. Con il nome di demotico ("popolare") tratto da Erodoto (II, 36; cfr. Diod., III, 3), si designa la fase della lingua scritta egiziana che va dal 700 circa a. C., sino alla fine dell'impero romano. Essa [...] dal Griffith e dal Thompson) del sec. III dell'era volgare. I testi demotici appaiono scritti in una forma di corsivo derivata dal ieratico, ma per l'uso corrente ricca di legature, presentante nella XXV-XXVI dinastia (700-500) una forma speciale, il ...
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INDIVIA (lat. scient. Cichorium endivia L.; fr. endivie, chicoréedes jardins; sp. escarola, endivia; ingl. commun endive; ted. Winter-Endivie)
Augusto Béguinot
Pianta annua o bienne, alta da 20 a 30 [...] ritenne originaria delle Indie, ma in seguito si fece strada l'opinione, accettata poi dallo stesso autore, che fosse derivata con la coltura dalla subsp. pumilum Jacq. (C. divaricatum Schoub.), che è un ceppo spontaneo nei paesi circummediterranei ...
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MOORE, Eliakim Hastings
Giovanni Lampariello
Matematico, nato a Marietta, Ohio, il 26 gennaio 1862, morto a Chicago il 30 dicembre 1932. Fu professore all'università di Chicago dal 1892, e uno dei primi [...] (Math. Annalen, XLIX, 1896, p. 49) numerose classi di tali funzioni, caratterizzandole come soddisfacenti a particolari tipi di equazioni funzionali, che generalizzano quelle ben note, cui soddisfano la funzione Γ e la sua derivata logaritmica. ...
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soluzioni, separazione delle
soluzioni, separazione delle metodo per determinare un intervallo chiuso [a, b] in cui l’equazione ƒ(x) = 0 ha una e una sola soluzione; il metodo viene utilizzato nella [...] in
e il valore +0,58 cade all’interno dell’intervallo [0, 2]; quindi non è applicabile il primo teorema sull’unicità; la derivata seconda ƒ″ (x) = 6x è però sempre positiva in [0, 2] e soddisfa le ipotesi del secondo teorema di unicità. Ne consegue ...
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durata
Laura Ziani
In un’operazione finanziaria è formalmente definita come l’intervallo di tempo che intercorre fra l’inizio e la fine dell’operazione. In operazioni elementari, che consistono semplicemente [...] del tasso (o, più precisamente, dell’intensità) istantaneo di interesse r, cioè ponendo V=Σk xkexp(−rtk) e indicando con Vr la derivata di V rispetto a r, si ha Vr=−Σktkxkexp(−rtk), da cui −Vr/V=Σktk(Vk/V). Essa consente di interpretare la duration ...
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antropologia economica
Alfonsina Manzo
Massimiliano Vatiero
Disciplina che ha come oggetto il legame intercorrente fra i meccanismi di produzione e allocazione delle risorse economiche ‒ non solo quelle [...] , tipici del cosiddetto homo oeconomicus. Una seconda (probabilmente la più diffusa), detta ‘sostanzialista’ e derivata dall’economia istituzionalista, non rigetta i canoni microeconomici, ma sottolinea la rilevanza della cornice socioculturale alla ...
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CHARES di Lindo (Χάρης)
M. T. Amorelli*
Scultore greco, nato a Lindo, nell'isola di Rodi. Fu scolaro di Lisippo. Acquistò fama per aver eseguito in Rodi la colossale statua di Helios (il Sole), divinità [...] Vi furono molte notizie intorno ad esso nell'antichità, ed anche Plinio (Nat. hist., xxxiv, 41) ce ne dà una descrizione, derivata forse da Muciano: "Sopra tutto fu ammirato il colosso del Sole a Rodi, fatto da Ch. di Lindo, discepolo di Lisippo. Il ...
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funzione, primitive di una
funzione, primitive di una si dice primitiva di una funzione ƒ(x) in un intervallo [a, b], una funzione F(x) derivabile tale che F′(x) = ƒ(x). Per il teorema fondamentale del [...] ƒ: C → C è definite formalmente nello stesso modo, ma poiché l’esistenza della derivata F′ (z) implica che F sia una funzione analitica, tale deve essere pure la sua derivata ƒ(z). Supposto dunque che ƒ(z) soddisfi le condizioni di → Cauchy-Riemann ...
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seccare
Lucia Onder
Letteralmente il verbo vale " inaridire ", nell'immagine di Pg XXII 51 E sappie che la colpa che rimbecca / per dritta opposizione alcun peccato, / con esso insieme qui [nel Purgatorio] [...] e in genere delle membra, valse per gli antichi ‛ esser colto da paralisi ' " (cfr. " Bull. " XIV [1907] 243).
L'immagine è derivata a D. forse dalla Bibbia, dove (Luc. 23 31; Ezech. 20, 47) la pena del peccato è dipinta come l'inaridire della pianta ...
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Lebesgue Henry-Leon
Lebesgue 〈lëbèg〉 Henry-Léon [STF] (Beauvais 1875 - Parigi 1941) Prof. di matematica nell'univ. di Poitiers e poi di Parigi; socio straniero dei Lincei (1925). ◆ [ANM] Decomposizione [...] IV 2 f. ◆ [ANM] Teorema della derivabilità di L., o teorema di derivazione di L.-Vitali: afferma che ogni funzione continua e a variazione limitata ha derivata finita per tutti i valori della variabile indipendente eccettuati quelli appartenenti a un ...
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derivata
s. f. [da derivato, part. pass. di derivare1]. – Concetto fondamentale nell’analisi matematica e nelle sue applicazioni che esprime, date due grandezze l’una funzione dell’altra (per es., in fisica, lo spazio percorso e il tempo impiegato...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.