MERCADANTE, Biagio
Francesco Franco
– Nacque a Torraca (in provincia di Salerno) il 12 maggio 1892. Dal 1905 frequentò l’istituto di belle arti di Napoli, sotto la guida di V. Volpe (Picone Petrusa, [...] (1964), Raccoglitrici di olive e Omaggio al golfo di Policastro, caratterizzati da un marcato realismo fotografico e da un colore derivato dalla tradizione della pittura di Corot.
Nel 1964 fu nominato socio dell’Accademia Tiberina di Roma.
Il M. non ...
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LAMBERTI, Stefano
Francesco Sorce
Nacque a Brescia nel 1482. Il padre, Piero (Fenaroli, p. 278), è forse da identificarsi con un notaio attivo a Brescia nella seconda metà del XV secolo (P. Guerrini, [...] comprende, all'interno di tre tondi, due busti di Santi vescovi nei semipennacchi e una Pietà che sormonta il fregio superiore, derivata da una placchetta del Moderno (Agosti, p. 78 n. 36).
Nel 1509, come attesta il contratto siglato il 13 febbraio ...
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BRUNI, Celestino
Giuseppe Pignatelli
Nato a Venosa nel 1585 da Vincenzo, entrò giovanissimo nell'Ordine degli eremitani di S. Agostino, compiendo i primi studi a Napoli e a Roma: seguì invece i corsi [...] subito dopo che le prediche di un cappuccino avevano accusato di usura la pratica dei cambi di Siena. Da ciò era derivata l'insolvenza di molti debitori e la convocazione da parte dell'arcivescovo di una congregazione di teologi, di cui fece parte ...
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GUITTI, Francesco
Rossella Faraglia
Nacque a Ferrara intorno all'inizio del XVII secolo.
Nella lettera dedicatoria degli Intramezzi di Ferrara (1626) viene definito "giovane studente d'età d'anni venti" [...] di Mercurio fu di una "grandiosità inaudita" (Molinari, p. 81), caratterizzato da un'eccezionale animazione derivata dal movimento incessante degli sfondi e delle macchine che, attraverso percorsi molteplici, trasportavano i personaggi, fingendo uno ...
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ASPERTINI, Guido
Augusta Ghidiglia Quintavalle
Figlio primogenito del pittore Giovanni Antonio, e fratello di Amico, nacque a Bologna verso il 1467; nel 1496 era già chiamato maestro ed assumeva opere [...] che l'A. era "creato" di Ercole da Ferrara, gli attribuisce la Lucrezia della Galleria Estense di Modena derivata certamente da Ercole, soprattutto perché nel Viridario (Bologna 1513, p. clxxxvii) Gian Filoteo Achillini celebra una Lucrezia dell ...
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IACOPO di Andrea
Sara Magister
Non si conosce la data di nascita di questo scultore, figlio di Andrea e originario di Firenze. Le notizie sono desunte dall'unico documento che lo riguarda, risalente [...] .
Nell'ambito del panorama romano dei monumenti sepolcrali, quello di Marcantonio Albertoni si colloca entro una precisa tipologia, derivata da Andrea Bregno o di matrice toscana (Strinati), come toscano era I., che, oltre alla ricorrenza di alcuni ...
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BRAMÈ (Bramero), Giovanni
Antonino Ragona
Figlio di Bartolo e di tale Antonina, di origine genovese, fu avviato dal padre, col fratello Giorgio ed il cugino Daniele, alla mercatura. Egli la esercitò [...] tocco largo e pittorico, il cromatismo modulato e chiaroscuralmente fuso, se da una parte fanno pensare ad una maniera derivata dal dipingere ad olio, dall'altra denunciano una personalità marcata ed inconfondibile (v. illustraz. in A. Ragona, 1970 ...
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FONTANA, Annibale
Andrea Spiriti
Nacque a Milano nel 1540 da famiglia di origine ticinese, come attesta la lapide funebre nella chiesa milanese di S. Maria dei Miracoli, redatta dall'amico Giacomo Resta [...] , 993, p. 448); nel rovescio della seconda alla vittoria imperiale di Mühlberg con l'immagine di Ercole e Vidra di Lema (derivata da un modello di L. Leoni); nel rovescio della terza alla restituzione di Piacenza ai Farnese (15 sett. 1556) con l ...
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DORIA, Giannettino (Giovanni)
Maristella Cavanna Ciappina
Nobile genovese, figlio di Tomaso e di Maria Grillo, fu erede e luogotenente di Andrea Doria.
L'essere stato designato successore del grande [...] in campagna, come sottolineano le fonti, Casoni compreso, che pretendono spiegare l'altezzosità del carattere del D. come derivata dalla sua condizione di "paesano" inurbato) e notizie sicure sulle vicende anteriori al suo ingresso nella casa del ...
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ANDREA d'Agnolo, detto Andrea del Sarto
Emma Micheletti
Figlio di un sarto, dal mestiere del quale derivò il suo soprannome, nacque a Firenze il 17 luglio 1486. La tradizione, confermata dal Vasari, [...] per le suore di S. Pietro la Deposizione di Cristo, ora a Pitti, compiuta nel 1524. La composizione, evidentemente derivata da quella famosa di fra' Bartolommeo, è ricca di delicate penombre, di bagliori splendenti, di luci vibranti, ma teatrale ...
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derivata
s. f. [da derivato, part. pass. di derivare1]. – Concetto fondamentale nell’analisi matematica e nelle sue applicazioni che esprime, date due grandezze l’una funzione dell’altra (per es., in fisica, lo spazio percorso e il tempo impiegato...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.