coefficiente angolare
coefficiente angolare numero che indica una direzione in un sistema di riferimento cartesiano. In una retta di equazione y = mx + q è il valore del parametro m che appare come coefficiente [...] angolare non è definito per le rette parallele all’asse delle ordinate. Nel caso di una funzione derivabile y = ƒ(x), la sua derivata per x = x0 ha una interpretazione che coinvolge il concetto di coefficiente angolare: essa infatti indica il ...
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Dini, teorema di (o teorema della funzione implicita)
Dini, teorema di (o teorema della funzione implicita) Teorema, dimostrato dal matematico U. Dini, che stabilisce quando il luogo di zeri di un’equazione [...] parziali nel campo C, in cui è definita f. Sia P0=(x0, y0) una soluzione dell’equazione f(x, y)=0 appartenente a C e tale che la derivata parziale fy (P0)≠0, dove fy(x, y)=δf(x, y)/δy. Allora, in un intorno U di x0 esiste una e una sola funzione ...
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Riemann-Lebesgue, lemma di
Riemann-Lebesgue, lemma di in analisi, stabilisce che nello sviluppo in serie di → Fourier di una funzione ƒ(x), periodica di periodo 2π e ivi assolutamente integrabile,
i [...] è la funzione ƒ. Per esempio, se ƒ è continua a tratti, ammette solo discontinuità di prima specie (salti) e ha altrove derivata limitata, i coefficienti sono O(1/n); se ƒ è continua e ammette al più punti angolosi, i coefficienti sono O(1/n2 ...
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concavita
concavità [Der. di concavo, "l'essere concavo, configurazione concava"] [ALG] Per una curva piana, si parla di c. positiva oppure negativa (o convessità) nei tratti in cui una tangente t lasci [...] ). Se la curva ha equazione y=f(x), nel generico punto P di essa la c. è positiva oppure negativa a seconda che tale sia la derivata seconda della f(x) calcolata in P (un punto in cui tale derivata, e quindi la c., sia nulla è un punto di flesso). ...
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liscio
lìscio [agg. (pl.f. -sce) Probab. der. del germ. lisi "lieve, piano"] [LSF] Di corpo che ha la superficie piana, uguale, uniforme, priva di asperità, di solchi, increspature e simili. ◆ [ALG] [...] al variare del punto sulla curva; intuitivamente, è una linea ininterrotta priva di punti angolosi. ◆ [ANM] Funzione l.: funzione reale di una variabile reale, continua insieme con la sua derivata prima. ◆ [MCC] Vincolo l.: vincolo privo di attrito. ...
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Complesso architettonico destinato al culto islamico e all’insegnamento religioso, in origine anche usato come luogo di riunione e di dibattito.
La m. deriverebbe la sua forma architettonica dalla casa [...] sede della superiore autorità politica e militare, accompagna i primi accampamenti dei soldati islamici, e proprio da queste m. erratiche sarebbe derivata la m. del venerdì, ossia la m. che raccoglie l’intera comunità (giamā‛a). La m. (fig. A) ha un ...
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màcchia mediterrànea Boscaglia litoranea sempreverde della regione mediterranea (fig.). Occupa vaste zone nelle regioni costiere e ha una fisionomia uniforme, caratterizzata da specie arbustive o arboree [...] condizioni ambientali e si presenta particolarmente sviluppata nei settori a suolo profondo e fresco. La macchia è derivata dalla foresta sempreverde mediterranea (leccio, sughero, pino), di cui spesso costituisce il sottobosco, in seguito alla ...
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MEDIAZIONE
Guido Calogero
. Filosofia. - Nel suo significato filosofico, il concetto di "mediazione" ha origine nell'uso greco, e particolarmente aristotelico, dei termini μέσος "medio" e ἄμεσος "immediato". [...] con ciascuno dei due estremi in ognuna delle due premesse, determina la loro sintesi nella conclusione. Ogni conoscenza derivata dall'apodissi sillogistica è perciò conoscenza "mediata", opposta a quella, prodotta da una pura intuizione intellettuale ...
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L'industria di Stato nelle regioni italiane: congetture ed evidenze
Pier Angelo Toninelli
La celebrazione dei centocinquant’anni della storia d’Italia ha rappresentato un’occasione per rilanciare il [...] collegato fin dalla nascita dello Stato unitario: la questione meridionale. Pure, nella fioritura di studi che ne è derivata, due quesiti certamente rilevanti, ma che oggi non godono più di grande simpatia, non sono stati adeguatamente considerati ...
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Scrittore (Alcalá de Henares 1547 - Madrid 1616). Fu in Italia al servizio del cardinale Giulio Acquaviva (1570), combatté e fu ferito a Lepanto (1571); nel 1575, fatto prigioniero dai Turchi, fu inviato [...] arresti. L'attività letteraria di C. fu multiforme. La Galatea (1585) fonde con la materia consueta del romanzo pastorale, derivata in parte dalla Diana di J. de Montemayor, allusioni a persone reali, novelle, versi in onore di poeti contemporanei ...
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derivata
s. f. [da derivato, part. pass. di derivare1]. – Concetto fondamentale nell’analisi matematica e nelle sue applicazioni che esprime, date due grandezze l’una funzione dell’altra (per es., in fisica, lo spazio percorso e il tempo impiegato...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.