MOCCHI, Walter
Alessandra Cimmino
– Nacque a Torino il 27 sett. 1871 da Luigi Ferdinando e da Laura Lazzaro. Conseguì il grado di tenente di artiglieria presso la scuola militare della sua città ma, [...] pure erano stati qualcosa di più di una spontanea insorgenza popolare – e di conseguenza da tali eventi era derivata solo la riappacificazione fra la borghesia crispina e quella anticrispina, che aveva prodotto, nello specifico, il ministero Pelloux ...
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MARINARI, Onorio.
Sandro Bellesi
– Figlio del pittore Gismondo e di Maddalena Guinterini, nacque a Firenze il 31 ott. 1627. Dopo avere appreso i primi rudimenti nella bottega del padre, modesto decoratore [...] di svincolarsi dagli esclusivi parametri referenziali dolciani; si segnala infatti per una nobiltà d’impianto d’impronta classicista, derivata sicuramente dalla conoscenza della pittura di V. Dandini, e per la resa morbida e sfumata degli incarnati ...
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SCULTORI, Diana
Barbara Furlotti
– Figlia dello scultore, incisore e stuccatore Giovan Battista da Verona e di Osanna da Acquanegra, nacque a Mantova intorno al 1547, come si evince dal contenuto [...] , l’inserimento di paesaggi naturali animati da villaggi, come nel caso di Latona partorisce Apollo e Diana nell’isola di Delo, derivata da un dipinto di Giulio Romano (L’opera incisa di Adamo e Diana Scultori, 1991, pp. 174-176). Insieme alle ...
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REVERBERI, Giuseppe
Fabio De Sio
REVERBERI, Giuseppe. – Nacque a Cannara (Perugia), il 20 agosto 1901 da Luigi e da Cesira Zamboni.
Laureatosi in teologia presso il Pontificio Ateneo Lateranense nel [...] . Questi esperimenti sono ancora citati nei manuali di biologia dello sviluppo.
Una seconda linea di ricerca derivata dalla tradizione della Stazione, che Reverberi lasciò in eredità agli allievi, fu lo studio sperimentale della determinazione ...
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SOZZINI (Socini), Mariano
Andrea Vanni
SOZZINI (Socini), Mariano. – Nacque a Siena il 5 luglio 1613 da Alessandro, che apparteneva a una delle famiglie nobili più antiche della città, e dalla contessa [...] , requisito indispensabile per il loro definitivo ingresso tra i padri dell’oratorio. Negli anni successivi, fermò l’esperienza derivata dall’insegnamento in un brevissimo trattato di Avvertimenti a quelli che desiderano di essere ricevuti in casa di ...
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MELIS, Melkiorre
Mario Devoto
MELIS, Melkiorre. – Nacque a Bosa in Sardegna il 1° apr. 1889 da Salvatore, commerciante di tessuti, e da Giuseppina Masia.
Era quarto di otto fratelli, tra i quali Olimpia, [...] non (vi figurò anche Cambellotti), e studiò una veste grafica ricercata e nuova, geometrizzante e spigolosa, manifestamente derivata, nei partiti decorativi, dai manufatti popolari. La novità di Rivista sarda spianò la strada al M. per collaborazioni ...
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KÖRNER, Guglielmo (Wilhelm)
Gian Piero Marchese
Nacque a Kassel il 20 apr. 1839. Il padre era incisore di monete.
Frequentò un istituto tecnico per allievi ingegneri a Kassel; dopo aver lavorato in alcuni [...] isomère à la toluidine, ibid., pp. 111-114); in esso viene proposta, in una nota, la formula di struttura della piridina, derivata da quella del benzene per sostituzione di un CH con un N; eguale formula fu proposta poco dopo, indipendentemente, da J ...
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DE ROSSI, Giovanni Giacomo
Massimo Ceresa
Fu l'iniziatore della fortuna artistica e commerciale della famiglia De Rossi, originaria del Milanese, che nel sec. XVII e nella prima metà del XVIII rappresentò [...] di Roma di E. Dupérac, incisore parigino, pubblicata per la prima volta da Lafréry nel 1577, nonché una pianta simile, derivata da quella del Dupérac, ma incisa da Giacomo Lauro. Nel 1655 eseguì una pianta del conclave tenutosi durante la sede ...
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MONOSILIO, Salvatore
Stefano Pierguidi
– Nacque a Messina il 30 maggio 1715 da Caterina Monosilio e Andrea Scimone; assunse il cognome materno in omaggio, forse, a uno zio canonico, Salvatore Monosilio. [...] evidentemente lavorò molto nella seconda metà degli anni Quaranta.
In S. Paolino alla Regola affrescò una Gloria di s. Anna derivata dalla Gloria di s. Camillo de Lellis di Conca alla Maddalena, del 1744; nell’oratorio del collegio nuovo dei padri ...
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CASSITTO, Luigi Vincenzo
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Bonito (Avellino), allora nella provincia del Principato Ultra, il 29 (Perrotta) o il 31 (Gatti) dic. 1766 da Romualdo, giureconsulto, e da Saveria [...] di Domenico Soto, il quale invece ne vedeva le scaturigini nel rito dei certosini. Per il C., più semplicemente, essa sarebbe derivata da quelli gallico-romana in uso nel secolo XIII in Francia, ove l'Ordine domenicano aveva mosso i primi passi; poi ...
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derivata
s. f. [da derivato, part. pass. di derivare1]. – Concetto fondamentale nell’analisi matematica e nelle sue applicazioni che esprime, date due grandezze l’una funzione dell’altra (per es., in fisica, lo spazio percorso e il tempo impiegato...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.