massimo
massimo nozione che in matematica ha diverse accezioni.
☐ Per un insieme ordinato (A, ≤) il massimo è un elemento a ∈ A, tale che per ogni x ∈ A risulti x ≤ a. Il massimo può non esistere o perché [...] funzione di x; la sua espressione è ricavabile dalla formula di → Erone:
L’area è massima quando lo è il suo quadrato A2(x), la cui derivata si annulla per x = 2p/3 e x = p, come mostra anche il suo grafico. Nel punto M(2p/3, p3/27) la funzione ha ...
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VĂRĂŞTI-BOIAN
E. Comsa
TI-BOIAN Località della Romania sud-orientale sulla riva del lago Boian in mezzo al quale, su un isolotto di circa 600 × 150 m denominato GrădiŞtea Ulmilor, si trova un notevole [...] , orizzontali e parallele. Questo tipo resta in uso per lungo tempo, per tutto il corso della cultura Boian, derivata dalla più antica cultura Dudesti arricchita di alcuni elementi appartenenti alla cultura della ceramica lineare. La cultura Boian ha ...
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Economista norvegese (Oslo 1895 - ivi 1973); prof. nell'univ. di Oslo (dal 1931), esponente dell'indirizzo econometrico, fondatore e direttore della rivista Econometrica (1933-1955). Socio straniero dei [...] of political economy (1931-32) hanno contribuito ad affinare notevolmente le teorie dell'acceleratore o della domanda derivata; il suo nome è soprattutto legato allo sviluppo della macroanalisi, della dinamica economica, dell'impostazione razionale ...
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Scrittore inglese (n. 1525 circa - m. Bernack, Stamford, 1577). Ebbe giovinezza scapestrata; di seredato dal padre, sposò (1568 circa) una ricca vedova, ma nel 1572 dovette ugualmente emigrare per sfuggire [...] (quasi traduzione della riduzione di L. Dolce delle Fenicie di Euripide); la prima commedia inglese in prosa, The supposes (derivata da I suppositi di L. Ariosto e rappresentata nel 1566); A glasse of governement (1575). Sono anche da menzionare ...
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MAGGI, Carlo Maria
Egidio Bellorini
Nacque a Milano, di famiglia agiata, l'8 maggio 1630; si laureò in legge a Bologna e quindi, dopo qualche viaggio in varie parti d'Italia, si stabilì in patria, dove [...] drammi sacri, Teopisto, e Il ritorno d'Azoto (che rifà la parabola del figliuol prodigo), la Ifigenia derivata da Euripide e la Troade derivata da Seneca. Ma di tutte le sue produzioni teatrali si ricordano specialmente le commedie in versi, nelle ...
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JODELLE, Étienne
Ferdinando Neri
Poeta, nato nel 1532 a Parigi, dove morì nel luglio del 1573. Di nobile famiglia, signore del Lymodin, ebbe vita inquieta, sdegnosa, e da ultimo povera; ingegno versatile [...] .
Scrisse la prima tragedia francese di tipo classico: la Cléopâtre captive, che fu rappresentata nel carnevale del 1553. Derivata dalla Vita di Antonio di Plutarco, sull'esempio di una tragedia italiana, di poco anteriore (la Cleopatra di Cesare ...
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SZENT GYÖRGYI, Albert
Medico, nato il 15 settembre 1893 a Budapest. Dopo avere prestato servizio nella guerra mondiale come ufficiale medico, si dedicò alla biochimica; dal 1930 dirige l'istituto di [...] sostanza cristallina con energiche proprietà riducenti, assai importante nei processi di ossidazione-riduzione. Questa sostanza, in quanto derivata da uno zucchero a sei atomi di carbonio fu dapprima chiamata acido exuronico e venne poi identificata ...
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analisi funzionale
analisi funzionale settore disciplinare che ha come oggetto di studio le funzioni o famiglie di funzioni, viste come elementi di opportuni spazi astratti, detti appunto spazi funzionali, [...] (quali la struttura di spazio vettoriale, spazio metrico, spazio normato) ed è possibile estendere a essi i concetti di limite, derivata e integrale. Per esempio, la famiglia delle funzioni continue su un intervallo limitato [a, b] a valori in R, che ...
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Avenarius, Richard
Filosofo tedesco (Parigi 1843 - Zurigo 1896). Dal 1877 fu prof. a Zurigo. Riprendendo alcuni assunti di fondo del positivismo (primato epistemico delle sensazioni, relativismo gnoseologico, [...] A. diede il nome di «empiriocriticismo». Sua tesi di fondo è che il mondo empirico possiede una propria unità originaria derivata da una «coordinazione indissolubile» tra uomo e ambiente. È questo il «concetto originario del mondo», già proprio dell ...
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controllo numerico
Augusto Di Napoli
Sistema di controllo automatico che opera secondo un codice numerico. La maniera più semplice di realizzare un sistema di controllo a catena chiusa consiste nel [...] misurato fμ della variabile di uscita (variabile di errore), ma anche del suo integrale e a volte della sua derivata o di algoritmi più complessi. In passato l’implementazione di questi regolatori veniva realizzata con sistemi cablati spesso tramite ...
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derivata
s. f. [da derivato, part. pass. di derivare1]. – Concetto fondamentale nell’analisi matematica e nelle sue applicazioni che esprime, date due grandezze l’una funzione dell’altra (per es., in fisica, lo spazio percorso e il tempo impiegato...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.