. Il termine greco κανών (cfr. κάννα) che vale originariamente "canna" quindi "regolo", venne presto ad acquistare anche il valore di "regola", "norma", "principio", "esempio": in questo senso si parla [...] , così, in un senso affine sul quale influì anche l'altro concetto di conformità alla regola di fede, da essi derivata, furono detti canonici i libri sacri accolti universalmente dalla Chiesa come ispirati, in contrapposizione a quelli discussi (v ...
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GIORGIO V re di Hannover
Giuseppe GALLAVRESI
Nato a Berlino il 27 maggio 1819, morto a Parigi il 12 giugno 1878. Cieco dall'adolescenza in seguito all'errore di un chirurgo, fu però educato dal padre, [...] meno democratica. Accostatosi via via a Napoleone III, re G. osteggiò la politica prussiana, segnatamente nella vertenza derivata dalla successione ai ducati di Schleswig-Holstein e, scoppiata la guerra del 1866, si schierò risolutamente a fianco ...
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TALASSIO
Giulio Giannelli
. Invocazione che si ripeteva nella cerimonia nuziale presso gli antichi Romani.
L'origine e il significato di questo grido sono ignoti, come erano ignoti ai Romani stessi: [...] come nei matrimonî greci si invocava Imeneo. Degli antichi, già Varrone aveva tentato di interpretare questa parola come derivata da τάλαρος = quasillum, pensum muliebre (cfr. Servio, Ad Aen., I, 651); ipotesi moderne sono che si debba riconoscere ...
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Armamenti
Carlo Jean
Ogni epoca storica e società ha conosciuto differenti e peculiari tipi di guerra e armamenti. Le armi bianche – da taglio e da getto – e quelle da fuoco a corta gittata e a ridotta [...] al tempo. Il passaggio dalle guerre agricole a quelle industriali si verificò con la rivoluzione militare del XIX sec., derivata dallo straordinario progresso tecnologico nel campo della propulsione (vapore per le ferrovie e per le navi e poi motori ...
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punto
punto [Der. del lat. punctum "puntura, forellino", dal part. pass. punctus di pungere "pungere"] [LSF] (a) Ente geometrico che non ha estensione in nessuna delle dimensioni dello spazio e che pertanto [...] (quando il segno ╳ è usato per il prodotto vettoriale); (d) apposto in alto sul simb. di una grandezza, ne indica la derivata ordinaria prima, assai spesso la derivata prima rispetto al tempo; se i punti sono due, orizzontalmente, si tratta della ...
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BUSIRI, Giovanni Battista, detto anche Titta o Tittarella
Andrea Busiri Vici
Nacque a Roma nel 1698, ultimo dei tre figli di Simon Beausire (nato a Parigi nel 1648)e della romana Angela Francesca di [...] 121, nel casamento in cui dimorava anche lo scultore Giovanni Maini, principe dell'Accademia di S. Luca. Da una sua incisione, derivata da un disegno paesistico del Guercino e firmata e datata 1764, si puòdesumere che sia morto dopo quella data.
IlB ...
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fusione
fusióne [Der. del lat. fusio -onis, dal part. pass. fusus di fundere propr. "versare", poi "fondere"] [FML] Transizione di fase dallo stato solido a quello liquido: v. fusione; per gli aspetti [...] la cosiddetta f. fredda (v. oltre). ◆ [FTC] [TRM] F. a cera persa: antichissima tecnica di f., dalla quale è derivata la moderna tecnica della microfusione (←); consisteva nel formare un modello di cera dell'oggetto da riprodurre per f., intorno a un ...
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cena
Andrea Mariani
. Il vocabolo è sempre usato metaforicamente. Nell'occorrenza di Cv I I 18, in armonia con l'intendimento dantesco (intendo fare un generale convivio, § 11), il vocabolo, che fa [...] 1 (0 sodalizio eletto a la gran cena / del benedetto Agnello) la metafora è non solo di origine evangelica, ma addirittura derivata dalla fusione del passo di Luca (14, 16 " Homo quidam fecit coenam magnam et vocavit multos ") con quello di Apoc. 19 ...
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bianchezza
Federigo Tollemache
. Ricorre tre volte nel Convivio, mai altrove: IV XXII 17 la beatitudine precederà noi in Galilea, cioè ne la speculazione. Galilea è tanto a dire quanto bianchezza. Bianchezza [...] Marco (16, 1-7), in cui, basandosi su un'etimologia di Isidoro di Siviglia riportata anche dalle Derivazioni di Uguccione, intende per ‛ Galilea ' (da lui derivata dal greco γάλα, latte) la b., ossia il colore che più di ogni altro rispecchia la luce ...
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e (numero di Nepero)
e (numero di Nepero) simbolo del numero irrazionale trascendente base dei logaritmi naturali. Prende il nome dal matematico J. Napier (latinizzato in Nepero) vissuto tra xvi e xvii [...] è y′ = axIna, per cui scegliendo e come base della potenza, il coefficiente Ine diventa uguale a 1 e si ha che la derivata di y = ex è y′ = ex così che tutte le formule conseguenti si semplificano. In particolare, con tale base assumono una scrittura ...
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derivata
s. f. [da derivato, part. pass. di derivare1]. – Concetto fondamentale nell’analisi matematica e nelle sue applicazioni che esprime, date due grandezze l’una funzione dell’altra (per es., in fisica, lo spazio percorso e il tempo impiegato...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.