LAZIO
P. Rossi
(lat. Latium)
Il nome L. nella sua accezione moderna risale ai secc. 15°-16°, quando venne rimesso in uso dai geografi per designare un territorio meno vasto dell'attuale, che escludeva [...] cristiani di Roma e d'Italia, Roma 1893; G.T. Rivoira, Le origini dell'architettura lombarda e delle sue principali derivazioni d'oltralpe, 2 voll., Roma 1901-1907 (Milano 19082); G. Giovannoni, Note sui marmorari romani, Archivio della R. Società ...
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La domesticazione delle piante e l'agricoltura: mondo egeo
Massimiliano Marazzi
Carla Pepe
I tipi di colture e i sistemi di produzione
di Massimiliano Marazzi - Carla Pepe
Trattare dell'agricoltura [...] Cicladi, è tuttavia quella dell'orzo a due file (Hordeum distichum) o a più file (Hordeum vulgare). Quest'ultimo, derivato dal precedente, rimarrà per tutta l'età del Bronzo il principale cereale, in quanto facilmente adattabile anche ai terreni ...
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L'archeologia del Vicino Oriente: Siria, Palestina e Levante mediterraneo
Lorenzo Nigro
Le esplorazioni francesi in Siria, in Palestina e nel Levante iniziarono con i sondaggi effettuati nel 1860 [...] a Tell Balatah, la biblica Sichem (1956-64; W.G. Dever, 1972-74 ), sotto la direzione di G.E. Wright, la seconda, da questa derivata, a Tell el-Gezer, l'antica Gezer (Wright, 1964-65; Dever 1966-71, 1984). Altri scavi americani sono quelli di J.A ...
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DIOSCURIDE (Πεδάνιος Διοσκουρίδης ᾿Αναζαρβεύς)
C. Bertelli
Medico, nato ad Anazarbos in Cilicia; autore di un trattato Περὶ ὕλης ἰατρικῆς (De materia medica) dedicato a un Lecanio Ario di Tarso, amico [...] III sec. fu arricchita dei sinonimi delle varie piante, derivati forse dalla compilazione di Panfilo di Alessandria (I sec. gr. 66, affine a Firenze, Laurenz., Plut., lxxxvi, 9, derivato forse da altro codice perduto dell'Escorial del sec. XV.
c) ...
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CRISTO
Red.
Non ci è pervenuta alcuna descrizione diretta dell'aspetto fisico di Gesù. I padri della Chiesa (Iustin., Dial., 14, 8; 49, 2; Clem. Alex., Paed., 3, 3,3; Strom., 2, 22, 8; 3, 103, 3; 6, [...] la serie narrativa dell'infanzia di Gesù è accompagnata da quella, ugualmente narrativa, della vita di Giuseppe Ebreo, derivata da cicli più antichi; cfr. bibbia). La seconda è soprattutto rappresentata dai mosaici dell'arco trionfale di Santa Maria ...
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L'ominazione
Giacomo Giacobini
Phillip V. Tobias
Bernard Wood
Silvana Condemi
Il concetto di uomo negli studi sull'evoluzione umana
di Giacomo Giacobini
La pubblicazione del saggio di T.H. Huxley [...] H. erectus sensu stricto. Il secondo gruppo è composto da quegli elementi che rendono H. ergaster meno specializzato o derivato, nella volta cranica e nella morfologia della base cranica, rispetto a H. erectus sensu stricto; H. ergaster, ad esempio ...
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SOPRAVVIVENZA DELL'ANTICO
N. Dacos
I problemi concernenti le sopravvivenze e le riprese dell'arte antica nella civiltà occidentale sono molto numerosi e molto varî, sicchè le ricerche estremamente abbondanti [...] mentre la testa di Medusa che tiene in mano deriva da un modello della Collezione Rondinini. Ma in questa sua derivazione, l'opera assumeva un significato politico, perché era destinata a ricordare ai Romani che Napoleone li aveva spogliati dei loro ...
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La civilta islamica: teoria fisica, metodo sperimentale e conoscenza approssimata. Ingegneria
Ahmad Y. al-Hassan
Donald R. Hill
Ingegneria
Nel mondo islamico la storia dell'ingegneria civile e meccanica [...] del Turia, un fiume che sfocia nel Mediterraneo a Valencia. Al riguardo è interessante notare che la parola spagnola azud ‒ derivata da al-sudd ‒, come moltissimi altri termini tuttora impiegati nel campo dell'irrigazione, siano di origine araba, a ...
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LAMPADA e LAMPADARIO
M. Bernardini
Il termine l. indica tutti i manufatti - a uno o più lumi - destinati alla diffusione di luce artificiale; il loro raggruppamento costituisce il lampadario.Per il [...] . 14°, apportando modifiche al solo repertorio ornamentale. In particolare va menzionata la tipologia della lucerna mobile su supporto, derivata da modelli di età paleocristiana, nota da numerosi esemplari a fusto modanato (Ross, 1962, nr. 33), o con ...
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NUOVO TESTAMENTO
L. Hempel
1. Definizione. - I Cristiani hanno chiamato Nuovo Testamento la seconda parte della Bibbia (v.), contrapposta quale testimonianza del "nuovo patto nel sangue di Cristo" (I [...] il dialetto bohairico (basso Egitto); nel V sec. il N. T. venne tradotto in etiopico e in armeno; questa ultima versione derivava dal siriaco. La prima traduzione in lingua germanica fu intrapresa nel IV sec. dal vescovo goto Wulfilas; i più antichi ...
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derivata
s. f. [da derivato, part. pass. di derivare1]. – Concetto fondamentale nell’analisi matematica e nelle sue applicazioni che esprime, date due grandezze l’una funzione dell’altra (per es., in fisica, lo spazio percorso e il tempo impiegato...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.