misto
misto [Der. del part. pass. mixtus "mescolato con altro" del lat. miscere "mescolare"] [ANM] Derivata m.: per una funzione di più variabili, derivata, di ordine uguale o maggiore del secondo, fatta [...] rispetto a due o più delle variabili (si contrapp. a derivata pura, di qualsiasi ordine ma rispetto a una sola delle variabili). ◆ [ALG] Linea m.: costituita da una successione di segmenti rettilinei e curvilinei. ◆ [ALG] Numero m.: quello costituito ...
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primitiva
primitiva [s.f. dall'agg. primitivo] [ANM] Di una funzione f, è ogni funzione la cui derivata sia f. ◆ [ELT] [INF] L'insieme di dati che viene fornito a un calcolatore elettronico dal suo utente, [...] e viceversa, oppure che viene inviato da un calcolatore a un mezzo di comunicazione, e viceversa: v. calcolatori, sistemi di: I 400 c. ◆ [MCC] Lo stesso che curva primitiva: → primitivo: Superficie primitiva ...
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materialismo
materialismo [Der. di materiale] [FAF] (a) Denomin. generica di ogni dottrina che consideri la realtà come derivata dalla materia e risolventesi totalmente in essa. (b) Specific., teoria [...] che, nell'interpretare gli eventi del mondo della Natura e il corso della storia umana si attiene all'unico principio esplicativo della materia, rinunziando a cose di altra specie, quali l'intervento divino ...
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argilloscisto
argilloscisto (o argilloschisto) [Comp. di argilla e scisto (o schisto)] [GFS] Nella geologia, roccia a tessitura scistosa derivata da argilla per metamorfismo dinamico, che presenta facilissima [...] divisibilità in lastre, anche sottili, di notevole resistenza; fra le varietà più note le ardesie (o lavagne) e gli scisti coticolari (o novacoliti) ...
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derivazione 1
derivazióne1 [Der. del lat. derivatio -onis, dall'agg. derivatus (→ derivato)] [ANM] L'operazione che, seguendo apposite regole di d., dà come risultato una derivata, nei vari signif. di [...] da una linea o da un circuito principale, alimentando con essa una linea o un circuito che si chiamano linea derivata o circuito derivato. Il termine è usato anche per qualificare dispositivi che servono a tale scopo: per es., scatola di d., quella ...
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semifenomenologico
semifenomenològico [agg.(pl.m. -ci) Comp. di semi- e fenomenologico] [LSF] Quasi fenomenologico, spec. di una teoria di un fenomeno che sia derivata a partire da assunzioni non direttamente [...] legate a principi primi ...
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spin warp
spin warp (o spin-warp) 〈spin uórp〉 [FME] [FNC] Locuz. ingl. "accumulo (della fase) di spin" per indicare una tecnica diagnostica derivata dalla tomografia di Fourier: v. risonanza magnetica [...] nucleare in fisica medica: V 30 d ...
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dispersivita
dispersività [Der. di dispersivo] [OTT] (a) Generic., la proprietà di un mezzo di dare luogo a dispersione (←) di radiazioni. (b) Specific., la derivata dell'indice di rifrazione di un mezzo [...] rispetto alla lunghezza d'onda di una radiazione; è negativa nella d. normale e positiva in quella anomala. (c) Talora, altra grandezza significativa nei riguardi delle proprietà dispersive di una sostanza; ...
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hertziano
hertziano 〈herziano〉 [agg. Der. del cognome di H.R. Hertz] [ELT] Dipolo h.: nella radiotecnica, l'antenna a dipolo in mezz'onda, derivata dal-l'oscillatore usato da H.R. Hertz nelle sue esperienze [...] sulle radioonde (→ Hertz, Heinrich Rudolf). ◆ [EMG] [ELT] Onde h.: (a) le onde elettromagnetiche generate artificialmente che sono usate nei sistemi di radiocomunicazione, e quindi, attualmente, nel campo ...
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derivata
s. f. [da derivato, part. pass. di derivare1]. – Concetto fondamentale nell’analisi matematica e nelle sue applicazioni che esprime, date due grandezze l’una funzione dell’altra (per es., in fisica, lo spazio percorso e il tempo impiegato...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.