BERNABEI, Lazzaro
Mario Natalucci
Apparteneva ad una famiglia emigrata nel sec. XII da Famagosta in Ancona e ascritta in seguito alla nobiltà cittadina. Nacque da un Bernabeo di Cecco, presumibilmente [...] mancanza di ordine nella sua narrazione, premette di scrivere "secondo me sono occorse le materie ". E della confusione che era derivata da questo modo di procedere si giustifica nei capp. XIX e LX dicendo che "niuno prenda admiratione da me se non ...
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FIGARI, Antonio
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Genova il 16 maggio 1804 da Lazzaro e Paola Lanfranco. Ancora adolescente fu apprendista nella locale farmacia di G. Mojon; iscrittosi all'università, [...] ingannano i sistematici, e suddivide in regioni botaniche quella flora che ritiene non propria dell'Egitto ma derivata dalle regioni circostanti. Dalla flora passa all'agricoltura, alle possibilità di apportarvi utili cambiamenti, alle culture e ...
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RUFFO, Tommaso
Giuseppe Caridi
– Nacque a Napoli il 15 settembre 1663 da Carlo, terzo duca di Bagnara, e dalla sua seconda moglie Andreana Caracciolo dei duchi di Celenza.
Dalle prime nozze con Costanza [...] avrebbe dovuto attenersi a precise disposizioni da lui dettagliatamente indicate. Alla linea primogeniturale della famiglia, derivata dal fratellastro Francesco, duca di Bagnara, e rappresentata dal nipote cardinale Antonio Maria, Ruffo lasciò ...
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ORSINI, Maddalena
Silvia De Angelis
ORSINI, Maddalena. – Nacque il 22 febbraio 1534, forse a Perugia, da Camillo e da Elisabetta Baglioni, figlia di Giampaolo. Dal matrimonio nacquero anche Giovanni, [...] morte avvenne in odore di santità, anche a parere di Baronio e di esponenti dell’Ordine domenicano. Tuttavia l’ambiguità derivata dall’impronta savonaroliana del monastero e le drammatiche vicende che la famiglia Orsini visse a partire dalla fine del ...
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CRISTOFALI (Cristofoli, Cristofori), Adriano
Francesca D'Arcais
Figlio di Marcantonio e di Margherita Bellanti, nacque a Verona il 25 Marzo 1718.
Il padre era giardiniere presso il marchese G. B. Spolverini, [...] a lesene e semicolonne; nella facciata sul cortile modiglioni che animano i timpani delle finestre, in cui chiarissima è la derivazione dal Sammicheli, movimentano la parete con un gioco di masse abbastanza articolato; in maniera analoga, ma con una ...
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TOSI, Giovanni
Gabriella Olivero
TOSI (Toso, Tonso), Giovanni. – Nacque a Milano nel 1528 dalla famiglia dei conti Tosi.
Il nonno paterno, Michele, fu avvocato fiscale, questore dell’Annona e consigliere [...] Vasti (P.O. Kristeller, Iter Italicum, Leiden 1995, I, p. 405, ne segnala una copia alla Biblioteca nazionale di Napoli, derivata da un esemplare proveniente dalla Biblioteca Saibanti di Verona); Del modo che si tenne in porre la prima pietra della ...
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DELLA ROVERE
Giovanni Romano
Famiglia di pittori e miniatori torinesi, attivi nella prima metà del sec. XVII, che non risulta in rapporto di parentela con i fratelli Giovan Battista e Giovan Mauro Della [...] al pittore fossanese Pietro Paolo Barocio [Baroto?], in cui si vede la Madonna che appare nella parte superiore della tela, derivata da un'incisione del Barocci). Non è da escludere che il mancato completamento del dipinto sia da imputare alla morte ...
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GALIZZI, Luigi
Chiara Basta
Figlio di Giovanni Battista e di Santa Colleoni, nacque il 31 dic. 1838 a Ponte San Pietro, nei pressi di Bergamo. Nel 1850 prese parte al concorso per l'ammissione ai corsi [...] G. a una propria visione della pittura che, misurata e fedele alla tradizione figurativa accademica, non mostra alcun turbamento derivante dal dibattito contemporaneo sull'arte, anche su quella di soggetto sacro. Questo spiega la fortuna del G., che ...
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COSTA, Andrea
Andreina De Clementi
Nacque ad Imola il 30 nov. 1851 da Pietro Casadio e da Rosa Tozzi.
Il padre, che sposò poi in seconde nozze Teresa Selvatici, era domestico in casa Orsini; Orso Orsini [...] socialista di consistenza reale. Il programma, giudicato il frutto più maturo dei pensiero del C. (Della Peruta), derivava dalla fusione di elementi marxisti e blanquisti. Esso rifletteva anche una delle più radicate convinzioni del suo fondatore, l ...
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DONNOLO, Shabbĕtay Bar Abrāhām
Gianfranco Fiaccadori
Medico e uomo di scienza ebreo, figlio di Abrāhām, nato ad Oria, oggi in provincia di Brindisi, nel 913 o poco dopo. I principali dati della sua [...] , se non il primo, a scrivere d'argomenti scientifici in ebraico. Il Sēfer ha-Mirqạḥōt, opera tutt'altro che derivata o compilativa, è di fatto un originale compendio dell'esperienza farmacologica da lui acquisita in quarant'anni d'esercizio della ...
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derivata
s. f. [da derivato, part. pass. di derivare1]. – Concetto fondamentale nell’analisi matematica e nelle sue applicazioni che esprime, date due grandezze l’una funzione dell’altra (per es., in fisica, lo spazio percorso e il tempo impiegato...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.