Al significato scientifico di d., inteso come materiale naturale provvisto di proprietà farmacologiche, si è affiancato in anni recenti quello, popolare, sinonimo di stupefacente (v. stupefacenti, XXXII, [...] p. 924; III, 11, p. 862, e in questa App.). Derivato probabilmente dall'olandese droog o dal tedesco troken (secco), il termine si suoi costituenti naturali (morfina e codeina) e loro derivati (eroina, metadone, meperidina, ecc.); i depressivi ...
Leggi Tutto
Se per cantina comunemente si suole intendere un locale in parte o in tutto sotterraneo destinato alla conservazione del vino, in senso più lato con questa voce si debbono invece comprendere tutti i locali destinati all'esercizio dell'industria enologica. Naturalmente però ogni singolo locale viene a sua volta distinto con nomi speciali: così tinaia, cantina d'elaborazione, cantina d'invecchiamento, ...
Leggi Tutto
naturalitade
Derivato da ‛ natura ', il termine denota ciò che attiene alla natura, intesa come principio dell'essere di una cosa; designa quindi ciò per cui un ‛ carattere ' o determinazione ' o ‛ disposizione [...] natura l'anima corre... E la ragione di questa naturalitade può essere questa, dove la n. o " disposizione naturale " dell'anima, derivante dalla sua essenza, è l'unimento alla cosa amata di sua propia natura. Ancora al § 8 è infatti affermato che ...
Leggi Tutto
In greco classico il termine ha valore di "inviato, rappresentante"; con lo stesso nome si designò anche il "comandante di una spedizione marittima, l'ammiraglio", l'invio di una flotta, e la flotta medesima, [...] alcuni di questi presenta la maggior parte dei 25 canoni del concilio d'Antiochia del 341. Da qual parte è dunque la derivazione? Contro critici più antichi, i moderni, con il Bickell e il Funk, pensano che i canoni dipendano dai concilî del sec. IV ...
Leggi Tutto
barbiturico
Derivato alchilico dell’acido barbiturico (un derivato pirimidinico chiamato anche malonilurea) usato in terapia come sonnifero. Il nome fu coniato dal chimico ted. A. von Baeyer che nel [...] 1863 preparò l’acido barbiturico scaldando l’acido malonico (estratto dalla barbabietola) con urea. Fra i più importanti b. sono il barbital, il propanal, il fenobarbital (che ha un’energica attività antiepilettica). ...
Leggi Tutto
formalitade
Alfonso Maierù
Sostantivo derivato da ‛ forma ', ‛ formale ', occorre una sola volta nel Convivio e denota ciò che attiene alla forma o all'essenza di qualcosa: nel nostro caso, della nobiltà, [...] -470). Ma si legga quanto scrive l'anonimo autore del Tractatus formalitatum, attribuito a Francesco di Meyronnes, ma derivato dallo Scoto e dal Meyronnes stesso (in Praeclarissima ac multum subtilia egregiaque scripta illuminati doc. F. Francisci de ...
Leggi Tutto
flucitosina
Farmaco, 5-fluorocitosina, derivato fluorurato della pirimidina. Utilizzato come antimicotico, è efficace nel trattamento di infezioni da blastomicosi, candidosi, e contro criptococchi. ...
Leggi Tutto
penicillamina
Sostanza organica, derivato dimetilico della cisteina, usata per il trattamento della cistinuria, dell’artrite reumatoide e nelle intossicazioni croniche da metalli pesanti. ...
Leggi Tutto
derivato
s. m. [part. pass. di derivare1]. – 1. Prodotto ottenuto da un altro attraverso trasformazione chimica: i d. del petrolio. Nella nomenclatura chimica è frequente anche come secondo elemento di termini composti, dei quali il primo...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.