Angina
Attilio Maseri
Tommaso Sanna
Angina (dal latino angina, derivato dal greco ἀγχόνη, "angoscia", e ravvicinato per etimologia popolare ad angere, "stringere") è la denominazione generica dei processi [...] morbosi a carico del palato molle, dell'ugola e delle tonsille, caratterizzati da dolore, senso di costrizione alle fauci e difficoltà nella deglutizione. La locuzione angina pectoris indica invece un ...
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Cosmologia
FFrancesco Melchiorri
di Francesco Melchiorri
SOMMARIO: 1. Introduzione. ▭ 2. La transizione della cosmologia dal 'complicato' al 'semplice' (1970-1980). ▭ 3. Dal 'semplice' al 'complicato' [...] introdurre un componente aggiuntivo che costringa l'Universo ad accelerare. Anche se questo risultato, facendo parte di quelli derivanti dalla cosmologia classica, deve essere preso con prudenza, ha avuto il merito di riaprire il dibattito sulla ...
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DI- [PREFISSO]
In italiano esistono due prefissi di-.
• Il primo derivato dal latino de-, si trova in verbi composti che derivano dal latino come
discendere, disperare, divorare, diminuire
ed è usato [...] va confuso con il prefisso di- di verbi come divulgare, che ha origine dal latino di(s).
• Il secondo prefisso, derivato dal greco dis ‘due volte’, si usa con il significato di ‘due, doppio’ in parole del linguaggio tecnico scientifico derivate dal ...
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L’agiotoponimo è il nome di luogo derivato dal nome di un santo, cioè da un agionimo. Il complesso dei nomi di luogo che traggono origine da agionimi è detto agiotoponomastica. Denominazioni derivanti [...] potrebbe essere avvalorata da un’attestazione (in realtà già paretimologica) «Sanctuluri» del 1364-1365; si tratta invece di un derivato del fitonimo séllaru «sedano», con spostamento dell’accento e con l’esito -ll- > -dd-.
Pseudoagionimo è anche ...
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Pittore (Parma 1544 - ivi 1574), rappresentante dell'elegante manierismo parmense, derivato dal Parmigianino (Entrata in Gerusalemme, Parma, Gall. naz. e affreschi nel Palazzo ducale di Parma e nell'oratorio [...] del Gonfalone a Roma). Fu anche incisore ...
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Raro tumore testicolare, detto anche leydigioma, a comportamento solitamente benigno, derivato dalle cellule interstiziali di Leydig. L’i. produce ormoni androgeni ed è quindi causa di ipergonadismo che, [...] se insorge in tenera età, determina il quadro della pseudopubertà precoce (precoce sviluppo dei caratteri sessuali secondari, ipertricosi, modificazione del timbro della voce ecc.) ...
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Nome dato dagli Europei ai gruppi indigeni dell’America Settentrionale, derivato dall’uso, proprio di alcuni fra essi, di tingersi il viso con ocra rossa. I primi gruppi a ricevere questo appellativo sembrano [...] essere stati i Beothuc di Terranova, incontrati da G. Caboto nel 1497 (➔ Praterie, Indiani delle) ...
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In biologia animale e vegetale, organismo in via di sviluppo, derivato dall’uovo fecondato, dopo che dalla condizione unicellulare è passato a quella pluricellulare.
In particolare, nell’uomo è detto e. [...] nell’ipotesi in cui altri soggetti decidano di riconoscerla.
Botanica
Nelle Fanerogame l’e. è la piantina abbozzata, derivata per divisione dello zigote e delle cellule successivamente formatesi, racchiusa nel seme. A un certo stadio di sviluppo l ...
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derivato
s. m. [part. pass. di derivare1]. – 1. Prodotto ottenuto da un altro attraverso trasformazione chimica: i d. del petrolio. Nella nomenclatura chimica è frequente anche come secondo elemento di termini composti, dei quali il primo...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.