Ordine di Funghi della classe Ascomiceti. Hanno micelio derivato dall'unione di due ife e contenente due nuclei (dicaryon); sono parassiti di piante vascolari, nelle quali determinano eccessiva moltiplicazione [...] delle cellule e conseguente aumento delle dimensioni dei tessuti (iperplasie) e deformazioni di foglie, frutti e rami ...
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Strumento cordofono usato nella musica popolare russa. Forse derivato dalla domra, apparsa in Europa nel 13° sec. e somigliante al mandolino, è costituito da una cassa armonica triangolare munita di un [...] lungo manico (con indicazione dei tasti). Si suona con le dita o con il plettro ...
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Acido 4-ammino-N10-metil-pteroilglutammico (A-metopterina), derivato dell’amminopterina, inibitore competitivo della diidrofolato-reduttasi il cui substrato naturale è l’acido folico. Può inibire l’intera [...] via biosintetica dei desossinucleotidi pirimidinici e quindi degli acidi nucleici. È impiegato come antimetabolita nella terapia antitumorale di alcune leucemie e del coriocarcinoma ...
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(lat. Mamercus) Prenome e cognome della gens Emilia, derivato da quello osco del dio Marte. Fu portato come prenome da M. Emilio, tribuno militare con potestà consolare (438 a.C.), dittatore (437, 434 [...] e 426), che sottomise Fidene ribellatasi ai Romani; come cognome da Lucio Emilio M., console (484, 478, 473), Tiberio Emilio M., console (470) ecc. Si trova anche la forma Mamercino (lat. Mamercinus) ...
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(o Tiziensi; lat. Tities o Titienses) Nome, forse derivato da Tito Tazio o da una gente etrusca omonima, di una delle 3 centurie di cavalieri e di una delle 3 antichissime tribù romane (Ramni, T., Luceri), [...] create secondo la leggenda da Romolo.
Si ipotizza un nesso fra la tribù dei T. e la confraternita religiosa romana dei T. (lat. sodales Titii), simile a quella degli Arvali. Era già scomparsa da tempo ...
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OLIGOCENE
Maria Piazza
. Nome di un periodo geologico derivato da ὀλίγος "poco" e καινός "recente", proposto per la prima volta da E. Beyrich, usato un tempo per indicare la parte superiore del periodo [...] Paleogenico o Nummulitico e divisibile nei tre sottopiani Lattorfiano, Rupeliano, Cattiano ...
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ubichinone Composto liposolubile, detto anche coenzima Q (CoQ), derivato del benzochinone a basso peso molecolare (ca. 900) presente in tutti gli organismi animali e anche nel lievito. Ha formula:
L’u. [...] è caratterizzato da una catena isoprenoide laterale molto lunga, che nei Mammiferi risulta costituita da 10 unità isopreniche a 5 atomi di carbonio ed è noto come Q10 o CoQ10. In altri organismi possono ...
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Android
Android in informatica, sistema operativo open source derivato da Linux sviluppato in modo specifico per dispositivi elettronici mobili quali tablet e smartphone. ...
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Canizie
Stefano Calvieri
La canizie (dal latino canities, derivato di canus, "bigio, canuto") è una perdita fisiologica e graduale del colore naturale dei capelli e dei peli in genere, che diventano [...] o bruni; il secondo, contraddistinto da pigmenti gialli o rosso-bruni, è peculiare dei capelli biondi; il terzo, derivato dall'ossidazione chimica o fotochimica dell'eumelanina, è tipico dei capelli rossi. Malgrado queste differenze, le prime tappe ...
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Soprannome di Mattia Biró, riformatore ungherese, derivato da Deva, luogo ove nacque circa il 1500. Compiuti i primi studî, tra l'altro a Cracovia, fu ordinato sacerdote ma, a quanto pare, simpatizzava [...] già con le idee della Riforma luterana. Nel 1529 si recò a Wittenberg e vi frequentò la casa di Lutero; tornato in patria, vi predicò (1531) la riforma a Buda, quindi a Cassovia (Kassa; Košice); e per ...
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derivato
s. m. [part. pass. di derivare1]. – 1. Prodotto ottenuto da un altro attraverso trasformazione chimica: i d. del petrolio. Nella nomenclatura chimica è frequente anche come secondo elemento di termini composti, dei quali il primo...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.