GAMBARA, Maffeo (Maffeo da Gambara)
Gabriele Archetti
, Maffeo (Maffeo da Gambara). - Figlio di Federico e di Dorotea di Giovanni da Iseo nacque, probabilmente a Brescia, negli anni centrali della seconda [...] rurale di Gambara e il G., assegnava a quest’ultimo l’area situata tra il torrente Gambara e la «seriola» da esso derivata.
Nel 1421, con il ritorno del dominio visconteo su Brescia, il G. fu inviato a Milano in veste di ambasciatore per presentare ...
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GIUFFRÈ, Antonino
Gaetano Bongiovanni
, Non si conoscono le date di nascita e di morte, né si hanno notizie sulla formazione artistica di questo pittore, probabilmente d'origine messinese, attivo in [...] presente nel trittico di Taormina. Secondo Pugliatti (1993, p. 60), la totale uniformità compositiva delle due teste potrebbe derivare dall'utilizzazione di un cliché comune "il cui prototipo andrebbe ascritto a Salvo De Antonio (nipote ex fratre di ...
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BOULANGER, Jean (Giovanni)
Massimo Pirondini
Figlio di Olivier, nacque a Troyes intorno al 1606. Il Malvasia, nella vita di Guido Reni, lo nomina tra gli allievi che il maestro bolognese trattenne nella [...] di S. Giorgio a Sassuolo (tela iniziata nel nov. 1646), dove è riconoscibile pur nella composizione su due piani, chiaramente derivata dal Reni, un personale tentativo di unità, il tutto pervaso da una luce e da un colore di marca prettamente veneta ...
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MARGARUCCI, Ciccolino
Giampiero Brunelli
MARGARUCCI, Ciccolino. – Nacque nel 1557 a San Severino Marche da Cesare e Tesaora Ciccolini. La famiglia apparteneva al locale patriziato, contando numerose [...] torno di anni gli ordini sacri, non rimase nella città natale. Le sue competenze giuridiche e la fama derivata dalle esperienze di governo pastorale nell’arcidiocesi milanese ne fecero un esperto vicario diocesano. Grazie all’intervento di Lewis ...
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BRUNACCI, Vincenzo
Ugo Baldini
Nato a Firenze il 3 marzo 1768 da Ignazio Maria e da Elisabetta Danieli, ricevette la prima istruzione nel collegio degli scolopi, iniziando quindi lo studio della matematica [...] per incarico del governo estese poi alle università di tutta la Repubblica cisalpina. Nel 1802 pubblicò a Pavia la Analisi derivata, e negli anni seguenti dette alle stampe un ponderoso Corso di matematica sublime in quattro volumi (Firenze 1804-1808 ...
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CARCANO, Filippo
Luisa Giordano
Nacque a Milano il 25 sett. 1840, figlio di Gaetano, modesto merciaio che teneva bottega al Coperto dei Figini, e di Francesca Piccaluga. Il giovane venne avviato alla [...] , le coordinate spaziali, la distribuzione, spesso a macchia, del colore e lo spunto lirico del soggetto. Piena felicità compositiva, derivata dall'esperienza di paesista, è ravvisabile anche in L'ora del riposo degli operai durante i lavori dell ...
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ERIONI, Cesare
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Fermo (prov. di Ascoli Piceno) il 18 maggio 1719 (errata la data proposta dal De Tipaldo), da Gregorio e da Maria Agnese Viviani, entrambi patrizi fermani [...] , comprendente alcuni piccoli trattati, varie composizioni elogiative e d'occasione, e un dialogo Sulla retta ragione e sulla scienza derivata dai Greci; i primidue volumi, in lingua italiana, furono criticati per "difetto di purezza di favella e di ...
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BELLAVITIS, Giusto
Nicola Virgopia
Nacque il 22 nov. 1803 a Bassano (Vicenza) dal conte Ernesto e da Giovanna Navarini.Ricevette la prima istruzione dal padre, funzionario nel municipio di Bassano, [...] ordine, in Mem. d. Soc. ital. d. scienze, arti e fisica di Modena, XXXV, 2(1855), pp. 1-50; Sulla derivazione delle curve, in Annali di scienze matematiche e fisiche Tortolini, III (1852), pp. 508-16; Sulla risoluzione numerica delle equazioni, in ...
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MAZZINI, Giuseppe
Giuseppe Monsagrati
– Nacque a Genova il 22 giugno 1805 da Giacomo, medico e poi professore di patologia e di anatomia nell’ateneo cittadino, e da Maria Drago.
Unico maschio e terzo [...] al nuovo fattore di disturbo rappresentato dall’avvento di Pio IX e dalla spinta al riformismo dei sovrani che ne era derivata, scrisse, «in un momento di espansione giovanile» (a Lamberti, 8 sett. 1847, Ed. nazionale…, XXXI, p. 300), una lettera al ...
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GIOVANNI Fiorentino (da Firenze)
Franco Pignatti
A un ser Giovanni è ascritta una raccolta di novelle, conservata adespota e anepigrafa dai manoscritti, e attribuita sulla base di un sonetto, forse apocrifo [...] rimasta anepigrafa; Esposito (Il Pecorone, pp. XVII s.), all'inverso, ha interpretato "Giovanni del Pecorone" come un'antonomasia derivata dal titolo, da intendere perciò "Giovanni del Pecorone"; Muscetta (1965) ha pensato a un ser Giovanni d'Arezzo ...
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derivata
s. f. [da derivato, part. pass. di derivare1]. – Concetto fondamentale nell’analisi matematica e nelle sue applicazioni che esprime, date due grandezze l’una funzione dell’altra (per es., in fisica, lo spazio percorso e il tempo impiegato...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.