Per Aristotele κατηγορεῖν è la funzione di attribuire un predicato a un soggetto, κατηγορούμενον il predicato in genere, e κατηγορίαι, in senso specifico, le classi supreme di ogni predicato possibile. [...] del pensare, sono atti unificatori, ma non atti in atto.
La dimostrazione che le categorie sono a priori, cioè non derivabili dall'esperienza, è data da Kant mediante l'osservazione che l'elemento della necessità non può provenire dall'esperienza, in ...
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Ramo della gente patrizia dei Cornelî, il cui cognomen sarebbe derivato dalla ricca produzione di lenticchie dei loro terreni. Ma non è chiaro il collegamento dei L. con la gens Cornelia, e resta oscura [...] buona parte della loro genealogia. Agli inizî dell'impero, comunque, una linea dei L. aggiunse al proprio il cognomen della linea degli Scipioni allorché questa si estinse, così da succedere nel possesso ...
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disgerminoma
Raro tumore maligno dell’ovaio, chiamato anche seminoma ovarico, derivato dall’epitelio germinativo, talvolta bilaterale, e caratterizzato dal rapido accrescimento e dalla precoce metastatizzazione. ...
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Composto chimico, COCl2 (cloruro di carbonile), il cui nome è derivato dal fr. phosgène «generato dalla luce». È stato preparato per la prima volta da H. Davy nel 1812, per reazione diretta (alla luce, [...] donde il nome) del cloro sull’ossido di carbonio: CO+Cl2⇄COCl2. Industrialmente la reazione è catalizzata dalla presenza di carbone di legna o d’ossa e si effettua a circa 200 °C. Si presenta come un liquido ...
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Vasta serie di composti organici contenenti il radicale monovalente fenile C6H5-, derivato dal benzene per sottrazione di un atomo di idrogeno.
Fenilacetaldeide Aldeide dell’acido fenilacetico, C6H5CH2CHO. [...] uno dei gruppi −NH2, con un radicale fenilico; è una sostanza solida, di sapore amaro, poco solubile in acqua, con numerosi derivati. Ha avuto impiego in genetica da quando si è scoperto che esistono due categorie di individui con diversa sensibilità ...
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sildenafil Nome commerciale del composto chimico sintetico di formula C22H30N6O4S, derivato della piperazina. Studiato inizialmente per il trattamento dell’angina pectoris, ha attratto poi maggiore interesse [...] per la sua attività stimolatrice dell’erezione peniena, dapprima riscontrata come inatteso effetto collaterale. Il s. agisce inibendo l’azione dell’enzima fosfodiesterasi 5, responsabile della degradazione ...
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artesunato
Farmaco usato nel trattamento della malaria grave; è un derivato dell’artesiminina, principio attivo estratto da Artemisia annua, in grado di danneggiare la membrana del protozoo responsabile [...] della malattia ...
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MANDOLINO
. Strumento musicale affine alla mandola (v.) dalla quale è derivato nel corso del sec. XVIII, differenziandosene per le dimensioni minori e per la strettezza del manico (il quale inoltre [...] termina in una cavicchiera di forma leggemente diversa: il lato maggiore non è al basso ma all'estremo superiore). Le corde possono essere otto (in quattro coppie internamente unisone e l'una dall'altra ...
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. Dall'arabo turgiumān (pronunciato volgarmente targiumān) "interprete", derivato a sua volta dal babilonese targumānu derivò il vocabolo dragomanno (variante "turcimanno"; fr. drogman e trucheman, truchement), [...] applicato alle persone che servivano da interpreti tra gli Europei e i popoli dell'Oriente vicino (di lingua araba, turca e persiana). V'erano quindi dragomanni presso le ambasciate e i consolati, al seguito ...
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SFACTERIA (Σϕακτηρία, anche Σϕαγία: il nome "isola della strage" sembra derivato dalla battaglia del 425 a. C.)
Arnaldo Momigliano
La storia di Sfacteria nell'antichità s'identifica con quella di Pilo, [...] di cui seguì le sorti fin da quando, dopo la seconda guerra messenica, passò sotto il dominio spartano: occupata (v. appresso) dagli Ateniesi nel 425 a. C. e non ricuperata dagli Spartani che circa il ...
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derivato
s. m. [part. pass. di derivare1]. – 1. Prodotto ottenuto da un altro attraverso trasformazione chimica: i d. del petrolio. Nella nomenclatura chimica è frequente anche come secondo elemento di termini composti, dei quali il primo...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.