Nell’analisi vettoriale, se v (P) è il vettore di un campo vettoriale e l è una linea assegnata nella regione sede del campo, P il suo generico punto, dl lo spostamento elementare di P, si chiama c. (o [...] della c. del campo elettrico La c. di un campo elettrico E relativa a un circuito chiuso l è uguale alla derivata temporale del flusso del campo di induzione magnetica B attraverso una qualunque superficie avente la linea l come bordo. Utilizzando il ...
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FRANCIA
Emmanuel DE MARTONNE
Pino FORTINI
Emmanuel DE MARTONNE
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Giulio COSTANZI
Anna Maria RATTI
Raymond LANTIER
Francesco COGNASSO
Roberto PALAMAROCCHI
Pietro [...] il? Questa forma, che è la sola usata nella lingua letteraria odierna, ha per rivale est-ce que le roi viendra?, espressione famigliare derivata dal fr. ant. ço est que, fr. medio c'est que, ridotto a forma interrogativa; est-ce que ha la funzione di ...
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GREGARINE
Leopoldo Granata
. Protozoi della classe degli Sporozoi (v.). Forme parassite con dimensioni variabili da pochi μ a 16 mm. (Porospora gigantea); allo stato libero e mobile hanno tendenze [...] dell'ospite; talvolta con ispessimenti longitudinali. I solchi tra gl'ispessimenti sono pieni di una sostanza gelatinosa, derivata da uno strato giacente sotto l'epicito: lo strato gelatinoso. Alla emissione di tale secrezione è dovuto secondo ...
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NOVIO Plauzio (Novios Plautios)
Gabriella Battaglia
Artista, noto soltanto dalla breve iscrizione della cista Ficoroni (v. argonauti; cista; ficoroni): Novios Plautios med Romai fecid Dindia Macolnia [...] Argonauti, che l'artista incise con nobilissime forme sul corpo della cista, dono nuziale di Dindia Macolnia alla figlia, è certamente derivata, per vie a noi oscure, da un originale della grande pittura greca; ma anche se l'artista non è stato l ...
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Giurista e storico, nato a Paderborn il 30 aprile 1826, morto a Innsbruck il 10 luglio 1902. Entrato nel 1848 in rapporti con Giovanni Federico Böhmer, maestro negli studî sulle fonti medievali e professore [...] Beziehungen (Innsbmck 1861) e in Deutsches Kaisertum und Königtum (Innsbruck 1862), e dichiarava la caduta del sacro romano impero derivata non dall'aver esso esteso all'Italia meridionale la sua sfera d'azione, ma dall'avere, con Ottone, fatto ...
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GALLO-ROMANA, arte
P. M. Duval
Si dà questo nome alla produzione artistica di età romana che si trova nel territorio della Gallia. L'arte g.-r. partecipa delle caratteristiche generali dell'arte provinciale [...] e stilistiche celtiche; oppure, viceversa, quando opere tipicamente celtiche per contenuto si trovano espresse in forma derivata dalla tradizione ellenistico-romana. Ma questa rigorosa distinzione non viene sempre osservata e (specialmente da parte ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. I materiali votivi: caratteri generali
Alessandro Campus
Nell'ambito delle indagini connesse con i complessi cultuali, i materiali votivi costituiscono un'ampia [...] salvifico o per ringraziare ad evento avvenuto. Di qui la più generica dizione moderna di ex voto, locuzione latina derivata dall'ellissi di ex voto suscepto ("secondo la promessa fatta"), formula talvolta apposta su oggetti offerti nei santuari e ...
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secanti, metodo delle
secanti, metodo delle (per la risoluzione di una equazione) metodo numerico per la ricerca degli → zeri di una funzione; è anche detto metodo delle corde. Si riferisce al problema [...] [a, b], cioè per i punti A(a, ƒ(a)) e B(b, ƒ(b)). Si supponga per semplicità che la funzione abbia nell’intervallo considerato derivata seconda ƒ″ > 0 e che sia ƒ(a) < 0 e ƒ(b) > 0; la curva volge quindi la concavità verso le ordinate ...
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metodo ai volumi finiti
Alfio Quarteroni
Metodo numerico per l’approssimazione della soluzione di un’equazione (o di un sistema di equazioni) alle derivate parziali. Sia Ω un sottoinsieme limitato di [...] su tutto Ω oppure su una sua parte a seconda dell’espressione che assume f(u). Osserviamo che ∂/∂t indica la derivata parziale rispetto al tempo mentre
Sia {T} una partizione di Ω in elementi poligonali non sovrapponentisi, ovvero tali che due ...
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soluzioni deboli
Luca Tomassini
Consideriamo un operatore differenziale lineare
definito su un aperto connesso A di ℝn, dove le ak(x) sono funzioni su A sufficientemente regolari (per es. differenziabili [...] debole stessa, in linea di principio solo localmente integrabile e dunque potenzialmente molto irregolare, è in realtà derivabile un numero sufficiente di volte. Per es., nel caso delle equazioni cosiddette ellittiche ogni soluzione debole è ...
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derivata
s. f. [da derivato, part. pass. di derivare1]. – Concetto fondamentale nell’analisi matematica e nelle sue applicazioni che esprime, date due grandezze l’una funzione dell’altra (per es., in fisica, lo spazio percorso e il tempo impiegato...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.