sella Arnese di varia forma e grandezza, costituito da diverse parti in cuoio (seggio, quartieri, staffili, cinghia sottopancia ecc.) su un’ossatura in acciaio o in legno, che si dispone sul dorso di un [...] di essi vengono a collocarsi le ginocchia del cavaliere. La s. inglese è stata adottata da tutti i cavalieri sportivi. Derivata da quella inglese è la s. olimpica, oggi diffusamente usata nei concorsi ippici perché leggera e solida, e adattabile a ...
Leggi Tutto
Irraggiamento
Yuri V. Gulyaev
Il corpo umano è un sistema dinamico autoregolato, la cui stabilità (omeostasi) è assicurata dal funzionamento simultaneo di vari sistemi fisiologici: la neuroregolazione, [...] tempo; le immagini corrispondenti sono mostrate nelle due file più in basso: il colore verde sta a significare che la derivata nel tempo della temperatura è uguale a zero (la temperatura non sta cambiando). Si può osservare anche un raffreddamento ...
Leggi Tutto
Tra immaginarioe descrizione anatomica
Riccardo de Sanctis
Su una parete di roccia della grotta di Gargas, in Francia, è tracciato il profilo di una mano, e il disegno in ocra rossa si ripete centinaia [...] al Nuovo Regno. Così il papiro Ebers (inizio XVIII dinastia, ca. 1567 a.C.), conservato nell'Università di Lipsia e derivato da un prototipo più antico, che illustra una miscellanea di malattie e il loro trattamento; il papiro Hearst (XVIII dinastia ...
Leggi Tutto
La cultura del corpo in vivo
Giorgio Ricci
Lo studio dell'anatomia nel cadavere, per lungo tempo esercitato in clandestinità o semiclandestinità (affondare il bisturi nel cadavere era considerato un [...] 'orecchio i fenomeni acustici che si producono nel cuore e nei polmoni. La notazione di Newman è oggettiva, perché derivata dall'attento esame delle cartelle cliniche del Guy's Hospital di Londra all'inizio dell'Ottocento. Prima della pubblicazione ...
Leggi Tutto
Anatomia e medicina
Termine con cui vengono indicate alcune salienze ossee, che per la loro conformazione aguzza o semplicemente per la loro particolare sporgenza ricordano le comuni s.; s. neoformate [...] sono di natura ereditaria: costituiscono le forme di Strümpell-Lorrain.
Botanica
Parte indurita, acuta e pungente derivata dalla trasformazione (detta spinificazione) di un organo delle piante superiori (caule, foglia, radice). Si distinguono: s ...
Leggi Tutto
La civilta islamica: scienze della vita. Contributi teorici ed empirici della medicina araba
Ursula Weisser
Contributi teorici ed empirici della medicina araba
Non è ancora possibile formulare un giudizio [...] risulta anche da un aspetto più generale: il rispetto per l'autorità, infatti, fece sì che dalle fonti antiche fosse derivata anche tutta una zavorra di nozioni che nel contesto geografico e culturale dell'Islam non avevano alcuna funzione e che, per ...
Leggi Tutto
Nei Vertebrati a respirazione aerea è il tratto anteriore della trachea, organo della fonazione. Comunica con la faringe per mezzo di un orifizio, la glottide.
Anatomia comparata
La l. compare negli Anfibi; [...] , con le cartilagini aritenoidi e posteriormente la cricoide cui fa seguito la trachea. La cartilagine dell’epiglottide, derivata probabilmente dal IV arco branchiale, si articola con il margine anteriore della tiroide. Per la sua posizione anteriore ...
Leggi Tutto
Ente fisico cui è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive, cioè la possibilità, da parte dell’occhio, di vedere gli oggetti. Si distingue generalmente la l. naturale, emessa da una sorgente [...] . G. Benedetti afferma possibile la propagazione della l. attraverso il vuoto (1585). G. Galilei immagina la l. derivata dal fuoco per «altissima risoluzione in atomi realmente indivisibili», considera finita la velocità di propagazione e prevede ...
Leggi Tutto
Apprendimento e controllo degli atti motori
Emilio Bizzi
(Department of Brain and Cognitive Sciences, Massachusetts Institute of Technology Cambridge, Massachusetts, USA)
Ferdinando A. Mussa-Ivaldi
(Department [...] prima rispetto al tempo della traiettoria che si intende seguire (velocità) e quindi la derivata seconda (accelerazione). Infine, dall' accelerazione si ottiene la forza desiderata. Questo calcolo è un esempio di ciò che nella robotica viene definito ...
Leggi Tutto
Impronte digitali
Enrico Bottone
La cute, formata da una lamina profonda denominata derma e da una lamina superficiale chiamata epidermide, presenta sulla superficie più esterna di alcuni distretti [...] tale scopo, il metodo identificativo antropometrico proposto da A. Bertillon, impiegato della polizia di Parigi, fondato sulla tassonomia derivata da misure di alcune parti del corpo e definito, appunto, bertillonage. In quest'ottica, si rese subito ...
Leggi Tutto
derivata
s. f. [da derivato, part. pass. di derivare1]. – Concetto fondamentale nell’analisi matematica e nelle sue applicazioni che esprime, date due grandezze l’una funzione dell’altra (per es., in fisica, lo spazio percorso e il tempo impiegato...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.