posto, slogato") si intende uno spostamento reciproco persistente dei capi articolari. [...] La lussazione viene distinta in completa, allorché la perdita dei rapporti è totale, o incompleta, se è mantenuto un rapporto di contatto tra le due superfici articolari. La classificazione delle lussazioni ...
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Soldo d’oro, ricordato in documenti italiani dal 7° all’11° sec., derivato dal dīnār arabo; equivaleva al soldo d’oro bizantino. Fu detta m. anche una moneta d’oro che circolava in Spagna all’epoca dei [...] Moriscos ...
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Nome umanistico del letterato Gianfrancesco Conti (Quinzano d'Oglio 1484 - ivi 1557), derivato dal suo luogo di nascita e dal nomignolo di Portico (gr. στοά) delle muse, col quale era chiamato sin da fanciullo [...] per i suoi versi latini. Professore a Pavia, fu coronato poeta a Milano nel 1509 da Luigi XII, che nel 1512 seguì in Francia. Lasciò molte opere latine, di poesia, di storia, di filosofia ...
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(lat. Caesar) Titolo distintivo degli imperatori romani e dei loro discendenti maschili, derivato dal cognome di Gaio Giulio C. che fu trasmesso al figlio adottivo Ottaviano (poi Augusto) e ai suoi discendenti, [...] e divenne titolo con la sua assunzione da parte di Claudio. Dal tempo di Adriano lo ebbe solo l’erede al trono. Nella tetrarchia di Diocleziano, i due C. sono i coadiutori dei due imperatori.
Nell’Impero ...
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Nome di una zona di Napoli alla base della collina di Posillipo, derivato dalla Grotta Vecchia o Romana, scavata forse nel 3° sec. a.C. per abbreviare il percorso fra Napoli e Pozzuoli, poi più volte ampliata.
Nella [...] località si svolgeva la più antica delle feste partenopee, menzionata già da Petronio, nel Satyricon; della festa di P. parla una lettera di G. Boccaccio. In età moderna, il 7 settembre, vi aveva luogo ...
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Drammaturgo francese (Parigi 1837 - ivi 1899). Esordì con un melodramma, Sardanapale (1867), derivato da G. Byron e musicato da V. de Joncières. Ebbero favorevoli accoglienze la commedia L'enfant prodigue [...] (1868) e il dramma Michel Pauper (1870). Dopo due brevi commedie: La Navette (1878) e Les honnêtes femmes (1880), si affermò con Les corbeaux (1882) cui seguì La parisienne (1885). Les polichinelles apparve ...
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dimero
dìmero [Comp. di di- e del gr. méros "parte"] [CHF] Polimero derivato dall'unione di due molecole dello stesso composto. ◆ [CHF] D. eccitato: lo stesso che eccimero. ...
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Sigla dell’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, ente di diritto pubblico derivato dalla Cassa nazionale di previdenza per la vecchiaia degli operai, istituita con l. 350/17 luglio 1898, che nel [...] 1919 assunse la denominazione di Cassa nazionale per le assicurazioni sociali e nel 1933 la denominazione attuale. La sua attività principale consiste nella gestione dei contributi previdenziali, versati ...
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MAGA (Make America Great Again). Acronimo (“Rendiamo di nuovo grande l’America"), derivato dalla locuzione “Let’s Make America Great Again” già utilizzata da R. Reagan e H.W. Bush nella campagna elettorale [...] del 1980 e ripresa da D. Trump a partire dal 2012, con cui si designa il movimento di supporto politico all'ex presidente repubblicano in vista delle elezioni del novembre 2024. Lo slogan, che ha dato ...
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Regione dell’Italia centrale, in prov. di Latina. Il termine si ritiene derivato dalla scomparsa città di Suessa Pometia, con cui è stata già anticamente designata una zona del Lazio.
È l’Ager Pomptinus [...] (Agro Pontino) degli antichi; già occupata in buona parte da paludi (Paludi Pontine). Si estende dai Monti Lepini e Ausoni al Tirreno e dalle radici dei Colli Albani al Golfo di Terracina. Si può dividere ...
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derivato
s. m. [part. pass. di derivare1]. – 1. Prodotto ottenuto da un altro attraverso trasformazione chimica: i d. del petrolio. Nella nomenclatura chimica è frequente anche come secondo elemento di termini composti, dei quali il primo...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.